Categoria: Cronaca

  • A 26 anni è morta Angelica Angelinetta, testimonial della lotta alla fibrosi cistica

    A 26 anni è morta Angelica Angelinetta, testimonial della lotta alla fibrosi cistica

    Ogni giorno attraverso i social raccontava la sua battaglia, i sogni che aveva, i viaggi che avrebbe voluto fare, dava coraggio agli altri e chiedeva  di sostenere la lotta alla fibrosi cistica, la terribile malattia da cui non si può guarire. A 26 anni è scomparsa Angelica Angelinetta, giovane di Dongo, diventata un simbolo della lotta alla fibrosi cistica, l’organizzatrice di un evento di successo come la Marafibrositona a Gravedona. Attraverso questa manifestazione poche settimane fa erano stati raccolti più di 80mila euro. Nell’aprile del 2017 era stata sottoposta a un trapianto di polmoni che, come lei stessa ha spesso spigato sui social, le poteva servire a migliorare le condizioni di vita, ma non a guarire. E anche dall’ospedale, negli ultimi tempi, sempre rispondeva alle domande e agli incoraggiamenti di chi le scriveva, invitando le persone a contribuire alla battaglia contro la fibrosi e ad informarsi sulla malattia.

    Nel suo ricordo, vale la pena rileggere la parole che Angelica aveva scritto nella  pagina personale di Facebook in accompagnamento alla foto profilo.

    Sono nata con la Fibrosi Cistica tra le braccia di due genitori meravigliosi. Mi hanno riempita di dolcezza e forza ogni giorno, mi hanno curata con precisione e determinazione. Le terapie giornaliere non erano altro che un’ulteriore dimostrazione d’amore, un’occasione per riempirmi di coccole ed attenzioni. La mia meravigliosa sorella tiene stretta la mia mano sin da quando eravamo piccine, non mi ha mai fatto sentire diversa ma mi ha trasmesso tutto il suo essere speciale. Hanno trasformato ricoveri, flebo, punture, aerosol e antibiotici in una quotidianità necessaria ma per niente pesante. Sono stati in grado di far diventare la Fibrosi Cistica la ragione che mi spinge a godermi ogni istante della vita con una passione fuori dal comune ed è a loro che devo ogni mio respiro.

    Crescere con questa malattia significa capire che vivere è la cosa più bella e rara al mondo e che i più, esistono solamente.Significa amare profondamente e sorridere con il cuore, vedere le cose in maniera diversa, meditare sulla mia vita con urgenza appassionata.

    La Fibrosi Cistica è probabilmente la causa dei miei più grandi problemi e pensieri, ma è questa bestia che mi ha fatto diventare quella sono, che mi ha fatto conoscere le persone più importanti e speciali, che mi ha fatto capire i valori della vita, che mi ha circondato di persone stupende.

    Sostenete la ricerca, vogliamo guarire!

