Categoria: Politica

  • Campione d’Italia, anche Braga e Orsenigo al presidio

    Campione d’Italia, anche Braga e Orsenigo al presidio

    “Ci saremo anche noi, lunedì 25 febbraio, alle 19, al presidio sotto al municipio di Campione d’Italia, assieme ai lavoratori e ai cittadini che, ricordiamolo sempre, sono italiani e della provincia di Como”, lo annunciano Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd, e Chiara Braga, parlamentare dem, aderendo all’iniziativa indetta dalle organizzazioni sindacali a sostegno degli abitanti dell’exclave, in gran parte dipendenti del fallito casinò o degli enti pubblici.

    “Il forte gesto di buttare la tessera elettorale deve far riflettere tutti noi che, per altro, sia a livello regionale, che parlamentare, stiamo sollecitando in ogni modo un interessamento delle istituzioni alla vicenda sempre più difficile della comunità campionese – continuano Orsenigo e Braga –. I dipendenti del casinò sono stati praticamente abbandonati a se stessi. Chi lavora per il comune non riceve lo stipendio da un anno. Lo stesso municipio, le scuole e le poste sono al freddo perché non è più possibile pagare il gasolio per il riscaldamento. Persino i pensionati sono in difficoltà perché non ricevono l’integrazione che permette loro di vivere in una realtà inserita sostanzialmente nel mercato della Svizzera italiana, con tutti i costi che questo comporta”.

    Un quadro a tinte fosche che i due esponenti Pd non possono far altro che sintetizzare: “Ma questo non significa che dobbiamo stare a guardare. Appoggiamo tutte le iniziative di Cgil, Cisl e Uil, a partire dal presidio, cui parteciperemo, e alle due giornate di sciopero proclamate per martedì 26 e mercoledì 27 febbraio. Concretamente, proseguiamo con gli impegni presi di interessare Regione Lombardia, dove abbiamo chiesto più volte alla Commissione speciale rapporti con la Svizzera di convocare una seduta ad hoc, magari ascoltando le rappresentanze sindacali, amministrative, della comunità. E nello stesso tempo insistiamo con il Governo perché finalmente intervenga e nomini il nuovo commissario, anche se alla nostra interrogazione, presentata ad agosto e trattata a fine gennaio, Lega e M5s alla fine non hanno dato risposte”.

    Il punto per Orsenigo e Braga è proprio qui: “Dov’è il Governo centrale? Perché non interviene sull’unica exclave che ha l’Italia? Abbandona così 2mila italiani, sperando nell’intervento benevolo della Svizzera? Hanno ragione i cittadini campionesi: a Salvini e Di Maio interessano più le polemiche sui migranti e le votazioni on line per evitare processi che la vita dei loro connazionali”.

  • “Candidati civici”,  listone a Villa Saporiti. Presentate le candidature a sostegno del presidente Bongiasca

    “Candidati civici”, listone a Villa Saporiti. Presentate le candidature a sostegno del presidente Bongiasca

    Conto alla rovescia per definire il nuovo consiglio provinciale. L’aula di Villa Saporiti attende di conoscere i nuovi consiglieri.Il “listone del presidente”, costruito pazientemente da Fiorenzo Bongiasca in accordo con il segretario del Partito Democratico Federico Broggi, ieri è stato ufficialmente definito e come anticipato domenica scorsa dal “Corriere di Como”, spiccano due candidati molto forti di Fratelli d’Italia più un terzo d’area centrodestra, il sindaco di Brienno Francesco Cavadini.Il partito di Giorgia Meloni ha scelto di non presentare una sua lista ed è confluito nel raggruppamento che sostiene Bongiasca (nella foto) con l’ex vicesindaco di Erba Claudio Ghislanzoni e con la consigliera comunale di Palazzo Cernezzi Antonella Patera.Il Pd, da parte sua, candida l’ex sindaco di Cernobbio Paolo Furgoni, consigliere comunale nella località rivierasca, l’uscente Ferruccio Cotta, consigliere comunale di Bulgarograsso, e il sindaco di Lurago d’Erba Federico Bassani.A favorire questo accordo anomalo è stato anche il sistema elettorale.Com’è noto, per il rinnovo dei 12 seggi del consiglio provinciale – fissato per domenica 7 aprile proprio nella sede della Provincia di Como in via Borgo Vico – votano soltanto i consiglieri comunali e i sindaci. A ciascuno di loro è assegnato un pacchetto di voti in proporzione al numero di cittadini rappresentati.Completano il “listone” bipartisan Valeria Benzoni, sindaco di Lomazzo, consigliere provinciale uscente, Alberto Crippa, consigliere comunale di Mariano Comense, consigliere provinciale uscente, Maria De Giorgi, consigliere comunale di Blevio, Simone Moretti, sindaco di Olgiate Comasco, Paola Rossi, consigliere comunale di Bellagio, assessore alla Cultura e Cecilia Volontè, consigliere comunale di Cantù.

