Categoria: Ansa

  • Accordo Ics-Coni per aiuto ad azzurri per la dual career

    (ANSA) – ROMA, 21 OTT – Il Coni e l’Istituto per il Credito Sportivo hanno siglato un protocollo d’intesa per la ‘dual career’ degli atleti azzurri. Nella Sala delle Fiaccole di Palazzo H, al Foro Italico, lo hanno sottoscritto i presidenti del Comitato olimpico, Giovanni Malagò e dell’ICS, Andrea Abodi, alla presenza dei membri della Commissione nazionale atleti del Coni Margherita Granbassi, Carlo Molfetta e Mara Santangelo. Si avvia una collaborazione finalizzata alla realizzazione di processi di sensibilizzazione e formazione degli atleti sui temi della dual career del movimento olimpico, fornendo un aggiornamento manageriale ad atleti ed ex atleti che intendono investire in impianti sportivi. L’intesa di durata triennale (rinnovabile), prevede, inoltre, la possibilità di istituire una particolare linea di credito per l’atleta studente d’interesse nazionale che ambisca a partecipare a studi universitari e/o a master. Una prima iniziativa, nell’attuazione di tale accordo, è volta a favorire l’inserimento lavorativo nella gestione degli impianti sportivi degli atleti che abbiano partecipato ai Giochi Olimpici o che abbiano vestito la maglia azzurra e abbiano effettuato degli appositi percorsi formativi post carriera promossi e/o organizzati dalla Commissione atleti. (ANSA).

  • Agenzia Usa: la variante inglese sembra essere più mortale

    Agenzia Usa: la variante inglese sembra essere più mortale

    (ANSA) – ROMA, 04 FEB – Sembra sempre più probabile che la cosiddetta variate inglese del coronavirus, conosciuta anche come ‘B.1.1.7’, sia più mortale del ceppo originale del virus: lo ha detto alla MSNBC Rochelle Walensky, la direttrice dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), l’agenzia federale Usa per la prevenzione delle malattie. Lo riporta la Cnn. “Sappiamo che alcune delle varianti hanno una maggiore trasmissibilità, sono in aumento i dati secondo cui alcune delle varianti, la variante B.1.1.7 possono effettivamente… portare a un aumento della mortalità”, ha spiegato Walensky sottolineando che resta da vedere l’efficacia di “questi vaccini contro queste varianti”. Secondo i dati emersi finora, ha aggiunto Walensky, le persone affette dalle varianti del virus tipicamente non indossano la mascherina o non rispettano il distanziamento sociale. “Quello che sappiamo è che (le varianti) probabilmente sono meno indulgenti quando non seguiamo quelle direttive”, ha concluso. (ANSA).

  • Amb. Iran, Italia può favorire ritorno Usa a intesa nucleare

    Amb. Iran, Italia può favorire ritorno Usa a intesa nucleare

    (ANSA) – ROMA, 04 FEB – “L’Italia ha tutte carte in regola per dare il proprio contributo” per un ritorno degli Usa nell’accordo sul nucleare con l’Iran, che in tal caso tornerebbe ad applicare tutti i limiti previsti da quell’intesa. Lo ha detto oggi l’ambasciatore iraniano in Italia, Hamid Bayat, ricordando che fino al 2018, quando l’amministrazione americana di Donald Trump decise di uscire dall’accordo e reintrodurre pesanti sanzioni contro Teheran, l’Italia era il primo partner commerciale europeo dell’Iran, con un interscambio di 5 miliardi di euro. “Le nostre aspettative per un ruolo della Ue – ha tuttavia sottolineato Bayat – si rivolgono prima di tutto ai tre Paesi europei firmatari dell’accordo, cioè Gran Bretagna, Francia e Germania, che devono agevolare il ritorno degli Usa nell’intesa, sforzandosi di mantenere il format così come è, senza cambiamenti”. Vale a dire senza l’aggiunta di altri Paesi, come l’Arabia Saudita, e senza che siano incluse altre questioni, come il programma missilistico iraniano. “La richiesta iraniana – ha proseguito l’ambasciatore – è che siano gli Usa a compiere il primo passo, cancellando tutte le sanzioni. Ciò che consentirà un nostro pieno ritorno agli impegni previsti. Una richiesta realistica perché sono stati loro ad abbandonare l’accordo. Sembra che la nuova amministrazione Biden ci sia un atteggiamento diverso nelle parole. Fino a questo momento abbiamo visto prese di posizione politiche. Vedremo se ci sarà anche qualcosa di concreto”. Infine, Bayat ha escluso che la possibile vittoria nelle elezioni presidenziali del prossimo giugno in Iran di un candidato fondamentalista ponga ostacoli alla ripresa dell’accordo. “I caposaldi della nostra politica estera – ha osservato il diplomatico – sono stabiliti sotto la supervisione della Guida suprema, l’ayatollah Ali Khamenei. Quindi ce ci saranno cambiamenti, saranno minimi. La nostra politica estera non cambierà. E comunque una ripresa dell’accordo è possibile anche prima delle elezioni, se gli americani rientrano nell’intesa”. (ANSA).

