(ANSA) – PISA, 11 NOV – Commemorato oggi a Pisa il 60/o anniversario dell’eccidio di Kindu, in Congo. L’agguato fu compiuto da militari insorti e il massacro. Era la prima missione dell’Aeronautica militare italiana per conto delle Nazioni Unite fu macchiata dal sangue. L’11 novembre 1961 due velivoli della 46/ma Aerobrigata, ‘Lyra 5’ e ‘Lupo 33’, impegnati in attività di supporto alle forze Onu, raggiunsero l’aeroporto di Kindu, in Congo, con il compito di rifornire i caschi blu malesi. Ma fuori dall’aeroporto, 13 aviatori italiani furono assaliti da truppe ribelli dell’Armata Nazionale Congolese. I corpi furono recuperati solo mesi dopo, dopo che un poliziotto li aveva sepolti in due fosse comuni. L’11 marzo 1962 le salme furono riportate a casa e poi tumulate a Pisa nel Sacrario costruito grazie alle donazioni degli italiani. L’eccidio è stato commemorato oggi dalla 46/ma Brigata Aerea di Pisa all’interno dell’aeroporto militare, con la deposizione di una corona di alloro al Sacrario di Kindu e la messa celebrata dall’Ordinario Militare, l’arcivescovo Santo Marcianò, alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, il generale Luca Goretti. Un C-119, lo stesso velivolo utilizzato per quella missione di pace, posto come “Gate Guardian” di fronte al Sacrario di Kindu, è stato restaurato e riportato alla colorazione e alle insegne originali delle operazioni Onu in Congo. (ANSA).
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Antimafia: Commissione a Trieste, ‘servono anticorpi per Pnrr’
(ANSA) – TRIESTE, 11 NOV – La missione “preventiva” della Commissione parlamentare Antimafia a Trieste ha l’obiettivo “di far scattare ancora di più gli anticorpi” contro la criminalità organizzata “in vista dei tanti miliardi che ricadranno su questo territorio per importantissime opere” attraverso il Pnrr. Lo ha detto Marco Pellegrini (M5S) componente della Commissione Antimafia, iniziando gli incontri con le istituzioni locali in programma tra oggi pomeriggio e domani mattina nel capoluogo del Friuli Venezia Giulia. “Fortunatamente – ha aggiunto Pellegrini, che presiede la missione – a quanto ci dicono dati di fatto, e non solo percezioni, questo è ancora un territorio in cui la situazione è assolutamente meno grave rispetto ad altre, ma non per questo non è degno della nostra attenzione”. Il compito, ha ribadito la deputata del Fvg Sandra Savino (Fi), è “tenere la guardia alta perché evidentemente rispetto a cifre importanti, su operazioni di questa portata, la possibilità di infiltrazioni mafiose ci sta tutta. Abbiamo una regione fondamentalmente sana. Ci può essere qualche caso sporadico” di criminalità organizzata ed “è giusto tenere costantemente monitorata la situazione”, anche rispetto “la vicinanza con altre regioni con situazioni lievemente più strutturate e pesanti”. “Trieste – ha quindi aggiunto Nicola Pellicani (Pd) – è una grande città portuale e di confine”, su cui “accendiamo un faro anche per capire quali possono essere possibili legami con la presenza ormai radicata della criminalità organizzata in Veneto”. “Non è la prima missione che facciamo in un porto – ha concluso Andrea Dara (Lega) – cerchiamo di essere vicini alle istituzioni locali. I porti devono essere competitivi con altri porti europei e allo stesso tempo bisogna fare anche i controlli”. (ANSA).
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Banca Sistema: +99% cessione quinto in terzo trimestre
(ANSA) – ROMA, 11 NOV – Banca Sistema ha visto una crescita nel terzo trimestre della cessione del quinto del 99% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e del 64% rispetto al trimestre precedente. E’ quanto afferma l’istituto di credito che nel 2021 ha attivato più di 20 nuovi intermediari, raggiungendo una rete di oltre 40 intermediari OAM, presenti su tutto il territorio nazionale, ed il supporto di una struttura dedicata della Banca. Per l’istituto la cessione del quinto “è un settore con ampie possibilità di sviluppo: solo l’11% del mercato potenziale risulta oggi servito”. La banca ha inoltre introdotto due nuove modalità per l’identificazione online: tramite il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) e la Carta d’Identità Elettronica italiana (CIE). (ANSA).
