Categoria: Sanità

  • Domani in piazza Volta la raccolta fondi contro la Sla

    Domani in piazza Volta la raccolta fondi contro la Sla

    “Cartellino rosso alla Sla”: oggi si terrà terza edizione della manifestazione in piazza Volta, a Como, per aiutare le famiglie dei malati di sclerosi laterale amiotrofica. Dalle 18 in poi giochi per i più piccoli, calcetto, musica, balli e gastronomia per raccogliere fondi: l’obiettivo è superare la quota di 25mila euro raccolti l’anno scorso.

    L’iniziativa, nata dagli amici di Fabrizio Del Sante, vittima della Sla, è organizzata da Fondazione Paola Giancola, Comune di Como, Provincia di Como, Sant’Anna e Asst lariana. Testimonial dell’iniziativa il musicista americano Arthur Miles e l’ex calciatore Pietro Vierchowod. Per chi non potesse partecipare alla manifestazione, è possibile comunque sostenere l’iniziativa scrivendo una mail all’indirizzo cartellinorossocomo@gmail.com.

  • Allarme sanità: sempre meno medici specialisti in corsia. E Menaggio “perde” altri due primari

    Allarme sanità: sempre meno medici specialisti in corsia. E Menaggio “perde” altri due primari

    Mancano medici. Dovunque. Negli ospedali pubblici, soprattutto in alcune regioni, si parla addirittura di «emergenza». Colpa del numero chiuso nelle università, dicono alcuni. Ma anche degli stipendi bassi, di quota 100. E a Como, pure delle sirene elvetiche.Una situazione difficilissima, che rischia nei prossimi anni di far collassare il sistema sanitario. Due studi del sindacato dei medici ospedalieri Anaao Assomed, pubblicati a marzo di quest’anno, prevedono che nel 2025 mancheranno dalle corsie 16.700 specialisti. La carenza si sentirà soprattutto nella medicina d’urgenza – quella dei pronto soccorso, per intenderci – ma anche in pediatria, anestesia e rianimazione, chirurgia generale, medicina interna e cardiologia.Lanciare allarmi su simili argomenti è sempre problematico, anche perché incrina la fiducia dei cittadini nel sistema.Ma alcune questioni esistono e non possono essere taciute. Al Sant’Anna, ad esempio, nonostante gli sforzi della nuova direzione generale, tra i medici serpeggia la preoccupazione.Come sempre nessuno vuole parlare in modo aperto, anche per evitare ripercussioni. Ma non si fa fatica a scoprire i meccanismi deboli degli ingranaggi. All’ultimo bando per il Pronto soccorso, con il quale si sarebbero voluti assumere 5 medici, si sono presentati in due. Il concorso per la pneumologia è invece andato deserto.Alcuni nomi importanti dell’azienda ospedaliera sono in uscita.Il chirurgo vascolare Daniele Trevisan andrà al Valduce dal prossimo 1° ottobre. Lascerà San Fermo anche l’otorino Luca Colombo, mentre a Menaggio sono in uscita sia il primario di medicina generale Luigi Procopio sia il responsabile del Pronto soccorso Elio Buonocore.La notizia dell’addio di due storici professionisti che hanno lavorato a lungo nel piccolo ospedale di centrolariano è forse la peggiore, perché sostituirli sarà complicato. Oggi, in carenza di specialisti, i posti nei presìdi periferici restano quasi sempre senza copertura. Durante la gestione valtellinese, il pensionamento del primario di chirurgia aveva portato alla chiusura, a Menaggio, del reparto.Como soffre una situazione che afferra al collo tutta la sanità italiana. Non è certo un caso isolato. Ma i problemi, in alcuni casi sono pesanti.Già oggi l’emergenza – urgenza di San Fermo è garantita soltanto grazie al lavoro incentivato. Il lavoro di chi, dopo il reparto, si trasferisce in Pronto soccorso.Un metodo, dicono in molti, che non può durare ancora a lungo.

  • Anestesisti e medici di Pronto soccorso, le due emergenze degli ospedali pubblici

    Anestesisti e medici di Pronto soccorso, le due emergenze degli ospedali pubblici

