Categoria: Cronaca

  • Basket, Cantù batte Capo d’Orlando

    Basket, Cantù batte Capo d’Orlando

    Un’immagine del match tra Cantù e Capo d’Orlando al Paladesio

    La Red October Cantù ha superato oggi Capo d’Orlando con il punteggio di 96-73. Una vittoria di larga misura in attesa del prossimo turno, quando i brianzoli saranno ospiti di Brindisi.

  • Basket: Cantù-Varese vietata ai tifosi ospiti

    Basket: Cantù-Varese vietata ai tifosi ospiti

    © | Chappel e Culpepper (foto Gorini)

    Pallacanestro Cantù comunica che, per il derby di lunedì 5 febbraio contro la Pallacanestro Varese, in programma al “PalaBancoDesio” alle ore 20.45, le autorità competenti hanno disposto – per motivi di ordine pubblico – il divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella provincia di Varese e l’annullamento dei tagliandi eventualmente già emessi.

  • Bimbo si chiude in casa in viale Geno: l’intervento dei pompieri

    Bimbo si chiude in casa in viale Geno: l’intervento dei pompieri

    L’intervento dei vigili del fuoco in viale Geno

    Intervento urgente dei vigili del fuoco di Como, questa mattina verso le 10 in viale Geno. I pompieri hanno salvato un bambino di 2 anni che si era chiuso in casa, con i genitori che non riuscivano più ad entrare nell’appartamento. I vigili hanno utilizzato una autoscala per accedere nell’edificio e poi hanno riaperto la porta a papà e mamma del bimbo. Al di là dell’allarme del momento, nessun problema per il bambino.

  • Blitz dei carabinieri a Campione d’Italia. Lavoratori in nero e cibi in cattivo stato

    Blitz dei carabinieri a Campione d’Italia. Lavoratori in nero e cibi in cattivo stato

    Lavoratori in nero, certificati mancanti ma anche un quintale di alimenti in cattivo stato in dispensa.È lungo l’elenco delle irregolarità riscontrate dai carabinieri di Campione d’Italia nell’ambito di un controllo a tappeto in bar e ristoranti dell’exclave effettuato venerdì tra le 18 e la mezzanotte.Quattro persone sono state denunciate a piede libero e sono state comminate sanzioni per complessivi 80mila euro.I carabinieri di Campione hanno effettuato i controlli con i colleghi del Nas di Milano e dell’ispettorato del lavoro di Como. I denunciati sono una 34enne cinese amministratore del ristorante “Kirin”, una 46enne russa titolare del bar “La Bodeguita”, un 46enne italiano amministratore della società Campione Express, che gestisce il bar riservato al personale all’interno del casinò e infine un cinese, legale rappresentante dello Week Restaurant, sempre all’interno della casa da gioco.Nei casi di lavoratori in nero, le attività sono state sospese fino alla regolarizzazione del personale. Decisamente lungo l’elenco delle sanzioni.I carabinieri del Nas hanno comminato multe per un totale di 9.500 euro, alle quali si aggiungono quelle dell’ispettorato del lavoro per un totale di quasi 70mila euro.I controlli intanto proseguiranno anche nelle prossime settimane.

    L’approfondimento sul Corriere di Como in edicola domenica 6 maggio

  • Brucia le sterpaglie e si allontana: denunciato dai carabinieri di Cantù

    Brucia le sterpaglie e si allontana: denunciato dai carabinieri di Cantù

    Sul posto i vigili del fuoco

    E’ accusato di averincendiato un’area boschiva in via San Francesco a Cantù, con l’intento – a suo dire – di fare pulizia della sterpaglia. Un 73enne è stato denunciato a piede libero dai carabinieri della stazione cittadina. Dovrà ora rispondere all’ipotesi direato di incendio boschivo.

    L’intervento nel corso della serata di ieri, con i vigili del fuoco intenti a sedare il rogo. A spingere i militari dell’Arma sulle orme del presunto responsabile, sarebbero state più testimonianze raccolte sul posto che hanno segnalato la vettura dell’uomo che si era allontanato.

    Le indagini hanno poi permesso di risalire al 73enne che è stato denunciato a piede libero. L’uomo, come detto, avrebbe ammesso di essere stato lui ad accendere le fiamme, sottolineando però di averlofatto solo per pulire la boscaglia.