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Borsa: Milano guadagna (+0,2%) con alcune banche, corre Cnh
(ANSA) – MILANO, 11 NOV – In un panorama mondiale dove secondo gli analisti contano le prospettive di ripresa economica, ma in quest’ottica anche la ripresa dei contagi da Covid 19, ha chiuso con un lieve guadagno Piazza Affari (+0,2%), sostenuta soprattutto da una serie di banche. Sono andate bene in particolare quelle d’affari, da Banca Generali (+1,3%) a Mediobanca (+1%), ma anche Fineco (+0,9%), Bper e Unicredit (+0,7%), Banco Bpm (+0,6%), non Intesa (-0,2%), Mps (-0,8%), Carige e Popolare di Sondrio (-1,4%, con lo spread in rialzo a 119,4 punti e il rendimento del decennale italiano salito allo 0,96%,. Corsa per la paytech Nexi (+4,2%) coi conti del trimestre. Ancora meglio nel listino principale Cnh (+4,3%), annunciata la quotazione a Milano di Iveco Group, che nascerà dalla scissione da Cnh Industrial. In forma tra i semiconduttori, come l’intero comparto in Europa, Stm (+1,8%), nel lusso Moncler +1,7%). Bene con la trimestrale Diasorin (+0,8%), Generali (+0,6%), Pirelli (+0,4%) e Atlantia, piatta A2a (+0,05%), col resto delle utility sofferenti, a iniziare da Hera (-1,3%). Male i petroliferi, dall’impiantistica di Tenaris (-1%) a Saipem (-0,7%) e Eni (-0,1%), con il greggio che ha virato in calo verso sera (wti -0,07%) a 81,3 dollari al barile e il brent a 82,4 dollari. Salite invece le quotazioni del gas naturale ad Amsterdam (+7,5%) a 75,4 euro al MWh, dopo che la Bielorussa ha minacciato di chiudere le erogazioni per l’Europa. Sofferente nella giornata dei conti Poste (-1,5%), male Amplifon (-1,2%), giù Tim (-1%), con il Cda straordinario chiesto da Vivendi. Tra i titoli a minore capitalizzazione rally di Exprivia (+14%) e corsa di Digital Bros (+5%), tonfo per Gvs (-8,5%) e male Alerion (-6,4%) con la trimestrale. Poco mossa Webuild (+0,09%) nel giorno del Cda sull’andamento economico al 30 settembre. (ANSA).
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Calcio: Shaqiri ‘Italia favorita, sarà gara dell’anno’
(ANSA) – ROMA, 11 NOV – “Domani è la partita dell’anno.L’Italia è favorita, ma la possibilità di vincere c’è, non veniamo qui per chiuderci in difesa ma per dare fastidio. Superando i nostri limiti possiamo vincere”: lo ha detto Xherdan Shaqiri, capitano della Svizzera, alla vigilia della sfida decisiva con l’Italia in conferenza stampa. La volontà è quella di provare a cancellare la sconfitta ai gironi di Euro 2020. “Quella partita di giugno non possiamo dimenticarla – ha spiegato Shaqiri -. Non è stata delle migliori, oggi abbiamo sensazioni diverse. La situazione di partita è diversa. Nuovo anno, nuovo ct e guardiamo al futuro con ottimismo. Vogliamo reagire alla sconfitta dell’Europeo”. Il capitano della Svizzera ha poi commentato i tanti infortuni che hanno colpito la squadra elvetica: “Questo è il calcio, dobbiamo accettarlo. Chi domani sarà assente in passato ci ha aiutato con eccellenti prestazioni, ma gli infortuni danno anche la chance ad altri calciatori di assumere il ruolo di chi manca. Il problema comunque c’è anche tra le fila italiane. Dobbiamo dare il meglio e aiutare chi è arrivato da poco in Nazionale ad inserirsi”. (ANSA).
