Un cormorano su dieci tra quelli censiti sul Lario e sul Ceresio sarà abbattuto. Lo ha stabilito la Regione Lombardia per difendere l’ecosistema dei bacini del territorio.Il “piano di prelievo”, così vengono definiti tecnicamente gli abbattimenti, sarà di quasi mille esemplari, 993 uccelli. Ieri, la giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi, ha approvato una delibera in materia.Gli abbattimenti potranno essere effettuati da tutti i cacciatori in possesso di una specifica autorizzazione regionale.«Anche quest’anno abbiamo autorizzato il prelievo di 993 esemplari nei territori delle province di Varese, Como, Lecco, Bergamo e Brescia – ha commentato Rolfi – Il prelievo attualmente può essere effettuato solo dagli agenti delle polizie provinciali, ormai in numero esiguo a causa della Legge Delrio. Per questo abbiamo deciso di istituire una Commissione regionale con il compito di esaminare le richieste dei cacciatori che si candidano per il rilascio della abilitazione al controllo selettivo del cormorano». Il piano di controllo è stato avviato il 1° ottobre e proseguirà fino al 15 marzo 2020.«È necessario difendere l’ecosistema dall’effetto devastante delle specie alloctone in sovrannumero – ha concluso l’assessore Rolfi – Il cormorano non solo contribuisce in maniera drastica alla diminuzione dello stock ittico, ma è causa anche di ferimento dei pesci, il che li rende suscettibili alle malattie, e spesso li induce ad abbandonare settori di habitat occupati, anche in momenti strategici quali la riproduzione o il periodo di rifugio invernale».
Categoria: Territorio
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Cimitero di Lora, contestato il cantiere: ridotti i parcheggi, paletti e spartitraffico rendono le manovre impossibili
Cimitero di Lora, il cantiere non è ancora terminato, ma i primi interventi non convincono certo i cittadini che hanno sollevato più di una perplessità e chiedono chiarimenti al Comune. Numerose le segnalazioni arrivate in redazione per i paletti posizionati fuori dal camposanto e per il conseguente ridimensionamento dei posti auto, quasi dimezzati.Oggi chi deve portare un anziano al cimitero, oppure semplicemente scaricare dei fiori dall’auto, deve essere fortunato e trovare uno spazio libero. Sono meno di una decina i posti attualmente a disposizione. Tra poco più di due settimane, con la festa di Ognissanti e la commemorazione dei defunti, la viabilità potrebbe risentirne.Inevitabilmente la protesta passa anche dai social network con numerosi commenti sulla pagina Facebook “Sei di Lora se”.In mezzo alla strada, nelle scorse ore è stato inoltre realizzato un nuovo spartitraffico. Un modo per limitare la velocità dei mezzi in transito a tutela dei pedoni, ma tra il manufatto e i paletti davanti al cimitero l’area di manovra ora è minima. Proprio davanti all’ingresso del cimitero c’è inoltre un posto auto per i disabili. Stallo che con ogni probabilità sarà spostato, altrimenti in quella posizione sarebbe inutilizzabile. Oltre alla riduzione dei parcheggi vengono segnalati disagi per i bus, che a volte non riesce a posizionarsi negli spazi previsti, fermando il traffico.Dall’esterno all’interno, la situazione non migliora. Tra gradini e pavimentazione trascurata, raggiungere alcune aree del cimitero diventa davvero un’impresa. Il Comune risponde e apre al dialogo con i cittadini.«È vero che in molti percepiscono meno posti auto ma di fatto li abbiamo regolamentati, perché dal lato della fermata del bus non esistevano neppure prima, ma tutti lasciavano l’auto lo stesso» spiega l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Como, Vincenzo Bella.«L’intervento nasce dall’esigenza di mettere in sicurezza l’attraversamento pedonale e il camminamento che costeggia il cimitero, ora bisogna decidere che cosa fare. Facciamo tutti un sacrificio per garantire maggiore sicurezza o lasciamo le cose nel caos?» si chiede Bella.Sui disagi legati alla possibilità di fermarsi per far scendere dall’auto le persone anziane l’assessore conferma che si potranno fare delle valutazioni ed eventualmente potranno essere disposte modifiche. A breve Bella incontrerà gli uffici. Il posto auto per i disabili sarà spostato. Mentre per la manovra dei carri funebri verrà utilizzata la piazzola del bus.