  • A Gironico il take away dello spaccio: due arresti

    A Gironico il take away dello spaccio: due arresti

    Era una sorta di take away della droga, da acquistare stando comodamente seduti sul sedile dell’auto. Bastava effettuare una telefonata allo spacciatore di turno e poi arrivare con la propria vettura in via Casarico a Gironico. Una sosta di qualche secondo e dal bosco accanto usciva un uomo che consegnava la “spesa” direttamente dal finestrino per poi scomparire tra gli alberi.Tutto durava pochissimo, nemmeno una decina di secondi. Eppure i carabinieri della stazione di Faloppio da tempo tenevano monitorata la situazione. Un lavoro di verifiche e riscontri che si era intensificato nelle ultime due settimane. Nelle scorse ore è poi scattato il blitz che ha portato all’arresto di due spacciatori – entrambi marocchini di 18 anni, irregolari in Italia – che nel bosco avevano creato il proprio supermercato della droga.Tutti i gusti potevano essere soddisfatti: a disposizione c’era la cocaina (la più richiesta), ma anche eroina, hashish e marijuana.I due spacciatori sono stati arrestati e condotti in carcere al Bassone di Albate in attesa di essere sentiti dal giudice delle indagini preliminari.A pochi passi dalla strada avevano allestito un bivacco di fortuna dove – una volta ricevuto l’ordine via cellulare – preparavano la dose richiesta e attendevano l’arrivo dell’auto. A questo punto, il “pacco” veniva preso da uno dei due marocchini che in pochissimi secondi scendeva lungo la via a consegnare quanto era stato richiesto. Una azione fulminea difficile da monitorare.Nel corso del blitz sono stati posti sotto sequestro 100 grammi di sostanza stupefacente di vario tipo, più 3.000 euro in contanti, diversi telefoni cellulari e l’attrezzatura per il confezionamento delle dosi.Non c’era una figura di riferimento tra gli acquirenti. Gli interessati alla droga potevano essere ragazzi, ma anche cinquantenni, in arrivo dalle province limitrofe e pure dalla Svizzera. Nel corso di una giornata potevano essere registrate fino a 40 cessioni di stupefacente. Le indagini dei carabinieri di Faloppio sono ancora in corso per individuare eventuali altri stranieri coinvolti nello spaccio.Nel corso della conferenza stampa di ieri, successiva agli arresti, i carabinieri hanno voluto anche ringraziare i cittadini per le segnalazioni che si sono rivelate molto utili ai fini dell’inchiesta.

  • A “Striscia la Notizia” i bollini della messa a Lurate

    A “Striscia la Notizia” i bollini della messa a Lurate

    È finito anche su “Striscia la Notizia”, il tg satirico di Canale 5, il caso della “tessera a punti” per i fedeli di Lurate Caccivio.

    Il parroco don Angelo Fontana è stato intervistato da Chiara Squaglia, spiegando il senso dell’iniziativa e ha ribadito: “Se vuoi seguire Gesù, lo devi volere fino in fondo, ma quello che conta è la preghiera”. Il caso era stato trattato anche su queste colonne all’inizio di ottobre.

  • A Villa Ciani di Lugano le sculture in legno di Roberto Vallini

    A Villa Ciani di Lugano le sculture in legno di Roberto Vallini

    Mastro Geppetto nel Pinocchio collodiano sapeva infondere la vita in un pezzetto di legno con la sola forza dell’amore.Alla mostra svizzera “YouNique” dedicata alle eccellenze dell’arte e dell’artigianato artistico si potrà scoprire il 10 e l’11 novembre prossimi quanta poesia si possa far sprigionare da una semplice radice o da un pezzetto di legno ritrovati su un sentiero di bosco o su una spiaggia, dopo essere stato dilavato dal tempo e dalle intemperie.Nelle sale neoclassiche di Villa Ciani, affascinante dimora ottocentesca affacciata sul Lago Ceresio nel cuore di Lugano in via Canova, al primo piano nella sala 19 (orario 10-18) esporrà infatti Roberto Vallini che proporrà la sua personale Radici. Forme nascoste della natura. In tutto 26 quadri e una decina di sculture, filo conduttore appunto il legno di antiche radici dalle provenienze più diverse.Un percorso iniziato nel 2000 e che continua tuttora.«L’idea di partire dall’antica radice per estrarne nuove forme vitali nasce dalla mia storia familiare – dice Vallini – mio padre negli ultimi anni della sua vita realizzò numerose sculture lavorando le radici. Posso dire di aver ripreso una storia. “L’immagine di mio padre, nel cortile della casa di montagna, che lavora le radici è ancora forte nei miei ricordi. Aver continuato questa passione paterna mi ha fatto scoprire un materiale meraviglioso».Un lavoro lento, intenso: «Emozionanti sono le forme che emergono via via che pulisci, elimini, togli: la radice, lentamente, ti propone la sua storia, nascosta e sconosciuta. In questo agire “a togliere” e nel “modellare” resta la scelta di dove fermarsi… e qui, la conclusione giunge nel momento in cui la “nuova” radice, così emersa, così modellata, mi trasmette l’emozione più forte, più convincente».E qui l’artista si trova di fronte a un bivio: quale finitura e quale destinazione per i legni cui ha dato nuova vita, riportati alla luce in innumerevoli viaggi in giro per il mondo?Alcuni prendono forma di sculture, altri diventano “Frammenti su tela”, cioè quadri da appendere, circoscritti geometricamente, in cui il legno è un elemento narrativo di una storia più complessa, laddove invece nella scultura è il protagonista assoluto di una scena tridimensionale.«Tendo a rispettare i colori naturali, uso finiture a cera o a olio e quasi mai vernici», dice Vallini. Che prosegue: «Questi legni li ho raccolti sulle spiagge, sulle rive dei fiumi, nei boschi o, semplicemente, sul sentiero di un prato, in alcuni casi già parzialmente “lavorati” dal tempo».Nato a Milano nel 1945, Vallini è stato negli anni Settanta consigliere della Regione Lombardia. Giornalista (Odeon Tv, Antennatre e Telereporter), ha anche ricoperto il ruolo di portavoce del presidente regionale.