    Uno squarcio sulla realtà difficile della sanità pubblica comasca si è aperto. Qualche dato di verità emerge, non sempre positivo nè facilmente digeribile. L’inchiesta del Corriere di Como sulla fuga dei medici dalle corsie ha avuto forse un merito: far parlare dei problemi veri, anche in funzione di una possibile soluzione. Perché, lo ripetiamo, non è intenzione di questo giornale gridare allo sfascio degli ospedali lariani. Sarebbe un errore. Vogliamo invece sottolineare il fatto che Como non è un’isola felice nel mare agitato della sanità nazionale. E lo facciamo riportando fatti.Alcuni di questi fatti sono allarmanti. Ad esempio, la situazione dei Pronto soccorso di Menaggio e di Cantù. La piena funzionalità del primo viene garantita, secondo quanto affermano gli stessi medici del presidio centrolariano, con turni notturni affidati a chirurghi e ortopedici e attraverso la richiesta di pronta disponibilità a professionisti che, per il nuovo contratto, non potrebbero essere chiamati con questo sistema più di cinque volte al mese.A Cantù almeno quattro medici del Pronto soccorso hanno lasciato negli ultimi tempi. In alcuni casi, per coprire i turni non è bastata l’incentivazione offerta agli specialisti provenienti da altri reparti e sono stati necessari ordini di servizio scritti.A giorni, poi, dalla Neurologia del Sant’Anna andranno via tre specialisti: Simone Vidale, che ha vinto un concorso a Rimini; Monica Maria Rezzonico, che ha chiesto di andare in pensione; e Vincenzo Belcastro, che ha chiesto e ottenuto il trasferimento in Neuropsichiatria infantile, sempre all’interno del Sant’Anna.C’è poi un problema più generale con gli anestesisti-rianimatori, il cui numero complessivo non sarebbe più sufficiente a garantire tutti i servizi, tanto che l’Asst starebbe valutando forme di collaborazione con altri ospedali, ad esempio Gravedona.In una nota inviata ieri (articolo in basso) l’Azienda di San Fermo elenca alcune delle contromisure che si stanno adottando per uscire da una situazione difficile. Ciò che serve, in questo frangente, è trasparenza. Affrontare la realtà senza nascondere alcunché. In tema di salute l’opinione pubblica ha il diritto di sapere. Tutto.

  • Cartellino Rosso alla Sla, la nuova data

    Cartellino Rosso alla Sla, la nuova data

    A causa del meteo di venerdì scorso, Palazzo Cernezzi era stato costretto a rinviare la manifestazione benefica “Cartellino Rosso alla Sla”. L’evento che vede la partecipazione di importanti testimonia a livello medico, sportivo e della musica, si svolgerà venerdì 13 settembre, sempre in piazza Volta, a Como.

    Si tratta della terza edizione della manifestazione in piazza Volta, a Como, per aiutare le famiglie dei malati di sclerosi laterale amiotrofica. Dalle 18 in poi giochi per i più piccoli, calcetto, musica, balli e gastronomia per raccogliere fondi: l’obiettivo è superare la quota di 25mila euro raccolti l’anno scorso. L’iniziativa, nata dagli amici di Fabrizio Del Sante, vittima della Sla, è organizzata da Fondazione Paola Giancola, Comune di Como, Provincia di Como, Sant’Anna e Asst lariana.Testimonial dell’iniziativa il musicista americano Arthur Miles e l’ex calciatore Pietro Vierchowod. Per chi non potesse partecipare alla manifestazione, è possibile comunque sostenere l’iniziativa scrivendo una mail all’indirizzo cartellinorossocomo@gmail.com.

    La prevista esibizione del pianista Marco Detto nell’ambito della rassegna “Take a Seat”, prevista in piazza Volta alle ore 19 con replica alle ore 20,30 traslocherà invece in piazza Grimoldi, sempre negli stessi orari.