  • Cade da una impalcatura a Mariano Comense: è grave

    Cade da una impalcatura a Mariano Comense: è grave

    Grave infortunio sul lavoro ieri mattina a Mariano Comense, in un’azienda di via dei Vivai. Un uomo di 57 residente nella Bergamasca stava lavorando su un’impalcatura quando, per cause ancora in fase di accertamento, è caduto da un’altezza di circa 2 metri e mezzo. Sono intervenuti i soccorritori del 118 e l’elicottero. Il 57enne è stato ricoverato all’ospedale Sant’Anna in Rianimazione. La prognosi è riservata. Carabinieri e tecnici dell’Ats Insubria sono al lavoro per ricostruire la dinamica dell’infortunio.

  • Caffè Milani Competition, il podio è rosa

    Caffè Milani Competition, il podio è rosa

    Podio in rosa alla prima edizione della Caffè Milani Competition, sfida che nella sala dell’Altascuola Coffee Training dell’azienda di torrefazione di Lipomo ha visto fronteggiarsi cinque alunni del Centro di formazione professionale di Como e altrettanti del Centro di formazione professionale alberghiero di Casargo (Lecco).

    Ogni concorrente ha avuto a disposizione 20 minuti per preparare 3 espressi, 3 cappuccini e 3 Irish Coffee.

    Al primo posto si è classificata Eleonora De Capitani, seguita da Giulia Ghislanzoni e da Martina Ferrari; le tre vincitrici (nella foto, assieme a Pierluigi Milani, titolare di Caffè Milani), frequentano l’istituto di Casargo.

  • Calcio, la riforma della serie C gela le speranze di ripescaggio del Como

    Calcio, la riforma della serie C gela le speranze di ripescaggio del Como

    Folgore-Como. La disperazione degli azzurri a fine gara

    Il pareggio con la Folgore Caratese ottenuto in contemporanea alla sconfitta in casa del Gozzano potrebbe costare carissimo alComo. Il passaggio diretto alla Serie C, sfumato proprio all’ultima giornata tra lo stupore e l’incredulità dei tifosi e di tutto l’ambiente azzurro, era forse l’unico possibile. Alla luce della riforma annunciata ieri dal sub-commissario della Federcalcio,Alessandro “Billy” Costacurta, i play-off potrebbero infatti rivelarsi del tutto inutili. In un’intervista al magazine Undici, anticipata ieri su alcuni siti di informazione, Costacurta ha illustrato i dettagli della «rivoluzione» dei campionati minori prevista sin dalla prossima stagione agonistica. La Figc farà un bando rivolto ai club di Serie A i quali potranno chiedere di iscrivere «il loro secondo team al campionato di C». Le seconde squadre saranno composte soltanto «da calciatori under 21, con la possibilità di introdurre due fuori quota under 23». Queste seconde squadre, ha rivelato Costacurta, «occuperanno i posti delle società che non si iscriveranno al campionato di Serie C. Quest’anno non ci saranno quindi ripescaggi e i “buchi” saranno occupati dai club che aderiranno al bando». Le “cantere” dei team più forti «dovranno avere in rosa un numero minimo di giocatori convocabili per le Nazionali italiane e parteciperanno al campionato regolarmente – ha detto Costacurta – potendo essere promosse o retrocedere. Con un’unica limitazione: non potranno mai giocare nello stesso campionato della prima squadra».

    Una rivoluzione, come detto. Che per il Como si traduce in una condanna senza appello. I dirigenti della società lariana sono subito insorti contro una simile prospettiva che inchioda la squadra alla Serie D almeno per un altro anno. «Una follia calcistica. Siamo pronti a impugnare la decisione, se verrà confermata», ha detto ieriRoberto Felleca, amministratore delegato del Como, ai microfoni di Etv. Al termine di una giornata convulsa, fatta di telefonate e contatti con avvocati e dirigenti di altre squadre, Felleca è andato su tutte le furie. Con le nuove regole annunciate dall’ex difensore del Milan, oggi dirigente di una Federcalcio tuttora commissariata, sparirebbero i ripescaggi e i play-off diventerebbero del tutto inutili. Probabilmente, non si farebbero nemmeno. Il Como rimarrebbe “congelato” sull’ultimo gradino dei campionati dilettanteschi.

    «Lo ripeto, è una follia – ha ripetuto l’amministratore delegato della squadra di via Sinigaglia – Un’autentica assurdità. Per noi e per tutte le altre società che hanno investito soldi in un campionato che prevedeva una promozione diretta e un play-off per i ripescaggi. Se le regole venissero cambiate in corsa, noi saremmo i primi a impugnare la decisione, ma certamente non gli unici. Ho già parlato con avvocati e dirigenti di altri club, ci sono almeno una trentina di società pronte a dare battaglia e ci auguriamo vivamente che queste novità annunciate nell’intervista rilasciata da Costacurta alla rivista Undici vengano al più presto smentite».