  • Centrodestra diviso anche in Provincia. Il Pd e Bongiasca sperano nel colpaccio

    Centrodestra diviso anche in Provincia. Il Pd e Bongiasca sperano nel colpaccio

    Centrodestra di nuovo diviso a Como. Questa volta in Provincia, dove la Lega ha scelto di presentare una propria lista per il rinnovo del consiglio di Villa Saporiti. Il Pd e il presidente Fiorenzo Bongiasca sentitamente ringraziano, dato che lo “spacchettamento” dei voti degli amministratori locali potrebbe permettere al centrosinistra di ottenere nuovamente la maggioranza dei seggi in consiglio provinciale.Ieri pomeriggio, il segretario Dem Federico Broggi ha postato su Facebook un breve messaggio proprio a proposito delle ormai imminenti elezioni provinciali: «Noi corriamo con le nostre forze, con gli amministratori del territorio che hanno voglia di lavorare per il territorio. Nell’ambito del centrosinistra».Esclusa ogni ipotesi diversa da un’alleanza con i centristi del presidente Bongiasca, alleanza alla quale peraltro il giovane segretario del Pd sta lavorando sin dal primo giorno del suo mandato.D’altronde, l’occasione è ghiotta. La Lega, sembra senza annunciare agli alleati la propria intenzione, ha deciso nei giorni scorsi di presentare per Villa Saporiti una sua lista con il simbolo del Carroccio.Una scelta che penalizzerà fortemente il centrodestra, dato che avrà come inevitabile conseguenza la divisione dei voti di sindaci e consiglieri comunali.Bisogna infatti ricordare che per il rinnovo dell’assemblea provinciale si recano alle urne soltanto gli eletti nei consigli comunali. Già qualche mese fa Bongiasca prevalse su suo avversario, Pierluigi Mascetti, per un pugno di voti. Un centrodestra diviso non farà che accrescere le chances di vittoria del Pd e del centrosinistra che presenterà una lista in cui confluiranno anche candidati provenienti da alcune formazioni civiche.

    Situazione di stallo, per il momento, a Palazzo Cernezzi dove il sindaco, Mario Landriscina, sta lavorando alla ricerca di un sostituto dell’assessore alla Cultura Simona Rossotti. Landriscina sembra intenzionato a chiedere un confronto a Forza Italia nel tentativo di far rientrare gli azzurri in giunta, ma i segnali provenienti dal partito di maggioranza relativa in Comune a Como non sembrano positivi.La frattura di qualche mese fa non si ricompone facilmente e la scelta della Lega di andare da sola alle provinciali in qualche modo acuisce il problema.È del tutto evidente che a Como il centrodestra non riesce a trovare obiettivi e metodi di lavoro comuni.

  • Claudio Borghi (Lega) sotto attacco dal M5S delle regione Toscana

    Claudio Borghi (Lega) sotto attacco dal M5S delle regione Toscana

    Polemiche nel dopo elezioni per Claudio Borghi (Lega)

    «Si tratta di malapolitica». È questa l’accusa, senza mezzi termini, rivolta al neoparlamentare della Lega Claudio Borghi Aquilini. A scagliarsi contro il politico del Carroccio, consigliere comunale in città e eletto al proporzionale nel collegio di Siena-Arezzo-Grosseto, è il Movimento 5Stelle. La querelle politica è deflagrata proprio in Toscana dove Borghi è stato eletto. «Tre anni fa arrivò in Consiglio regionale della Toscana da candidato governatore della coalizione di centrodestra, il milanese Claudio Borghi Aquilini. Dopo una presenza discutibile in Consiglio regionale, e nel mentre il doppio incarico da consigliere comunale a Como, ora è finito in Parlamento. In sua compagnia anche i colleghi Manuel Vescovi, sempre della Lega, e Giovanni Donzelli, di Fratelli d’Italia. Tutti verso Roma con buona pace dei toscani che li hanno votati tre anni fa, e che ora si troveranno a rappresentarli dei sostituti. Per noi questa è malapolitica da gettarsi alle spalle».

