Anche Monza sta pensando di applicare il regolamento di Como, con qualche correttivo. Ha parlato dei contatti tra le due città ieri l’assessore alla Sicurezza, Elena Negretti.Un giro di vite in corso in diverse città italiane. E se a Como c’è chi si lamenta per le norme troppo rigide, basta fare un giro in Piemonte per rendersi conto come altrove le regole siano molto più severe, alcune perfino bizzarre. In tutto il centro storico di Alba (Cuneo), nei quasi due mesi di Fiera del Tartufo bianco sono vietati anche i trolley, i bastoni da selfie, i droni, ma anche i caschi, le biciclette, le bottiglie di vetro e le lattine. Lo stesso avviene nel centro di Mondovì, durante gli eventi.
Categoria: Cronaca
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Droga nelle scuole di Como, 20 blitz durante tutto l’anno
«Abbiamo aderito a un progetto promosso dal Ministero dell’Interno, che durerà per tutto l’anno scolastico, durante il quale verranno effettuati venti controlli antidroga a sorpresa nelle scuole della città, con i nostri agenti della polizia locale e un’unità cinofila di una società specializzata». Pugno duro di Palazzo Cernezzi contro i sempre più frequenti episodi di consumo di stupefacenti tra i giovanissimi. L’annuncio è stato dato ieri dall’assessore alla Sicurezza e alla Polizia locale del Comune di Como, Elena Negretti, che a breve darà conto anche dei risultati della prima serie di interventi.«Al momento stiamo procedendo con le azioni di contrasto del fenomeno – conferma l’assessore – I controlli nelle scuole proseguiranno fino ai primi di giugno».Oltre agli agenti della polizia locale di Como specializzati in questo tipo di verifiche, nel progetto sono stati coinvolti i cani della “X-Plorer Academy” – “K-9 Services”. Si tratta di una società specializzata con sedi in Lombardia, Veneto, Trentino, Toscana e Campania. In provincia di Como ha due poli, uno a Faloppio e l’altro a Eupilio. L’azienda è certificata per l’addestramento di cani e conduttori nella ricerca di sostanze esplosive, stupefacenti, Ricerca & Soccorso. I cani sono intervenuti anche in casi di ricerca di persone scomparse e di calamità naturali. Nelle scuole di Como dovranno cercare sostanze stupefacenti.Il Fondo per la sicurezza urbana del Ministero dell’Interno finanzia iniziative di prevenzione e contrasto dello spaccio di droga nei pressi degli istituti scolastici.Ne hanno usufruito in tutta Italia 100 comuni per un importo complessivo erogato di 4 milioni e 200mila euro. I finanziamenti sono serviti per installare sistemi di videosorveglianza o per lanciare campagne informative, o per piani di intensificazione dei servizi di controllo della polizia locale, come nel caso di Como, che ha ricevuto da Roma poco meno di 40mila euro dall’allora ministro dell’Interno, Matteo Salvini.In tutta la Lombardia hanno partecipato al bando 12 Comuni. Le domande erano state presentate nelle prefetture competenti lo scorso maggio.Ora, il via ai controlli. Si tratta di veri e propri blitz, effettuati a sorpresa durante l’orario scolastico o nei minuti che precedono l’ingresso a scuola degli studenti, o la loro uscita. Ovvero quando tradizionalmente avvengono la cessione e il consumo dello stupefacente anche tra giovanissimi.
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È di nuovo emergenza idrica a Schignano
ARRIVANO I POMPIERISi sono di nuovo svuotate le vasche dell’acquedotto di Schignano. E, come era accaduto la scorsa settimana, il paese, a partire dalle frazioni collocate più in alto, rischia di rimanere a secco. Ieri in Valle Intelvi sono così tornate le autobotti dei vigili del fuoco di Como (nella foto). La scarsità di acqua, in questo periodo dell’anno, è una costante, nel paese famoso per il suo caratteristico Carnevale.
I pompieri sono al lavoro da ieri mattina e proseguiranno con l’intervento anche nelle prossime ore. Compito principale è intervenire rapidamente per riempire le vasche di raccolta, praticamente vuote, presenti sul territorio comunale di Schignano. L’intervento immediato dei pompieri segue un ordine del prefetto, subito reso operativo dopo le necessarie verifiche.