  • Campione d’Italia, ora tocca al Comune. Il sindaco: «I dipendenti del casinò hanno fatto la loro parte»

    Campione d’Italia, ora tocca al Comune. Il sindaco: «I dipendenti del casinò hanno fatto la loro parte»

    Il Casinò di Campione d’Italia

    «I dipendenti del Casinò di Campione d’Italia hanno fatto la loro parte, ora tocca a quelli del Comune». Roberto Salmoiraghi, sindaco di Campione d’Italia, ha convocato ieri pomeriggio i lavoratori della casa da gioco, che nei giorni scorsi hanno approvato un accordo che prevede un taglio dell’orario di lavoro e dei salari.«Ho voluto ringraziarli ufficialmente a nome dell’amministrazione comunale, perché con il loro atto hanno dimostrato un grande attaccamento all’azienda e al paese e un grande senso di responsabilità» ha commentato il primo cittadino al termine dell’incontro al settimo piano della casa da gioco.L’accordo firmato tra sindacati e vertici del casinò ha permesso di scongiurare gli esuberi.  L’incontro con i dipendenti del casinò è stata l’occasione per il sindaco dell’exclave per ribadire di voler procedere con un giro di vite anche nei confronti dei circa 100 dipendenti del municipio. «Non ci sono lavoratori di serie A e B, tutti sono uguali e ora anche quelli del Comune dovranno fare gli stessi sacrifici – dice Salmoiraghi – Dobbiamo tagliare le spese e contrarre i costi del personale». Martedì prossimo si riunirà la giunta e poi sarà la volta del consiglio comunale.«Tutte le ipotesi sono aperte, compresa quella degli esuberi – dice Salmoiraghi – Valuteremo quale strada intraprendere subito, sicuramente dobbiamo tagliare le spese». Sul futuro di Campione d’Italia incombono ancora lo spettro del fallimento del Casinò chiesto dalla Procura di Como. La Corte dei Conti pretende invece un preciso piano di rientro per Il Comune. Il 25 maggio prossimo, a Palazzo di giustizia sarà depositato il piano di risanamento dei vertici del Casinò e il Tribunale dovrebbe pronunciarsi entro il 6 giugno. I dipendenti del casinò con il loro sì all’accordo sindacale hanno accettato orari di lavoro e salari ridotti, prepensionamenti e ristorante affidato a un gestore esterno.Il risparmio, almeno sulla carta è stimato in 18 milioni di euro all’anno.

  • Campione d’Italia, il sindacato proclama lo stato di agitazione al Casinò

    Campione d’Italia, il sindacato proclama lo stato di agitazione al Casinò

    La casa da gioco di Campione d’Italia

    Stato di agitazione al Casinò e assemblea di tutti i dipendenti convocata nel pomeriggio di domani.

    I 156 licenziamenti annunciati nelle ore scorse dalla direzione della casa da gioco hanno messo in moto inesorabilmente la macchina della trattativa. Che si annuncia molto problematica.

    «Alla luce del fermo rifiuto di congelamento della procedura di mobilità – hanno scritto in un lungo comunicato i rappresentanti dei lavoratori – oltre che per il continuo e incredibile ritardo nella consegna di dati utili alla discussione e, infine, per le mancate risposte sui tempi di pagamento della tredicesima», viene proclamato «lo stato di agitazione».

    Primo passo verso «la messa in campo di tutte le azioni sindacali possibili, nessuna esclusa». Si torna quindi a parlare di scioperi e di blocco degli straordinari. Iniziative di cui si discuterà con ogni probabilità proprio nell’assemblea di domani pomeriggio.Resta il fatto che le posizioni di azienda e dipendenti sembrano del tutto inconciliabili. Una sorta di braccio di ferro.

    Il sindacato è infatti tornato a ripetere la sua «ferma contrarietà a ogni ipotesi di licenziamento e di esternalizzazione» (riferimento, quest’ultimo, all’annunciata chiusura del ristorante), mentre il piano dei licenziamenti reso noto l’altroieri riporta, testualmente, che «il carattere strutturale degli esuberi dichiarati non consentono di ipotizzare soluzioni diverse dalla riduzione del personale».