  • Avati a Lotito e Zazzaroni, non volevo offendere laziali

    (ANSA) – ROMA, 04 FEB – “Illustre e caro Presidente Lotito e caro Direttore Zazzaroni, sul suo giornale leggo con estremo rammarico come due brevi battute tratte dal mio romanzo ‘L’archivio del Diavolo’, siano state considerate offensive nei riguardi della tifoseria laziale. Non era certamente nel mio intento ferire nessuno, tantomeno i tifosi di una delle squadre che sia per ragioni familiari (i miei figli tifano Lazio da sempre) che per ragioni affettive (sono amico di Pippo Inzaghi e di conseguenza grande estimatore di Simone da anni) considero una delle autentiche realtà ormai indiscutibili del nostro calcio”. Questo l’incipit della lettera di chiarimento e scuse del regista Pupi Avati dopo una campagna sui social contro di lui per una frase che si trova appunto nel suo romanzo ‘L’archivio del diavolo’: “laziale di me…” con cui viene etichettato uno dei personaggi, tale Furio Momenté. “Con quello scambio di battute fra i guardiani notturni del Ministero di Grazia e Giustizia (scena tra l’altro ambientata nei remoti anni cinquanta) – continua il regista – ho inteso dare verosimiglianza a un’interlocuzione corrente, salace e corrosiva, che tutt’ora si può udire in qualsivoglia contesto della Capitale. Probabilmente ho sbagliato, e me ne scuso davvero con Lei e con tutti i tifosi, nel non aver considerato che con quel paio di brevi battute, avrei urtato la sensibilità dei tanti seguaci della Lazio. In attesa – conclude – dei nuovi goal del grande Ciro Immobile, vi saluto con amicizia”. (ANSA).

  • Bce:aumento contagi e misure restrittive minano ripresa

    Bce:aumento contagi e misure restrittive minano ripresa

    (ANSA) – ROMA, 04 FEB – “La pandemia continua a porre seri rischi per la salute pubblica e per le economie dell’area dell’euro e del resto del mondo. Il nuovo aumento dei contagi da coronavirus e le rigide misure di contenimento imposte per un prolungato periodo di tempo in molti paesi dell’area stanno minando l’attività economica”. Così la Bce nel suo bollettino, pur sottolineando che “l’inizio delle campagne di vaccinazione nell’area dell’euro rappresenta un traguardo importante nel processo di risoluzione della crisi sanitaria”. (ANSA).

  • Biden alza a 125 mila il numero dei rifugiati da accogliere

    Biden alza a 125 mila il numero dei rifugiati da accogliere

    (ANSA) – WASHINGTON, FEB 4 – Joe Biden ha annunciato che firmerà un ordine esecutivo per alzare a 125 mila il numero dei rifugiati che gli Usa accoglieranno, contro i 15 mila previsti per quest’anno, dopo le drastiche riduzioni del suo predecessore. “La diplomazia è tornata”, ha detto ancora nella sua prima visita al dipartimento di Stato, dove ha promesso di “lavorare con alleati e partner”, “rinnovare il nostro ruolo nelle istituzioni internazionali e reclamare la nostra credibilità e autorità morale”. Ha poi parlato di Birmania, dei rapporti tra Cina e Russia, ed è tornato a chiedere la liberazione dell’oppositore russo Alexey Navalny e la fine della guerra nello Yemen. (ANSA).

  • Biden, la diplomazia e l’America sono tornate

    Biden, la diplomazia e l’America sono tornate

    (ANSA) – WASHINGTON, FEB 4 – “La diplomazia è tornata”: lo ha detto Joe Biden nella sua prima visita al dipartimento di Stato, dove ha promesso di “lavorare con alleati e partner”, “rinnovare il nostro ruolo nelle istituzioni internazionali e reclamare la nostra credibilità e autorità morale”. “Per questo – ha aggiunto- ci siamo mossi rapidamente per ripristinare l’impegno americano a livello internazionale, riguadagnare la nostra posizione di leadership e catalizzare l’azione globale sulle sfide condivise”. (ANSA).

  • Birmania: Londra condanna le accuse a Suu Kyi

    Birmania: Londra condanna le accuse a Suu Kyi

    (ANSA) – ROMA, 04 FEB – Il governo britannico ha condannato questa mattina le accuse rivolte alla leader birmana Aung San Suu Kyi ed ha chiesto il suo rilascio immediato. “Condanniamo la detenzione e le accuse contro Aung San Suu Kyi e altri funzionari eletti – ha scritto in un tweet il ministro degli Esteri, Dominic Raab -. Devono essere rilasciati immediatamente e le accuse devono essere rimosse. Non ci deve essere alcun ribaltamento della democrazia”. Il ministro ha poi sottolineato che il Regno Unito “sta consultando i partner internazionali sui prossimi passi”. Come è noto Suu Kyi è stata arrestata per l’importazione illegale di una decina di walkie-talkie. (ANSA).

  • Birmania: militari bloccano l’accesso a Facebook

    Birmania: militari bloccano l’accesso a Facebook

    (ANSA) – BANGKOK, 04 FEB – I generali birmani hanno dato ordine oggi ai provider Internet nel Paese di bloccare l’accesso a Facebook, nel tentativo di limitare i messaggi di dissenso al colpo di stato di tre giorni fa. Lo ha annunciato la nuova giunta militare del generale Min Aung Hlaing con un comunicato, mentre su Twitter numerosi birmani già lamentano di non essere in grado di accedere al social network e alle app del gruppo, come Whatsapp e Instagram. (ANSA).

  • Borrell, oggi Russia e Ue non sono partner ma rivali

    Borrell, oggi Russia e Ue non sono partner ma rivali

    (ANSA) – MOSCA, 04 FEB – “Le nostre relazioni si sono deteriorate negli ultimi dieci anni, soprattutto dopo l’annessione illegale della Crimea e di Sebastopoli da parte della Russia nel 2014, e sono state segnate da una mancanza di fiducia. Oggi, fondamentalmente, ci vediamo come rivali e concorrenti e non come partner”. Lo ha detto l’alto rappresentante per la politica estera dell’Ue Josep Borrell a Interfax in occasione della sua visita a Mosca. “Tuttavia, i nostri canali di comunicazione sono rimasti e devono rimanere aperti. Ma non sempre sono stati utilizzati a sufficienza”, ha detto. (ANSA).