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Cercò di investire due carabinieri: fu tentato omicidio
Aveva cercato di investire a più riprese due carabinieri della stazione di Rebbio, dopo aver tentato di scappare in auto lungo via Monte Caprino, arteria viabilistica molto stretta e tortuosa. Una fuga in cui, secondo la Procura di Como, aveva messo in pericolo non solo i due militari dell’Arma, che solo grazie alla loro prontezza di riflessi evitarono il peggio, ma anche i passanti che in quel momento si trovavano a camminare per la via. Un 45enne di Luisago, Antonio Tassone, assistito dall’avvocato Pierpaolo Livio, è stato chiamato a rispondere all’accusa di tentato omicidio patteggiando una pena di 4 anni, 10 mesi e 20 giorni di reclusione. Accordo che è stato ratificato davanti al giudice dell’udienza preliminare Carlo Cecchetti.I fatti risalgono al mese di gennaio del 2019. Il 45enne, al volante di una Audi A3, fu invitato a fermarsi da una pattuglia dei carabinieri della caserma di Rebbio. Al posto di arrestare la marcia, tuttavia, accelerò e si allontanò a forte velocità percorrendo la via Monte Caprino, che collega Rebbio a Prestino passando sotto la Spina Verde. Una fuga fermata dall’incidente contro un furgone che ne bloccò la marcia. I carabinieri si avvicinarono e proprio in quel momento l’uomo innestò la retromarcia cercando di investirli, per poi riprovarci poco dopo quando i due militari si erano riparati nell’auto di servizio. Il 45enne venne in seguito individuato e arrestato l’aprile successivo in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere. Nelle scorse ore ha definito la propria posizione patteggiando.Oltre al tentato omicidio gli è stata contestata anche la resistenza a pubblico ufficiale.
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Coltellate all’amico in strada: 38enne patteggia
Aveva colpito l’amico connazionale – per motivi mai del tutto chiariti – con più coltellate alla gola, al collo e al torace. Aggressione che avvenne in via Roma a Turate, in piena notte. Era il 30 ottobre del 2018. Il ferito, soccorso dal 118 in mezzo alla strada e privo di conoscenza, era stato trasportato all’ospedale di Legnano dove fu ricoverato in prognosi riservata. I carabinieri di Turate, dopo una indagine lampo, arrivarono ad arrestare il responsabile, sorpreso con ancora addosso i vestiti sporchi di sangue. In manette finì Andi Rexhepi, albanese di 38 anni, che ora ha patteggiato la pena per tentato omicidio a 3 anni e 11 mesi. L’imputato aveva chiesto di poter incontrare l’amico per chiedere scusa, un faccia a faccia mai avvenuto perché la parte lesa si è resa irreperibile.
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Donna picchiata dal compagno in via Carso. L’uomo, un 23enne, è stato denunciato a piede libero
Aggredita dal compagno al culmine di una lite, una donna di 22 anni è stata soccorsa e trasportata all’ospedale Valduce, fortunatamente non in gravi condizioni. Bloccato dagli agenti della questura di Como, l’uomo, un giovane di 23 anni, è stato denunciato a piede libero.La coppia, due giovani turisti italiani, alloggiava in una struttura ricettiva in via Carso. Questa mattina, attorno alle 11, tra i due sarebbe scoppiata una discussione. Una lite degenerata e sfociata nella violenza. La giovane donna sarebbe stata colpita dal compagno. Le urla dei due hanno fatto scattare l’allarme e la situazione è stata segnalata al 112.In via Carso è stata inviata un’ambulanza della Croce Rossa di Como, oltre ai poliziotti della questura. La donna, in stato di shock, è stata soccorsa e trasportata al Valduce. Il compagno nel frattempo si era allontanato, cercando di fuggire. È stato raggiunto e bloccato dagli agenti, che lo hanno portato in questura. Al termine degli accertamenti, l’uomo è stato denunciato a piede libero e sono ancora in corso ulteriori valutazioni, legate anche all’eventuale denuncia della compagna.
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Alcool ad Halloween: minorenni e giovanissimi in coma etilico
La notte di Halloween ha portato con sè una lunga serie di conseguenze poco positive. Numeri che impressionano, come quelli dei ricoveri in ospedale per intossicazione etilica. Sono stati 11 i pazienti portati negli ospedali tra Sant’Anna, Cantù, Valduce, Erba e pure Tradate. Due di questi erano anche minorenni. Primi interventi già nella tarda serata del 31 ottobre (tra Mozzate, Rovellasca e Vertemate), poi i soccorsi sono proseguiti tra Lipomo, Como, Cantù, Laglio e Cadorago. In quasi tutti i casi i ragazzi (e le ragazze, in grande maggioranza) in coma etilico avevano meno di 20 anni.
