Categoria: Sanità

  • Cantù, l’Asst Lariana comunica alcuni cambiamenti tra i medici di base

    Cantù, l’Asst Lariana comunica alcuni cambiamenti tra i medici di base

    Novità nella medicina di base del Canturino.

    L’ufficio stampa dell’Asst Lariana segnala che da oggi è in pensione il dottorPierluigi Bianchiil quale cessa la sua attività di medico di medicina generale nell’ambito costituito dai Comuni di Brenna, Cantù, Capiago Intimiano, Carimate e Cucciago.

    In attesa dell’individuazione di un nuovo medico titolare, per garantire la continuità dell’assistenza medica, è stato conferito l’incarico provvisorio al dottorHaitham Messelhiche riceverà nello stesso ambulatorio nei seguenti orari:

    Il dottor. Haitham Messelhi potrà essere contattato telefonicamente al numero 349.9781355. Gli assistiti del dottor Bianchi dovranno rivolgersi direttamente al dottor Messelhi muniti della tessera sanitaria (Carta Regionale dei Servizi), senza effettuare alcuna operazione agli sportelli scelta e revoca.

  • Asst Lariana, serie di chiusure e variazioni di orario per il ponte di Ognissanti

    Asst Lariana, serie di chiusure e variazioni di orario per il ponte di Ognissanti

    L’Asst Lariana ha comunicato una serie di chiusure e cambiamenti di orari, che riguardano i prossimi giorni, di alcuni suoi punti.

    Lunedì 29 ottobreresterà chiuso il Punto Prelievi di Maslianico.

    Inoltre, in concomitanza con il ponte di Ognissanti, venerdì 2 novembre, la Cassa Cup di Mariano Comense e il Poliambulatorio di Ponte Lambro chiuderanno alle12.30;resteranno chiusi i Poliambulatori di Lomazzo e Olgiate Comasco, i Punto Prelievi di Lurate Caccivio, Fino Mornasco e Tavernerio, gli ambulatori di Diabetologia e Dermatologia e il Centro Servizi per i pazienti cronici del Poliambulatorio di via Napoleona a Como, i Consultori di Olgiate Comasco e Mariano Comense, tutte le sedi degli ex Distretti – Aree Territoriali e tutte le sedi vaccinali.

    Per quanto riguarda i Consultori, resteranno aperte a disposizione dell’utenza le sedi di Como (via Gramsci e via Castelnuovo), di Cantù (Viale Madonna), di Ponte Lambro (via Verdi) e di Fino Mornasco (via Trieste). Per orari e contatti consultare il sitowww.asst-lariana.it.

  • Al Sant’Anna nuova tecnica mininvasiva per i tumori dell’utero

    Al Sant’Anna nuova tecnica mininvasiva per i tumori dell’utero

    All’ospedale Sant’Anna una nuova tecnica chirurgica per le donne affette da tumori dell’endometrio (corpo dell’utero).

    Nel presidio di San Fermo della Battaglia è stata introdotta una metodica mininvasiva laparoscopica, cioè senza apertura della parete addominale (l’acceso avviene dall’addome attraverso 4 piccoli forellini di circa 5 mm), che consente di asportare la neoplasia e permette anche di verificare se il linfonodo “sentinella”, il primo che viene interessato da metastasi, ne risulti colpito.

    Nel caso, raro, in cui non si identificasse il linfonodo sentinella, l’esame istologico intraoperatorio, quindi durante la stessa seduta, può dare quelle informazioni che indicheranno se fare o meno la linfoadenectomia sistematica, cioè l’asportazione di tutti i linfonodi. E questo grazie alla collaborazione con l’Anatomia Patologica.

    La nuova tecnica, personalizzata e di precisione, prevede l’impiego di indocianina verde (ICG), una sostanza naturale e fluorescente che viene iniettata, dopo l’anestesia generale, nel collo dell’utero e che va a colorare il linfonodo sentinella. Questo viene identificato grazie a un innovativo sistema videolaparoscopico. Una tecnologia per la quale l’Asst Lariana ha investito risorse economiche per il potenziamento della strumentazione operatoria.

    Introdotta recentemente in Italia, ma già inserita come indicazione nelle linee guida oncologiche americane, questa tecnica consente al chirurgo di sapere se il tumore è diffuso anche ai linfonodi: in tal modo non sarà necessario asportare tutti quelli presenti nella zona interessata, ma solo il cosiddetto “sentinella”.

    “L’assenza di metastasi nel linfonodo sentinella – ha spiegato Paolo Beretta, primario dell’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia – assicura la negatività di tutti i linfonodi regionali con un valore predittivo negativo quasi del 100%. Questo esclude la necessità di asportare tutti i linfonodi per l’esame istologico e di ridurre le complicanze post chirurgiche, la morbilità a breve e lungo termine e la degenza, migliorando così la qualità di vita delle pazienti. In particolare, quindi, questo innovativo approccio chirurgico ha come razionale l’asportazione dei linfonodi necessari favorendo una chirurgia personalizzata e di precisione”.