    A rispondere alle accuse dei 5Stelle è lo stesso Borghi Aquilini. «Si tratta di un attacco personale. Evidentemente i pentastellati non hanno preso bene il mio lavoro di analisi sui loro conti. Da quando ho avuto la malacreanza di provare che i loro rimborsi spese, a differenza delle loro promesse elettorali, erano decisamente molto più alti rispetto a quanto hanno sempre detto di voler fare con i soldi pubblici, si devono essere risentiti – spiega Borghi Aquilini – Il fatto che abbia indicato, ad esempio, come eccessivi in certi casi 2mila euro di rimborsi chilometrici non deve essere piaciuto. Io ho documentato tutto e questo li ha infastiditi». E in conclusione una rivendicazione. «Io intanto vengo eletto, provino loro ad andare a candidarsi da qualche parte e prendere preferenze. Ripeto si tratta solo di un attacco personale nei miei confronti», chiude sempre Claudio Borghi Aquilini.

  • Autonomia regionale, il presidente del consiglio lombardo propone una mozione da votare in tutti i Comuni comaschi

    Autonomia regionale, il presidente del consiglio lombardo propone una mozione da votare in tutti i Comuni comaschi

    Il presidente del consiglio regionale della Lombardia,Alessandro Fermi, ha inviato oggi a tutti isindaci della provincia di Como il testo di unamozione che chiede al governo gialloverde di mantenere gli impegni presi sul tema dell’autonomia regionale, senza più ulteriori ritardi e senza tradire le richieste avanzate dalla maggioranza dei cittadini lombardi con il referendum del 22 ottobre 2017.

    Fermi ha chiesto ai sindaci di sottoporre la mozione quanto prima al voto dei rispettivi consigli comunali.

    «Ritengo che sia fondamentale, su un tema così importante come quello dell’autonomia, che tutti i Comuni siano direttamente coinvolti e resi partecipi del percorso in atto per raggiungere l’obiettivo di ottenere maggiori competenze e risorse – ha detto Fermi – Chiamando i consigli comunali a votare e approvare questo documento, vogliamo dare un segnale forte al governo».

    In questo momento, ha aggiunto Fermi, «il percorso avviato con il referendum del 22 ottobre 2017 sta dando l’impressione di arenarsi. In questi ultimi mesi si è parlato sempre e molto di competenze, troppo poco però delle relative risorse finanziarie. Bisogna quindi definire quanto prima e in modo certo l’entità delle risorse spettanti alla Lombardia per fare fronte alle competenze richieste e per dare così piena attuazione ai contenuti e allo spirito del referendum».

  • Convenzioni Pd, Zingaretti avanti. Segue Martina

    Convenzioni Pd, Zingaretti avanti. Segue Martina

    Pd, al voto in 28 circoli su 32. E dai numeri emersi e aggiornati allo scorso 20 gennaio, in testa si piazza il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, con 197 voti su 463 votanti e una percentuale del 42,55%. Dietro di lui si colloca l’ex ministro e segretario del Pd, Maurizio Martina, che giusto sabato scorso era a San Fermo della Battaglia, prima tappa del suo tour elettorale in Lombardia in vista delle primarie del prossimo 3 marzo. A lui sono andati 152 voti, pari al 32,83%. Sul gradino più basso del podio invece spunta il nome del candidato renziano Roberto Giachetti che totalizza 97 voti equivalenti al 20,95%. Questi i numeri dei big e dunque di chi nutre reali speranze di guidare il Pd. Dietro di loro, decisamente molto staccati, compaiono poi i nomi di Francesco Boccia con 9 voti e l’1,94% di consensi fino ai 3 voti ottenuti da Maria Saladino. Fermo a quota zero l’ultimo dei nominativi dei candidati alla segreteria nazionale del partito: Dario Corallo. Nel conteggio emerso dalle votazioni dei 28 circoli compaiono anche 4 schede bianche e una nulla. In base agli ultimi dati anche in Lombardia e a Milano sembrerebbe prevalere il nome di Zingaretti che sarà a Como il 28 gennaio alle 18.30 a Rebbio. Gli ultimi dati, offerti dal sito del Pd Città metropolitana, sono relativi a 149 circoli scrutinati su 167. E vedono Zingaretti al 44,2%, Martina al 32,9%, Giachetti al 20,1%. Un percorso, quello dei circoli, che anticipa l’appuntamento aperto a tutti del prossimo 3 marzo con le primarie del Pd. Non tutti i sei candidati parteciperanno però. Sulla scheda ci saranno solo i tre nomi più votati dagli iscritti nei congressi di circolo (che si chiuderanno domani 23 gennaio), purché abbiano ottenuto almeno il 5% dei voti. Al massimo tre, dunque, anche se in teoria potrebbero essere di più. Hanno infatti diritto alla corsa nei gazebo quei candidati che hanno incassato almeno il 15% delle preferenze in almeno cinque regioni o province autonome.

