Categoria: Sanità

  • “Cardiologie aperte” oltre 90 persone al Sant’Anna e a Cantù

    “Cardiologie aperte” oltre 90 persone al Sant’Anna e a Cantù

    Controlli gratuiti al cuore per 94 persone nell’ambito di “Cardiologie Aperte”. In occasione dell’iniziativa promossa dall’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (Anmco) e dalla Fondazione “per il tuo Cuore” – Hcf onlus, l’unità operativa di Cardiologia dell’Asst Lariana ha messo a disposizione della popolazione i suoi specialisti e i suoi infermieri all’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia l’11 febbraio e all’ospedale Sant’Antonio Abate di Cantù il 12 febbraio.Nel presidio di San Fermo sono stati 26 i cittadini che si sono rivolti ai cardiologi Carlo Campana, primario del reparto, con i colleghi Roberto Bonatti e Giovanni Marinosci per prevenire le patologie cardiovascolari o fare il punto rispetto a problematiche già accertate. La fascia d’età era ricompresa tra i 65 e gli 82 anni – in maggioranza erano donne –  con l’eccezione di una persona al di sotto dei 20 anni e di due persone con meno di 40 anni.Il riscontro è stato significativo: a un paziente è stata riscontrata una patologia importante, per un altro è stata rivista la terapia, mentre altre 10, che non si sottoponevano a controlli da tempo, torneranno a breve per ulteriori accertamenti.All’ospedale di Cantù gli accessi sono stati complessivamente 68 accessi, 50 le donne interessate a saperne di più del loro stato di salute. Gli specialisti Franco Tettamanti e Marco Sali hanno riscontrato alcuni casi di ipertensione non conosciuta e di fibrillazione, alcuni problemi del sonno in pazienti obesi o ex obesi, mentre ad alcune persone sono stati raccomandati ulteriori esami (ecg da sforzo, monitoraggio pressorio tramite holter, ecc).

  • A San Bartolomeo l’ultimo saluto al medico Giuliano Bonifacino

    A San Bartolomeo l’ultimo saluto al medico Giuliano Bonifacino

    Ultimo saluto oggi nella chiesa di San Bartolomeo, a Giuliano Bonifacino, scomparso nei giorni scorsi all’età di 72 anni. Il medico comasco dal 1977 al 2006 ha lavorato nei reparti di ostetricia e ginecologia dell’Ospedale Sant’Anna, di cui è stato responsabile dal gennaio del 1998. Prima di arrivare sul Lario Bonifacino, nato e cresciuto a Genova in una famiglia di origine sarda, aveva lavorato dal 1973 nell’ospedale di Tempio Pausania. A Como dal 1984 al 1996 ha insegnato ostetricia e ginecologia alla scuola infermieri del Sant’Anna e ha coordinato corsi per ostetriche della provincia di Como. Le persone che lo hanno conosciuto e apprezzato si sono strette alla moglie Fausta e ai figli Michele e Valeria; molti comaschi, del resto, hanno visto la luce grazie al suo aiuto. E in questi giorni sono state numerose le testimonianze giunte ai familiari, anche attraverso i “social”, con pazienti che hanno voluto ricordare il dottor Bonifacino per la sua opera.

  • “Como in salute”. La seconda edizione punta ad avvicinare il  mondo dei giovani

    “Como in salute”. La seconda edizione punta ad avvicinare il mondo dei giovani

    Tutto è pronto la seconda edizione di “Como in salute”, la rassegna di incontri di informazione sanitaria rivolti alla popolazione comasca, organizzati dall’Ordine dei Medici  Chirurghi e Odontoiatri di Como e dal Comune di Como, in chiave divulgativa e inerenti il benessere, gli stili di vita e le più frequenti problematiche relative alla salute.

    Durante la prima edizione, nel 2018, sono stati organizzati complessivamente 14 incontri; la Pinacoteca di Como ha accolto circa 1.200 partecipanti di tutte le età, 33 medici specialisti provenienti da Asst lariana, Ospedale Valduce, Istituto Clinico Villa Aprica che si sono intervallati come relatori e sette medici di famiglia come moderatori degli incontri.

    Quest’anno “Como in Salute” si rinnova con argomenti rivolti anche alla popolazione più giovane riguardo le problematiche di salute di più frequente riscontro delle età dello sviluppo.

    Gli appuntamenti avranno cadenza mensile, sempre il mercoledì dalle ore 17 alle ore 19. Quest’anno si alterneranno due sedi distinte, la Biblioteca civica di Como dal 27 marzo al 10 luglio, il Liceo Volta dall’ 11 settembre al 4 dicembre.