    Un altro importante risultato nell’utilizzo della metodica è una maggiore appropriatezza: “La laparoscopia mininvasiva – prosegue Beretta – è ormai il gold standard in questo ambito. Possiamo offrire alle nostre pazienti una delle tecniche più moderne a disposizione e la più mirata per evitare interventi demolitivi che prevedono la dissezione totale e radicale di tutti i linfonodi e modulare le terapie successive”.

    Si amplia così l’offerta dell’ospedale Sant’Anna in ambito oncologico: “L’Azienda – ha sottolineato Fabio Banfi, direttore sanitario dell’Asst Lariana – ha voluto investire e potenziare il settore dando alle donne affette da questa tipologia di tumore la possibilità di una chirurgia più mirata, caratterizzata da un approccio multidisciplinare grazie alle competenze specialistiche presenti in ospedale”.

    Casistica e indicazioniCon questa metodica, utilizzata da circa due mesi al Sant’Anna, sono state operate 10 donne affette da neoplasie maligne dell’endometrio e per adeguare il trattamento vi è il costante coinvolgimento di un team multidisciplinare con l’anatomopatologo, il radioterapista e l’oncologo medico.La laparoscopia mininvasiva si può utilizzare, come accennato, in caso di tumori dell’endometrio, i più frequenti, ma anche in altre patologie oncologiche quali i tumori del collo dell’utero e dell’ovaio agli stadi iniziali.Si tratta di neoplasie che si possono sviluppare con l’età e colpiscono maggiormente le donne con un’età compresa tra i 50 e i 75 anni. Il tumore dell’endometrio è il più frequente nei paesi occidentali con un’incidenza, in Italia, di circa 5.000 casi/anno. Per questa neoplasia non esiste possibilità di screening, ma se la malattia viene diagnosticata in stadio iniziale e adeguatamente trattata la sopravvivenza raggiunge il 90%.

  • Caloriferi accesi, attenzione all’ambiente Tra un mese in vigore l’ordinanza per gli pneumatici invernali

    Caloriferi accesi, attenzione all’ambiente Tra un mese in vigore l’ordinanza per gli pneumatici invernali

    Tra un mese in vigore l’ordinanza per gli pneumatici invernali

    A guardare fuori dalle finestre non sembrerebbe proprio. A leggere le temperature neanche, eppure a poco più di due mesi dal Natale, e con la possibilità di accendere da ieri i riscaldamenti, ci si avvia verso la piena stagione invernale. Stagione che prevede una serie di adempimenti. Innanzitutto quello, in vigore dal 15 novembre e fino al 15 aprile, di dotarsi di gomme da neve o avere a borde dell’auto le catene in caso di precipitazioni nevose.

    «Abbiamo già iniziato a montare gli pneumatici invernali. Stiamo raccogliendo le richieste e fissando già diversi appuntamenti. Manca ancora un mese all’entrata in vigore dell’ordinanza ma come al solito ci si inizia a muovere con anticipo», interviene Alessandro Angelone, presidente autoriparatori Confartigianato Como.

    Sul fronte riscaldamenti, come detto, è operativa la possibilità di accenderli anche se le temperature sono ancora miti. Secondo quanto stabilito dalla legge dal 15 ottobre e fino al 15 aprile – salvo diversa ordinanza firmata dal sindaco – è possibile utilizzare il riscaldamento per 14 ore al giorno. È inoltre previsto che non si possano superare i 20 gradi centigradi, con solo 2 gradi di tolleranza per case, scuole e uffici. Non si possono invece superare i 18 gradi negli edifici dove si svolgono attività industriali e artigianali. Proprio ieri intanto dal comune di Como è arrivato un appello del sindaco Mario Landriscina ai cittadini affinché, vista la situazione climatica attuale, venga limitato al massimo l’utilizzo del riscaldamento. E stato inoltre deciso che negli edifici comunali, fatta eccezione per i nidi, le materne e per le strutture che accolgono persone anziane, rimangano spenti i caloriferi. Il rischio maggiore legato all’accensione dei riscaldamenti è naturalmente quello dell’incremento delle polveri sottili e dell’inquinamento atmosferico. Guardando gli ultimi dati messi a disposizione dalle centraline di rilevamento la situazione è attualmente positiva.

    Il 13 ottobre, ultima giornata monitorata da Arpa Lombardia, il valore delle Pm10 era pari a 28 microgrammi per metro cubo. Il limite per non sforare i parametri è fissato a 50 microgrammi al metro cubo. E negli ultimi 10 giorni non si è mai andati oltre quota 32 microgrammi per metro cubo con un indice di qualità definito ”accettabile”.