  • A Villa Olmo il premio Stella di Natale

    A Villa Olmo il premio Stella di Natale

    Nella cornice di Villa Olmo a Como, è stato conferito ad Andrea Di Francesco, presidente di Progetto Sorriso nel Mondo onlus e responsabile della Chirurgia Maxillo-Facciale Pediatrica dell’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia, il 29° Premio Stella di Natale “Felice Baratelli” 2018 assegnato dalla Fondazione Stella di Natale “Felice Baratelli”. Nella foto, il dottor Andrea Di Francesco con Silvia Baratelli, figlia di Felice Baratelli

  • Abbonamento contraffatto, autista aggredito in piazza Matteotti

    Abbonamento contraffatto, autista aggredito in piazza Matteotti

    Un altro autista di autobus aggredito in centro città, questa volta in pieno giorno. È accaduto ieri pomeriggio in piazza Matteotti, capolinea di molte corse di Asf Autolinee. L’episodio è avvenuto su un pullman in servizio lungo la linea C60 che collega Como con Bregnano. Attorno alle 14 un uomo tra i venti e trent’anni, straniero, è salito sull’autobus e ha mostrato al conducente un abbonamento. L’autista, però, si è insospettito e ha voluto verifica il titolo di viaggio, scoprendo che all’interno della tessera – apparentemente valida – era stato inserito un tagliando di abbonamento contraffatto. Il dipendente di Asf ha perciò comunicato al passeggero che avrebbe trattenuto l’abbonamento, secondo quanto previsto dal regolamento, ma il giovane straniero ha iniziato a dare in escandescenza.Con spinte e strattoni l’aspirante passeggero ha aggredito l’autista, le cui urla hanno però attirato l’attenzione di un collega, in quel momento seduto al posto di guida di un bus della linea C45, che collega Como con Cantù passando per Inverigo.Il secondo conducente è prontamente intervenuto per aiutare il collega, ma l’aggressore è riuscito a scappare e a far perdere le proprie tracce prima dell’arrivo della polizia. I due autisti si sono recati al pronto soccorso per accertamenti ma nessuno dei due avrebbe riportato conseguenze serie a causa dell’aggressione subita.Non è la prima volta che i conducenti di Asf vengono malmenati. Il caso più eclatante il 5 giugno scorso in piazza Vittoria, sempre a Como. Allora l’aggressione avvenne verso sera, alle 20.25, e non in pieno giorno come questa volta. Al centro della vicenda un gruppo di stranieri, che volevano salire sul bus della linea 11, in servizio dal Bassone a Sagnino, arrivato in piazza Vittoria. Anche allora di mezzo vi era un biglietto contraffatto, contestato dall’autista, preso poi di mira con spintoni, botte e minacce. Venne malmenato pure un secondo autista, intervenuto in soccorso del collega.Per questa vicenda, furono poi fermati quattro migranti, condannati in primo grado. Due dei quattro imputati sono stati tuttavia assolti in Appello in quanto secondo i giudici non erano su quel bus.Anche per gli altri due imputati la pena è stata ridotta. L’accusa era di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.