  • Cantù, decadenza del sindaco Arosio. Procedura rinviata alla  fine di agosto

    Cantù, decadenza del sindaco Arosio. Procedura rinviata alla fine di agosto

    Rinviato per ferie il procedimento che porterà alla decadenza del sindaco di Cantù Edgardo Arosio. Il primo cittadino, come è ormai noto, è incompatibile per il caso del bando nelle mani dell’impresa di pompe funebri del fratello e della cognata.Per evitare di trovarsi alle prese con l’avvicendamento ai vertici del Comune nel clou delle vacanze estive, i gruppi consiliari della città del mobile hanno deciso di spostare a fine agosto l’avvio dell’iter previsto dalle normative.Per la giornata di venerdì dunque è convocata una riunione del consiglio comunale, durante la quale però non si farà cenno alla questione legata al primo cittadino.L’assemblea si occuperà di altri temi messi all’ordine del giorno, un documento nel quale non compare l’ormai nota questione della decadenza del sindaco. Una scelta fatta appunto per evitare di essere costretti poi a chiudere il capitolo Edgardo Arosio in pieno agosto, quando magari mancherebbe anche il numero legale.Tutto rinviato, dunque. Il procedimento sulla decadenza del primo cittadino si aprirà il 27 agosto prossimo.In quella data, il consiglio comunale dovrebbe appunto prendere atto dell’incompatibilità del primo cittadino e di fatto dunque della fine del suo mandato. Scatterà quindi l’iter per arrivare, a fine settembre, al cambio della guardia. Edgardo Arosio ha deciso di non dimettersi e l’incarico passerà dunque al vice, che guiderà il Comune di Cantù fino alle elezioni, probabilmente nella primavera del 2019.Massimo riserbo al momento sul nome del vice. Con ogni probabilità, l’attuale numero due di Arosio, Matteo Ferrari, sarà sostituito da un esponente della Lega, partito di cui è espressione il sindaco eletto. Una scelta che, da quanto trapelato, sarebbe condivisa da tutta la maggioranza della cittadina brianzola.

  • Al Dariosauro arriva Altitonante. Appuntamento con la politica su Etv

    Al Dariosauro arriva Altitonante. Appuntamento con la politica su Etv

    Lunedì nuovo appuntamento con “Il Dariosauro”, la trasmissione di approfondimento di Etv condotta dal giornalista Dario Campione.Ospite negli studi di via Sant’Abbondio sarà Fabio Altitonante (Forza Italia), sottosegretario con delega alla Rigenerazione e Sviluppo area Expo di Regione Lombardia. Al centro della discussione, ovviamente, l’attuale situazione politica del Paese. Altitonante risponderà alle domande del giornalista Campione e del pubblico, che come sempre potrà intervenire in diretta. L’appuntamento con “Il Dariosauro” è fissato per lunedì, alle 21.15, su Etv.

  • Elsa Fornero e Claudio Borghi Aquilini, faccia a faccia a distanza al Dariosauro

    Elsa Fornero e Claudio Borghi Aquilini, faccia a faccia a distanza al Dariosauro

    Inedito faccia a faccia a distanza, lunedì sera, tra l’ex ministro del LavoroElsa Forneroe il presidente della commissione Bilancio della Camera dei Deputati,Claudio Borghi Aquilini.

    I due, protagonisti di stagioni differenti della politica economica italiana, saranno ospiti delDariosauro, trasmissione condotta dal giornalista delCorriere di ComoDario Campionein onda suEtva partire dalle 21.15.

    Tema obbligato: la manovra annunciata dal governo gialloverde e lo sforamento al 2,4% del deficit per i prossimi tre anni.

    Elsa Fornero sarà intervistata nella prima parte della trasmissione, mentre Borghi Aqulini sarà in diretta a partire dalle 22.

    Sui canali social è attivo l’hashtag#dariosauro.

  • È ufficiale: Mauro Caprani nuovo responsabile provinciale di Forza Italia

    È ufficiale: Mauro Caprani nuovo responsabile provinciale di Forza Italia

    Mauro Caprani è, a tutti gli effetti, il nuovo responsabile provinciale di Forza Italia. Il coordinamento nazionale del partito di Silvio Berlusconi, con una lettera datata 1° agosto e diffusa ieri, ha ufficializzato la sua nomina a «commissario provinciale di Forza Italia per la provincia di Como», su proposta del coordinatore regionale della Lombardia Mariastella Gelmini e in seguito alle dimissioni di Alessandro Fermi, presentate da quest’ultimo dopo la sua designazione a presidente del consiglio regionale. Caprani era subentrato a Fermi alla guida del partito azzurro lariano nella sua veste di vice coordinatore vicario.