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Buca in galleria sulla A9: tre chilometri di coda in autostrada
Allagamenti sulla carreggiata e problemi all’asfalto sull’autostrada A9, tra l’uscita di Como Centro e la Svizzera, con inevitabili, pesanti conseguenze per il traffico questo pomeriggio per via dell’ondata di maltempo. La situazione di maggiore pericolo si è verificata sotto la galleria Quarcino, in direzione Nord. A causa di una grossa buca sulla corsia di destra, il transito è stato possibile solo sul lato del sorpasso. Una buca profonda, che ha messo immediatamente in allerta i tecnici di Autostrade. Gli operai si sono messi al lavoro per ripristinare la pavimentazione. L’intervento ha consentito di evitare la chiusura totale al traffico. La riduzione di carreggiata su un’unica corsia ha ad ogni modo creato una coda di oltre 3 chilometri. Sono stati segnalati, sempre nel pomeriggio, problemi nel tratto tra Como Monte Olimpino e Como Lago anche per allagamenti causati dalla forte pioggia.
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Aggredisce i poliziotti per una sigaretta: «Finisce come a Trieste». Arrestato 23enne a Como
Ha chiesto una sigaretta ai poliziotti che si trovavano in via Florio da Bontà, in pieno centro di Como e a due passi da piazza Cavour. Al «no» degli agenti, ha reagito in modo violento, aggredendoli con calci e pugni.
Episodio movimentato nella serata di giovedì intorno alle 19.40. Un ragazzo, italiano residente in città (23 anni) è stato prima invitato a calmarsi, poi, dopo l’aggressione, arrestato e portato in Questura.
Qui, non pago, avrebbe reiterato il tentativo di aggressione gridando la frase «finisce come a Trieste». Gli agenti hanno segnalato l’accaduto al pubblico ministero di turno in Procura,Antonio Nalesso.
Due poliziotti sono stati costretti a farsi medicare al pronto soccorso con prognosi di 5 giorni a testa. Le accuse formulate parlano di danneggiamento, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale e lesioni.
Ieri il ragazzo, difeso dall’avvocato Davide Brambilla, è comparso in tribunale per essere processato per direttissima: ha patteggiato 12 mesi e 20 giorni ed è poi stato rimesso in libertà.
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Anci Lombardia, Mauro Guerra presidente
Il sindaco di Tremezzina Mauro Guerra è il nuovo presidente dell’Associazione dei Comuni Lombardi. È stato eletto oggi dall’assemblea dell’Anci regionale riunita all’auditorium del Pirellone intitolato a Giorgio Gaber. Guerra succede al sindaco di Lecco, Virginio Brivio. «Ringrazio i Comuni lombardi per avermi affidato questo importante incarico, abbiamo un grande lavoro da portare avanti per vincere la sfida dell’autonomia degli enti locali e quella dell’autonomia differenziata della regione per la quale dobbiamo avere un ruolo centrale», ha detto il neopresidente dell’Anci Lombardia dopo l’elezione.