  • Alleanza tra l’ospedale Sant’Anna e la cardiochirurgia di Varese

    Alleanza tra l’ospedale Sant’Anna e la cardiochirurgia di Varese

    Se i numeri risultano sempre molto utili per certificare l’andamento di un’attività, allora nei primi sei mesi di direzione di Fabio Banfi «la produzione della Asst Lariana è stata superiore di 1 milione e 500mila euro rispetto all’anno precedente». Ma l’incontro voluto oggi dai vertici dell’azienda ospedaliera non era finalizzato all’analisi delle cifre, fornite in gran quantità, ma per annunciare alcuni passaggi qualificanti nell’attività dell’azienda. A partire dall’impegno, già partito, per l’ospedale di Menaggio, dove «non è prevista alcuna chiusura di servizi ma anzi ci sarà un processo di consolidamento», dice Banfi, che traccia anche un cronoprogramma. «Si sta lavorando alacremente, abbiamo incontrato i vertici di Areu ed entro settembre si riuscirà ad esempio a garantire una guardia anestesiologica attiva sulle 24 ore. Entro fine anno, invece, molti altri problemi saranno risolti nel presidio di Menaggio (riassegnato all’azienda lo scorso 1° gennaio 2019)».Ma l’annuncio sicuramente più sentito riguarda la convenzione stipulata e già in essere da gennaio con la Cardiochirurgia di Varese, che vuole essere un punto di partenza «per il rilancio e l’ulteriore sviluppo dell’attività del settore cardiologico del Sant’Anna», ha detto il direttore generale, introducendo gli “ospiti” in arrivo a Varese, ovvero il professor Cesare Beghi, alla guida della Cardiochirurgia a direzione universitaria presso l’ospedale di Circolo e Fondazione Macchi di Varese. Presente anche la Scuola di specializzazione in malattie dell’apparato cardiovascolare dell’Insubria, diretta dal professor Roberto De Ponti, la Cardiologia e l’Emodinamica del Sant’Anna, dirette rispettivamente dal dottor Carlo Campana e dal dottor Mario Galli. Il fronte istituzionale era rappresentato appunto da Asst Lariana, Asst Sette Laghi e dall’Università dell’Insubria, con Giulio Carcano, presidente della Scuola di Medicina dell’Insubria. Obiettivo ovviamente una forte integrazione tra ospedale e ambito universitario, su specifici settori clinici, e la condivisione di pazienti con situazioni cliniche che, dopo una valutazione congiunta, necessitano di un trasferimento appunto a Varese. E nei primi sei mesi di accordo sono già stati 50 i casi valutati e trasferiti da Como alla cardiochirurgia di Varese. Due ultimi dati inquadrano infine un incremento di 52 unità nel computo complessivo del personale da inizio anno a giugno (da 3.499 a 3.551) e soprattutto «l’impegno nel realizzare il prossimo piano organizzativo, nel quale puntiamo a qualificare ulteriormente alcuni settori come le neuroscienze, il materno-infantile e la chirurgia oncologica», chiude Banfi.

  • Da domani operativo a Menaggio lo Sportello Unico per il Welfare

    Da domani operativo a Menaggio lo Sportello Unico per il Welfare

    Con il mese di luglio all’ospedale Erba-Renaldi di Menaggio sarà operativo lo Sportello Unico per il Welfare (Suw).Lo sportello completa l’offerta presente sul territorio comasco (Cantù, Como, Lomazzo, Olgiate Comasco, Ponte Lambro) e sarà aperto, a partire da domani 2 luglio, tutti i martedì e i giovedì dalle ore 9 alle ore 12, all’interno dell’ospedale di via Casartelli.Il numero di telefono di riferimento è lo 0344.33337 e la mail èsuw.menaggio@asst-lariana.itL’ufficio è il punto di accesso per tutti i servizi di Assistenza Domiciliare Integrata/Welfare dedicati alle persone fragili e con problemi di non autosufficienza.

    In questa prima fase, per garantire la continuità,
    rimarranno ancora in vigore le modalità di accesso ai servizi disposte in
    precedenza dall’Asst Valtellina. “Contiamo di allineare al più presto la sede
    di Menaggio alle restanti realtà dell’Asst Lariana – spiega il direttore
    socio-sanitario Raffaella Ferrari – con l’attivazione oltre che del Suw,
    dell’Unità Valutativa Multidimensionale Adi/Welfare che entrerà a pieno regime
    a breve”.

  • Al Sant’Anna sboccia il “Giardino dei Donatori”

    Al Sant’Anna sboccia il “Giardino dei Donatori”

    Piante, alberi e fiori come simboli del ritorno alla vita. All’ospedale Sant’Anna di Como sboccia il Giardino dei Donatori, voluto per ringraziare tutti coloro i quali hanno donato organi e tessuti ridando speranza a chi forse non ne aveva più.

    L’iniziativa è stata presentata ieri all’auditorium di San Fermo della Battaglia nell’ambito dell’evento “Un dono oltre il tempo”, dedicato appunto al tema del prelievo di organi e tessuti a scopo di trapianto, attività iniziata a Como 46 anni fa. Dal 1973 alla fine del 2018 i donatori multiorgano sono stati 238 al Sant’Anna, 16 al Valduce, uno a Erba e uno a Menaggio.

    I pazienti trapiantati sono stati 475 (299 di rene, 46 di cuore, 111 di fegato, 16 di pancreas e 36 di polmone). All’ospedale Sant’Anna i prelievi effettuati nel 2018 hanno consentito una speranza di vita a 18 malati, mentre con 279 prelievi di tessuti si è potuto contribuire alla cura di oltre 4.200 pazienti.