    Si inizia mercoledì 27 marzo in Biblioteca con “Cadute e trami”. Seguiranno “Disturbi del respiro” (10 parile), “Infezione da papilloma virus” (22 maggio), Incontinenza e disturbi dell’apparto urinario (5 giugno), “Ansia, Depressione e disturbi dell’umore” (19 giugno) e “Finalità estetiche in Chirurgia plastica e vascolare” (10 luglio).

    Ci si sposterà poi al Liceo Volta. Questi i temi: “Disturbi del comportamento alimentare” (11 settembre), “Malattie sessualmente trasmissibili” (2 ottobre), “Abuso di sostanze e di alcool” (23 ottobre), “La dipendenza dal Web e le ludopatie” (13 novembre) e “#SALVIAMOCILAFACCIA!: prevenzione e cura dei traumi cranio-facciali” (4 dicembre).

  • All’ospedale Sant’Anna “Cure&Parole”

    All’ospedale Sant’Anna “Cure&Parole”

    Il reparto di Oncologia dell’ospedale Sant’Anna e l’Associazione “Tullio Cairoli” hanno organizzato in occasione della Festa della Donna la settima edizione di “Donne allo Specchio” con l’incontro dal titolo “Cure&Parole”, in programma nel presidio di San Fermo della Battaglia l’8 marzo alle 14.30 (piano -1 rosso).

    Il programma prevede l’incontro con Alberto Pierini, responsabile della struttura di Senologia dell’ospedale Sant’Anna, che illustrerà i servizi della Breast Unit, la presentazione del progetto di scrittura creativa a cura di Paola Zavagnin, conduttrice dei gruppi Mindfulness e di Auto-Mutuo-Aiuto, sedute di trucco e consigli per la cura della pelle con le estetiste specializzate di APEO, l’Associazione professionale di Estetica Oncologica,  per le signore in trattamento nei reparti di Oncologia e Radioterapia della struttura comasca.

    L’evento è patrocinato da Fondazione Veronesi, Confartigianato-Donne Impresa di Como, e realizzato in collaborazione con NoiSempreDonne onlus e con il contributo incondizionato di Camst.

  • “Cardiologie aperte” a San Fermo e Cantù

    “Cardiologie aperte” a San Fermo e Cantù

    Una giornata di prevenzione con controlli gratuiti per mantenere il cuore in salute. Lunedì 11 febbraio sarà la volta di “Cardiologie aperte” all’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia e martedì 12 febbraio l’iniziativa toccherà l’ospedale Sant’Antonio Abate di Cantù. L’Unità Operativa di Cardiologia dell’Azienda socio sanitaria territoriale Lariana, diretta da Carlo Campana, ha aderito a questa iniziativa di rilievo nazionale promossa dall’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (Anmco) e dalla Fondazione “per il tuo Cuore” – Hcf onlus.

    I cardiologi e gli infermieri del presidio Sant’Anna
    accoglieranno la cittadinanza al Poliambulatorio 1 (piano 0 blu) dalle 15 alle
    19. Nella struttura canturina l’iniziativa si svolgerà nel Servizio di
    Cardiologia (piano terra) dalle 9 alle 14.

    Gli specialisti forniranno gratuitamente informazioni sulle principali
    patologie del cuore, misureranno la pressione arteriosa (uno dei principali fattori
    di rischio da tenere sotto controllo), il peso e la circonferenza addominale e
    distribuiranno materiale divulgativo predisposto da Anmco.

    Per accedere ai colloqui non è necessaria la prenotazione né
    l’impegnativa del medico di medicina generale.

  • Caccia aperta alle nuove droghe Il Sant’Anna è all’avanguardia

    Caccia aperta alle nuove droghe Il Sant’Anna è all’avanguardia

    Si chiamano Shaboo, Popper, Ketamina, Salvia Divinorum, Burundanga e sono solo alcune delle 450 nuove sostanze psicoattive (raggruppate nella sigla Nsp) attualmente in circolazione a cui forze dell’ordine ed esperti danno quotidianamente la caccia in quanto assai pericolose per la salute.Il Laboratorio di Tossicologia dell’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia, che dal 2017 collabora in questo ambito con l’Istituto Superiore di Sanità, ha messo a punto un’innovativa metodica che consente di scoprire nel sangue, nei capelli, nell’urina e nella bile di un paziente oltre 200 nuove sostanze in circa 35 minuti. Il metodo si utilizza, ad esempio, in caso di incidente stradale e di malori in giovani e giovanissimi portati dai genitori o dal 118 in Pronto soccorso.Le nuove sostanze psicoattive sono pericolose perché possono provocare intossicazioni anche mortali e perché si possono acquistare liberamente in Internet.«Questa metodica – spiega Luca Ferlin, biologo del laboratorio di analisi – perfezionata con la collaborazione del personale tecnico della Tossicologia, permette di poter identificare in poco tempo oltre che le principali sostanze d’abuso anche le Nuove sostanze psicoattive».«Il Sant’Anna – ha specificato Fabio Banfi, direttore sanitario dell’Asst Lariana – è una delle poche strutture ospedaliere in Italia ad avere queste competenze e collabora con le autorità giudiziarie, con le forze dell’ordine, l’Ats, i Sert e la casa circondariale».Il metodo, introdotto un anno fa e ampliato negli ultimi mesi, è stato utilizzato già per 200 persone su richiesta dei due Pronto soccorso e delle due Pediatrie dell’Asst, negli ospedali di San Fermo e Cantù.