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Blevio, invalido “bloccato” nel box chiede aiuto al Presidente della Repubblica
La storia di Mario, invalido al 40% e in difficoltà nell’uscire dal box, per le vetture parcheggiate a ridosso del suo posto auto, finisce al Quirinale. E dal Segretariato generale della presidenza della Repubblica nei giorni scorsi è arrivata una risposta alla richiesta di aiuto indirizzata al Presidente Sergio Mattarella. Da Roma infatti la segnalazione del problema è stata inoltrata al sindaco di Blevio, paese in cui l’uomo risiede e che più volte ha chiesto un intervento al primo cittadino. Ma ecco la vicenda che si ripete da anni a Blevio in via Capovico, una stradina, come è normale che sia nei paesini sul lago, molto stretta e tortuosa. Proprio qui, parcheggiate a ridosso del muro, in tanti, alla ricerca di un parcheggio, lasciano le auto. Non considerando come diventi pressochè impossibile per chi ha il box sull’altro lato della strada, visto lo spazio ridotto al minimo, riuscire a entrare nel garage, se non a costo di estenuanti manovre. E uno dei box è di proprietà del signor Mario, invalido al 40% per problemi fisici legati alla colonna vertebrale, che ormai da oltre due anni cerca di ottenere un intervento per non dover soffrire quotidianamente per entrare nel parcheggio. E il signor Mario sta tentando ogni strada. Ha più volte segnalato la situazione al sindaco, ha poi avuto un incontro con il capo di gabinetto della Prefettura e ha scritto alla Regione Lombardia. Al momento senza risultati. «Mi rivolgo nuovamente a Lei, Signor Presidente (una prima lettera venne spedita nel luglio del 2017) affinché sia rimossa ogni condizione ostativa per un portatore di handicap nel poter fruire senza disagio della possibilità di utilizzare il proprio veicolo uscendo dal proprio box. Attualmente devo compiere innumerevoli manovre che mi comportano forti dolori», si legge nella lettera spedita il 18 settembre alla quale è seguita la risposta il 7 ottobre da Roma con l’invio della segnalazione direttamente in comune a Blevio. E il sindaco ritorna sull’argomento a lui noto ribadendo come nella zona dove si trova anche il box in oggetto si stia cercando di realizzare un piano edilizio privato che prevederebbe anche la creazione di una quindicina di posti auto. «La prossima settimana avremo un ulteriore incontro sempre per questo motivo – spiega il sindaco Alberto Trabucchi – Purtroppo c’è carenza di parcheggi e soprattutto nelle piccole frazioni si è a caccia di posti ed è difficile cancellare così dei parcheggi».
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Al via il restyling della galleria di Cernobbio: resterà chiusa per 120 notti
Quattro mesi di chiusura notturna per la galleria di Cernobbio, avviata verso un totale restyling. Mercoledì scorso, i sindaci del primo bacino del Lario hanno ricevuto la comunicazione ufficiale dell’Anas sui lavori di ripulitura e riverniciatura del tunnel. Lavori che dovrebbero durare almeno 120 giorni. La data d’inizio del cantiere non è stata ancora fissata, ma non dovrebbe comunque tardare. Si parla della fine di questo mese. In ogni caso, la galleria di Cernobbio rimarrà chiusa tutte le sere, dalle 21 sino alle 5.30 del mattino successivo, con la sola eccezione del sabato. Non è la prima volta che la galleria viene interessata da lavori di riqualificazione. Non più tardi di qualche anno fa l’Anas dispose una lunga chiusura serale per sistemare tutte le infiltrazioni d’acqua che rendevano pericoloso il transito, soprattutto nei giorni di forte pioggia.
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Come prevenire le truffe agli anziani: venerdì mattina l’incontro alla Biblioteca Borsellino
“Occhio a chi entra – Truffe agli anziani”: incontro domani, venerdì 11 ottobre, dalle 9.30 alle 12.30 nell’auditorium della Biblioteca Paolo Borsellino di Como. L’iniziativa è promossa dal Centro studi sociali contro le mafie Progetto San Francesco, Anteas (Associazione Nazionale Tutte le Età Attive per la Solidarietà) dei Laghi e Fnp (Federazione Nazionale Pensionati) Cisl dei Laghi. L’iniziativa, a ingresso libero, ha il patrocinio di Palazzo Cernezzi. Intervengono, tra gli altri, il questore di Como, Giuseppe De Angelis, Sergio Papulino e Roberto Bolla della Questura cittadina, l’assessore alla Sicurezza del Comune di Como, Elena Negretti, il presidente del Progetto San Francesco, Benedetto Madonia e Giovanni Pedrinelli, segretario generale della Cisl dei Laghi.