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Città dei Balocchi, i vigili «Basta emergenze». Un piano per gestire le grandi manifestazioni
Incentivi da inserire nella previdenza complementare. Ma, soprattutto, un piano per uscire una volta per tutte da una gestione «emergenziale» di eventi importanti qual è la Città dei Balocchi.Gli uomini e le donne della polizia locale di Como si sono giovedì con il sindacato in una assemblea straordinaria generale per decidere in che modo utilizzare i 15mila euro stanziati dal municipio per tutti coloro i quali saranno impegnati nei servizi legati agli eventi delle prossime feste natalizie.Una riunione diventata necessaria dopo che una sigla sindacale aveva reso noto un ordine di servizio (datato 18 ottobre) con cui il comandante, Donatello Ghezzo, di fatto limitava pressoché a zero la possibilità degli agenti di prendere più giorni di ferie o permessi nel periodo compreso tra il 23 novembre e il 6 gennaio (date di inizio e fine della Città dei Balocchi), e in particolare nei weekend e a ridosso dei momenti clou della manifestazione cittadina di fine anno.In attesa di conoscere i correttivi e gli aggiustamenti al piano di sicurezza chiesti dalla Prefettura agli organizzatori della Città dei Balocchi, ieri è toccato ai vigili dire la loro.Vigili che saranno impegnati per la kermesse in prima linea e in forma massiccia, tra le proteste di chi sostiene che per questo genere di iniziative dovrebbero essere schierati sul terreno molti più steward pagati dagli organizzatori e chi ritiene, invece, che sia anche compito della città garantire gli standard di sicurezza.Un dibattito che non si esaurirà presto, proprio perché sono stati gli stessi agenti della polizia locale a fare un passo avanti in una direzione precisa. «Abbiamo avuto mandato affinché la gestione degli eventi di Natale non sia sempre emergenziale – ha spiegato ai microfoni di Etv Vincenzo Falanga, segretario della Uil Funzione Pubblica di Como – Ciò che noi riteniamo necessaria è una linea programmatica».Insomma: niente improvvisazioni e niente “sorprese”. Ma situazioni chiare, sia sul piano organizzativo sia sul terreno delle risorse disponibili (e necessarie).In questo senso va letta probabilmente la decisione di non suddividere i 15mila euro di incentivi stanziati dal Comune nelle voci della produttività dei dipendenti impegnati nella Città dei Balocchi ma di inserire gli stessi incentivi nel fondo di previdenza complementare.«È stata accolta la proposta giudicata maggiormente applicabile – dice ancora Falanga – Una soluzione che permette di gestire le risorse a disposizione non limitando altri istituti contrattuali».
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Droga e migliaia di euro: fermati due giovani insospettabili
Sono sospettati di spacciare grossi quantitativi di stupefacenti a ridosso del centro storico di Como. Due giovanissimi, il primo di 20 anni residente a Ponte Chiasso – noto solo come assuntore ma senza alcuna segnalazione a suo carico – il secondo di 19 anni di Como, incensurato, sono stati arrestati dalle volanti della Questura e accompagnati al Bassone. Nel corso dell’operazione compiuta dagli agenti nella notte tra il 30 e il 31 ottobre, hanno lasciato nelle mani della polizia un chilo e 300 grammi tra hashish e marijuana, oltre a poco meno di 10mila euro in contanti.Numeri importanti che dimostrerebbero, secondo l’accusa, l’attività di spaccio. I due giovani sono in una cella del Bassone dove nelle prossime ore verranno sentiti dal giudice delle indagini preliminari.L’approfondimento sul Corriere di Como in edicola venerdì 1° novembre
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Arresto per spaccio ai giardini pubblici di Como: è il settimo in un mese
Ancora un arresto per spaccio di droga ai giardini di lago. I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Como hanno sorpreso un nigeriano di 24 anni (irregolare e senza fissa dimora) mentre cedeva della marijuana. La successiva perquisizione ha permesso ai militari di recuperare il totale 82 grammi della stessa sostanza stupefacente già suddivisa in dosi.
La droga è stata posta sotto sequestro, assieme al contante che lo straniero aveva come provento dell’attività di spaccio. L’arresto, avvenuto mercoledì alle 12.30, è il settimo compiuto dai carabinieri nella zona dei giardini a lago in poco più di un mese.