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Accordo per cessate fuoco tra governo e talebani pakistani
(ANSA) – ROMA, 08 NOV – All’indomani dell’intesa tra il governo pachistano e il partito degli estremisti sunniti (Tlp), il ministro dell’Informazione pakistano Chaudhary Fawad Hussain ha annunciato che è stato raggiunto un “cessate il fuoco completo” con il partito dei talebani pachistani Tehrik e Taliban Pakistan (TTP). “I negoziati si stanno svolgendo in conformità con la costituzione del Pakistan; entrambe le parti hanno concordato un cessate il fuoco, che sarà esteso con il passare del tempo”, ha affermato Fawad Chaudhary durante una conferenza stampa. “Il governo ad interim dei talebani afghani sta facendo da mediatore nei colloqui”, ha aggiunto. (ANSA).
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Basket: con Petrucci e Meneghin ‘La comunicazione fa canestro’
(ANSA) – ROMA, 08 NOV – Cento anni per due istituzioni come l’Università Cattolica del Sacro Cuore e la Federpallacanestro. L’ateneo milanese e il Comitato regionale lombardo Federbasket hanno celebrato la ricorrenza con il convegno ‘La comunicazione fa canestro, un tiro da 100 punti’, nell’Aula Magna del complesso di Largo Gemelli. Tre relatori d’eccezione: il presidente Fip, Gianni Petrucci; il campionissimo Dino Meneghin; Marco Vittorelli, presidente dell’Openjobmetis e della Pallacanestro Varese, hanno inaugurato il Master ‘Comunicare lo sport’ dell’Università Cattolica con una lezione. L’iniziativa è stata introdotta da Paola Abbiezzi – direttore didattico del Master – e dal presidente della Fip lombarda, Giorgio Maggi. Tanti gli argomenti: dall’importanza della comunicazione al doppio ruolo atleti-studenti: “Il titolo del convegno è azzeccato: oggi se sei mediocre, ma sai comunicare, diventi bravo; se sei bravo, ma non comunichi, passi per normale – dice Petrucci -. Vittorie e sconfitte ce ne sono state tante: nel Preolimpico 2016 contro la Croazia dovevamo vincere e abbiamo perso, nel 2021 abbiamo sovvertito il pronostico, conquistando i Giochi ed espugnando il campo della Serbia. Gli atleti? Apprezzo quelli che studiano e hanno interessi nella vita”. L’esempio in chiave cestistica è quello di Giulia Rulli, che in estate ha vestito i colori azzurri alle Olimpiadi di Tokyo del 3 contro 3, e frequenta un Master alla Cattolica dopo la laurea. Dello sport come metafora di vita ha parlato Dino Meneghin, l’italiano più vittorioso di sempre (32 successi in Italia e in Europa a Varese e Milano): “Lo sport prepara alla vita e al lavoro, sotto questo profilo le sconfitte insegnano più delle vittorie. Al di là dei professionisti, c’è un vero e proprio esercito di praticanti: solo nel basket i tesserati sono 540 mila, ma in totale sono circa 20 milioni coinvolti. Se ci fosse un Partito dello Sport andremmo al Governo!”. L’intervento di Marco Vittorelli ha invece analizzato proprio il diverso rapporto che si crea tra sponsor e partner: “Openjobmetis agisce da tempo nel mondo dello sport, siamo stati sponsor anche di Marco Simoncelli, poi ci siamo concentrati sul basket”. (ANSA).