  • “Como in salute”, focus sui disturbi dell’apparato urinario

    “Como in salute”, focus sui disturbi dell’apparato urinario

    Continua la rassegna di incontri “Como in Salute” con un appuntamento a ingresso libero  che tratterà i disturbi dell’apparato  urinario presso la Biblioteca “Paolo Borsellino” di Como il 5 giugno alle ore 17. Interverranno Giario Conti, Carmen Maccagnano, Rossella Radice, Marco Malinverno e Paolo Furgoni (Urologo ASST lariana Como). Modererà l’incontro Francesca Licordari. Durante l’incontro si parlerà di incontinenza urinaria, ma si darà spazio anche a tematiche come  le infezioni urinarie, i disturbi della sessualità, lacalcolosi, i disturbi legati all’ipertrofia prostatica benigna e l’impatto che gli stili di vita possono avere nella prevenzione di molti disturbi urologici.

    Per le donne l’incontinenza assume l’aspetto di un problema
    sociale per la sua ampia diffusione, spesso nascosto per pudore o vergogna e
    sottovalutato. Basti pensare che più del 50% delle donne oltre i 60 anni ha
    sperimentato uno o più episodi di incontinenza, di varia severità ed entità.
    Nella maggior parte dei casi si tratta di un problema che viene suscitato da
    sforzi che aumentano la pressione addominale (da cui il nome di IUS,
    incontinenza da sforzo, o da stress), come il mettersi rapidamente in piedi da
    seduti o da sdraiati, sollevare un peso da terra o prendere un bambino in
    bracco, oltre al classico starnuto o colpo di tosse. Esistono varie possibilità
    per correggere la IUS, alcune mininvasive, riabilitative, comportamentali,
    altre che richiedono un approccio più invasivo, ma nella grande maggioranza dei
    casi il problema può essere risolto o per lo meno drasticamente ridotto per
    entità e frequenza; a condizione di seguire un percorso diagnostico che
    permetta di valutare il tipo di incontinenza e costruire una strategia di
    trattamento il più personalizzata possibile. Nei maschi la galassia dei
    disturbi urinari, fra cui l’incontinenza, si intreccia con le patologie della
    prostata oltre che della vescica e anche in questo caso un percorso diagnostico
    corretto è la condizione indispensabile per pianificare il trattamento più
    adeguato.

    Un capitolo emergente nei disturbi dell’apparato urinario è
    rappresentato da quelle condizioni che spesso vengono “etichettate” con il nome
    di cistiti, spesso ricorrenti; anche in questo caso possono essere interessati
    entrambi i sessi, pur con quadri clinicamente differenti, sia per come si manifestano
    sia per le cause che ne sono alla base. Nel corso della serata, che vuole
    essere il più colloquiale possibile con il pubblico, potranno essere toccate
    anche altre tematiche potenzialmente molto interessanti, come le infezioni
    urinarie, i disturbi della sessualità a livello individuale o di coppia, la
    calcolosi, i disturbi legati all’ipertrofia prostatica benigna e l’impatto che
    gli stili di vita possono avere nella prevenzione di molti disturbi urologici.

  • Cantù, arrivano i volontari al Pronto Soccorso

    Cantù, arrivano i volontari al Pronto Soccorso

    Il sostegno ai pazienti e ai familiari di chi si reca al pronto soccorso del Sant’Antonio Abate verrà garantito dai volontari del Cisom (Corpo italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta). Oggi è stato presentato il progetto “Insieme a te” per il reparto diretto da Alessandra Farina.Dopo un periodo di sperimentazione e formazione, viene dunque ufficializzata la collaborazione con ben 27 volontari presenti due per turno il lunedì e il venerdì dalle 19.30 alle 23.30.All’ospedale Sant’Antonio Abate il Pronto Soccorso conta una media di 80 accessi al giorno. Il lunedì e il venerdì e le fasce orarie indicate sono state individuate come quelle con la maggiore affluenza. I volontari sono identificabili grazie alla divisa arancione e a un tesserino di riconoscimento.

  • Bambini e malattie neurologiche, convegno al Sant’Anna

    Bambini e malattie neurologiche, convegno al Sant’Anna

    L’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia ospiterà venerdì
    12 e sabato 13 aprile in Auditorium il convegno “Prendersi cura
    dei bambini con malattie neurologiche”, organizzato della sezione lombarda
    della Società Italiana di Neurologia Pediatrica (SINP). L’evento
    formativo, patrocinato da Asst Lariana e dall’Ordine dei Medici di Como,
    approfondirà temi quali le sindromi epilettiche, le urgenze neurologiche e
    l’approccio multidisciplinare ai tumori cerebrali. Si parlerà ad esempio di
    sindromi epilettiche, encefalopatie acute in casi di malattia oncologica  e dell’inquadramento clinico e dell’approccio
    diagnostico-terapeutico delle malattie da accumulo lisosomiale.