  • Ats Insubria, confermato il programma per la salute nei luoghi di lavoro

    Ats Insubria, confermato il programma per la salute nei luoghi di lavoro

    Salute sul luogo di lavoro, l’Ats Insubria aderisce al programma Whp – Workplace Health Promotion. Per favorire l’accesso da parte delle aziende al progetto, il Dipartimento di Igiene e Promozione della salute ha dedicato un’intera pagina del sito Internet agli approfondimenti rivolti alle aziende che intendono promuovere la salute tra i loro dipendenti.Numeri, quelli delle imprese, in continua crescita anche nel Comasco. «Le realtà desiderano proporre stili di vita salutari nei luoghi di lavoro», spiegano da Ats Insubria, che offre semplici e concrete azioni, Buone Pratiche, per lo scopo. Si passa dalla promozione dell’attività fisica e di una sana alimentazione, all’offerta di opportunità per smettere di fumare e contrastare le dipendenze. Vengono fatte proposte di conciliazione famiglia-lavoro e per una mobilità sostenibile e sicura.«Il crescente numero di aziende che hanno aderito alla progettualità testimonia la sensibilità del territorio – spiega Lucas Maria Gutierrez, direttore Generale di Ats Insubria – Viene confermata l’importanza della progettualità che vogliamo perseguire nei prossimi cinque anni, mantenendo costante l’attenzione».Ad oggi, le aziende aderenti al programma e attive sul territorio di Como e Varese sono 78. La pagina del sito di Ats Insubria dedicata al Whp è stata arricchita di approfondimenti e materiale in modo da fornire una prima infarinatura, un tutorial rivolto a coloro che ancora non conoscono il progetto.

  • Bambini complessi, giovedì il convegno all’Ospedale Sant’Anna

    Bambini complessi, giovedì il convegno all’Ospedale Sant’Anna

    Giovedì 31 gennaio, è in programma nell’Auditorium dell’ospedale Sant’Anna di San Fermo la seconda edizione del convegno “I mille volte dei bambini complessi” (dalle 8.30 alle 18), di cui è responsabile scientifico Angelo Selicorni, primario della Pediatria. L’evento è rivolto ai pediatri ospedalieri e del territorio e sarà l’occasione per condividere le nuove informazioni scientifiche. I bambini “complessi”, disabili, affetti da malattie rare o oncologiche, rappresentano una delle sfide assistenziali prioritarie della pediatria.

  • Asst Lariana, nuovi orari degli sportelli vaccinali

    Asst Lariana, nuovi orari degli sportelli vaccinali

    L’Asst Lariana ha variato gli orari degli sportelli vaccinali aziendali. Entreranno in vigore da lunedì 8 ottobre per le sedi di Como, Olgiate Comasco, Cantù, Fino Mornasco e Ponte Lambro e dal 18 ottobre per la sede di Mariano Comense. I prospetti sono pubblicati sul sito aziendale alla sezione “Vaccinazioni”.

  • Contrasto dell’obesità, ecco le nuove tecniche

    Contrasto dell’obesità, ecco le nuove tecniche

    Obiettivo: combattere l’obesità con metodi sempre meno invasivi. All’ospedale di Cantù è stata presentata questa mattina la nuova tecnica mini-invasiva per la chirurgia dell’obesità. La nuova procedura si chiama Aspire e dura circa 15 minuti: è eseguita per via endoscopica e con ricovero limitato a una sola giornata. Consiste nell’inserimento di una sonda gastrica collegata a una porta di accesso sulla parete addominale. L’unità operativa di chirurgia dell’ospedale di Cantù, diretta da Marco Azzola Guicciardi, è stata tra le prime in Italia ad averla introdotta. «Il paziente – dice il primario – è addestrato a eseguire, 20 minuti dopo la fine di ogni pasto, lo svuotamento e il lavaggio gastrico. Importante e parte integrante del metodo è l’accompagnamento a migliori abitudini alimentari con dietista e psicologo». Con l’aspirazione è rimosso dallo stomaco circa il 30% delle
    calorie ingerite. I risultati della tecnica sono sovrapponibili agli interventi
    come la resezione o il bendaggio gastrico.