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Bimbo 5 mesi muore di virus sinciziale, aperta un’inchiesta
(ANSA) – CASTELLAMMARE DI STABIA (NAPOLI), 08 NOV – Era giunto in ospedale un paio di giorni fa il piccolo di 5 mesi stroncato da un virus sinciziale, malattia respiratoria che colpisce i bambini in tenera età e che in sole 48 ore lo ha strappato alla vita. Inutili sono valsi i tentativi dei medici del reparto Pediatria dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia (Napoli) dove era ricoverato. Giuseppe, questo il nome del piccolino, è morto oggi mentre veniva preparato per essere trasferito all’ospedale Santobono di Napoli. ‘Il piccolo paziente era giunto il 6 novembre scorso con una grave dispnea e gravi problemi respiratori – spiegano dalla Direzione Sanitaria – La malattia ha avuto una evoluzione rapida negativa e si stava preparando il suo trasferimento all’ospedale Santobono, con un’anestesista come accompagnatore. E’ stato intubato, ma non ha retto alla manovra di intubazione. E’ morto subito dopo”. L’intero reparto e’ sotto choc. Da giorni si trova ad accogliere bambini molto piccoli affetti dal Vrs (Virus respiratorio sinciziale) per il quale non esistono cure, solo terapie di supporto. L’intero territorio nazionale sta vivendo una epidemia di Vrs e l’ospedale San Leonardo è saturo di ricoveri di bambini molto piccoli (sono 5 i pazienti attualmente accolti nel reparto di Neonatologia.) Hanno tutti da 1 a 30 giorni. Giuseppe era il secondo figlio di una coppia molto giovane originaria di Pimonte, Monti Lattari. Era l’unico, vista la sua età, ricoverato in Pediatria. ”La cartella clinica è stata sequestrata – aggiungono dalla Direzione sanitaria – e anche il corpicino del bimbo sara’ sottoposto domani mattina ad autopsia, per dare seguito a un’indagine aperta su quanto accaduto”. Il reparto, retto dal primario Luigi Tarallo, è considerato un ‘fiore all’occhiello” dell’Asl Napoli 3 Sud. Sul caso indagano i carabinieri. (ANSA).
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Bonomi a Landini, ricatto scioperi non è la strada
dell’inviato Paolo Rubino (ANSA) – ALBA, 06 NOV – “Gli italiani tutto chiedono tranne che andare in piazza. Non è questa la strada giusta”. E’ la prospettiva di uno sciopero generale a dicembre a dividere, ancora, industriali e sindacati. Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, dal Forum della Piccola Industria a Alba, commenta così le parole del leader della Cigl, Maurizio Landini, in una intervista che titola: “Sciopero se non si ascoltano i lavoratori. Draghi rinvia e non risolve i problemi”. Poi dal palco dice: “Si ritiene ancora che il ricatto dello sciopero sia un mezzo per ottenere quello che uno chiede, un mezzo che porta a rifiutare ogni confronto con il resto del mondo del lavoro, e poi ci si lamenta. In questa Italia le soluzioni si trovano insieme, non scioperando”. A segnare le distanze tra sindacati e industriali è anche il tema degli 8 miliardi previsti per ridurre le tasse: vanno usati, dice Landini, “tutti per aumentare il netto in busta paga per lavoratori dipendenti e pensionati”; “Altro che taglio dell’Irap”. Bonomi ribatte: “Molto probabilmente” il leader della Cgil “non ha ascoltato quello che Confindustria sta dicendo da mesi. Più che dichiararlo noi che vogliamo mettere più soldi nelle tasche degli Italiani… Mi sembra veramente che si voglia cercare la polemica, e francamente non ci interessa”. L’Irap? “Bisogna eliminare un’imposta odiosa”, è la posizione degli industriali ribadita da Carlo Robiglio. (ANSA).
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Concorrenza: tassisti, stralcio o fermo 40.000 auto bianche
(ANSA) – TORINO, 06 NOV – Stralcio dei taxi dal disegno di legge Concorrenza o ci sarà il fermo delle 40.000 auto bianche. All’inizio della prossima settimana – lunedì o al massimo martedì – i tassisti riuniranno in videoconferenza il loro ‘parlamentino” per decidere quale iniziativa di lotta mettere in campo. Una parte delle sigle sindacali – Ugl Taxi, Federtaxi Cisal, Tam, Satam, Claai, Unimpresa, Usb Taxi, Orsa Taxi, Ati Taxi, Fast Confsal Tpnl, Ass. Tutela Legale Taxi – oggi ha scritto alle altre organizzazioni della categoria per sollecitare “un incontro urgente” nel quale “scegliere immediatamente una data per una forte risposta al progetto devastante del governo”. “Dobbiamo fare capire a tutta l’Italia che i tassisti non sono disposti a nessun passo indietro rispetto ai loro diritti”, affermano. Oggi il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile, Enrico Giovannini, in un’intervista sostiene che “in Parlamento ci sarà tutto il tempo per trovare una soluzione equilibrata”. Per i tassisti, però, non ci sono spazi di manovra “senza lo stralcio dell’articolo 7 del ddl concorrenza” in quanto le riforme di regolamentazione del settore sono state già varate nel 2019 e devono essere semplicemente attuate. (ANSA).