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Cinghiali, gli abbattimenti salgono a 1.300, dal 2 novembre la caccia collettiva
Oltre 1.300 cinghiali abbattuti dall’inizio dell’anno in provincia di Como, il dato più elevato della Lombardia, dove complessivamente i numeri degli ungulati eliminati sono aumentati in modo esponenziale, passando dai 1.800 dello scorso anno a un totale di 3.165.La presenza dei cinghiali da tempo sul Lario ha assunto i caratteri di un’emergenza, con danni ingenti denunciati da agricoltori e allevatori ma anche con la segnalazione di ungulati che si sono spinti fino ai centri abitati, compreso il capoluogo.«Grazie alla caccia di selezione e alle azioni messe in campo dalla Regione Lombardia gli abbattimenti di cinghiali sono quasi raddoppiati», ha detto l’assessore all’Agricoltura Fabio Rolfi in aula, rispondendo in Commissione a un’interrogazione presentata dal consigliere comasco del Pd Angelo Orsenigo e sottoscritta da numerosi esponenti Dem.«Noi crediamo convintamente nel ruolo del cacciatore come operatore di tutela dell’ecosistema – ha detto Rolfi – I cinghiali, se in sovrannumero, sono un problema per l’agricoltura e per la sicurezza delle persone. Come Regione Lombardia stiamo dando delle risposte. Oltre alla caccia è necessario implementare l’azione di contenimento, la cui competenza è per legge nazionale della polizia provinciale».«Su questo tema non tutte le polizie provinciali collaborano e come già ribadito anche in alcune occasioni nel prossimo futuro segnaleremo alle prefetture competenti i casi di inadempienza di fronte a situazioni di presenza di cinghiali in ambito urbano, dove la caccia non può essere esercitata ed è necessario l’intervento della polizia competente», ha aggiunto Rolfi.Nel dettaglio, dall’inizio dell’anno in provincia di Como sono stati abbattuti 137 capi nell’ambito delle attività di controllo e 1.200 come caccia di selezione. Dal 2 novembre si aprirà anche la caccia collettiva.
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Campione d’Italia, almeno un mese per la decisione del Tar sui licenziamenti in comune
Campione d’Italia, nessuna pronuncia del Tar sul ricorso presentato contro il licenziamento dei dipendenti del municipio. L’udienza davanti al tribunale amministrativo di Roma si è regolarmente svolta come da calendario, ma adesso per sapere il contenuto della decisione si dovrà attendere. «E potranno passare anche un paio di mesi», ha detto il commissario prefettizio Giorgio Zanzi che regge il Comune ormai da oltre un anno. Anche i sindacati confermano la tempistica. «Oggi si è svolta l’udienza. C’è stato spazio per circa 20 minuti di dibattimento necessari per riassumere gli aspetti procedurali del ricorso e del procedimento in atto ma non è ovviamente arrivata nessuna pronuncia che potrà essere resa nota anche tra un mese», spiega Vincenzo Falanga (Uil).Quindi bisognerà attendere ancora per capire quale sarà la sorte dei dipendenti comunali.Va intanto ricordato che lo scorso 4 ottobre il commissario Zanzi ha deciso di procedere con altri 29 licenziamenti che si aggiungono agli altri 31 decisi lo scorso 25 settembre. In questo modo, il municipio dell’enclave si avvicina alla quota di 17 dipendenti – 13 a tempo pieno e 4 a tempo parziale – fissata dal ministero come limite massimo dopo la dichiarazione di dissesto dell’enclave. I 29 licenziamenti saranno effettivi dal prossimo 14 ottobre. E la riunione del Tar di ieri doveva servire per deliberare sui vari ricorsi presentati dal sindacato proprio contro l’ipotesi complessiva di riduzione del personale del Comune di Campione. Una sentenza sfavorevole al municipio rimetterebbe in discussione tutte le decisioni sin qui prese dal commissario. Ma bisognerà dunque attendere di sapere la decisione. «Non potevo, sapendo che oggi non sarebbe arrivata alcuna decisione, rimanere fermo. Io dovevo procedere con tutti gli atti necessari. Poi ovviamente si vedrà quando avremo conoscenza della decisione», ha commentato il commissario prefettizio Giorgio Zanzi.