  • Abusa di una 16enne vicino alla stazione: arrestato ragazzo di Rovello Porro

    Abusa di una 16enne vicino alla stazione: arrestato ragazzo di Rovello Porro

    E’ accusato di aver abusato di una 16enne fuori dalla stazione di Saronno. Un fatto che sarebbe avvenuto  il 23 ottobre scorso. Con questa pesante accusa un 22enne residente a Rovello Porro è stato arrestato dai carabinieri.

    La vittima sarebbe stata aggredita mentre camminava nel pressi della stazione. I militari sono risaliti al presunto responsabile grazie a campioni di Dna e a un’impronta rilevata sul posto nel corso del sopralluogo. L’aggressore sarebbe anche stato riconosciuto grazie ai riscontri fotografici.

  • Accordo tra le parti: Salvini ritira la querela contro l’ex sindaco di Cantù Bizzozero

    Accordo tra le parti: Salvini ritira la querela contro l’ex sindaco di Cantù Bizzozero

    Dopo anni di braccio di ferro, l’ex sindaco di Cantù, Claudio Bizzozero, e il vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini (in qualità di segretario della Lega) hanno raggiunto un accordo per rimettere la querela.

    Una “stretta di mano” virtuale – pare anche economica – che ha posto fine al processo in corso per la presunta diffamazione del febbraio 2015 nata da un post su Facebook redatto dall’allora primo cittadino brianzolo.

    Nello scritto, comparso sulla bacheca di Bizzozero dunque potenzialmente visibile da tantissime persone, veniva attaccato duramente il “Carroccio” in seguito alla pubblicazione, da parte della Associazione Artigiani e Piccole Imprese di Mestre, dei dati in merito alla pressione fiscale in Italia.

    Vicenda rimasta aperta e sospesa almeno fino a questa mattina, quanto dopo svariati rinvii, il giudice ha potuto leggere la sentenza di «non doversi procedere» per l’estinzione del reato, in seguito all’intervenuta remissione della querela.

  • Cronaca

    Cronaca

    Dopo 66 anni di onorato servizio i pedalò del Taséll, ieri mattina hanno salutato il Lago di Como, per sempre.Ne erano rimasti sei, ormeggiati davanti al molo di Sant’Agostino. Andranno al museo svizzero dei trasporti, a Lucerna. «Il più grande della Confederazione elvetica» dice con un misto di rabbia, tristezze e orgoglio Gianni Grammatica, per tutti semplicemente “Il Taséll”.

    La sua famiglia gestisce il servizio di noleggio barche sul Lago di Como dal 1895. «Siamo alla quarta generazione qui in piazza Cavour» dice. Sui suoi motoscafi si spostano migliaia di turisti ogni anno, per il giro delle ville.

    (Nel video sotto il momento dell’addio ai pedalò. Nell’audio originale il commento dei titolari della ditta Taséll)

    Nel dopoguerra erano arrivati anche i pedalò. Robusti mezzi di metallo dal design inconfondibile, un mix tra una macchinina e un idrovolante. Non hanno mai avuto nulla a che spartire con i mosconi o i pattini della riviera. Questi erano i pedalò del Taséll, a Como. La flotta arrivò a 18 mezzi, più volte rimodernati e dipinti di colori diversi negli anni, fino all’ultimo rosso-giallo, in modo da renderli più visibili dalle altre imbarcazioni.

    Ma perché sono andati in pensione i pedalò? Negli ultimi anni la flotta si era già assottigliata.«Quando era stata eliminata la scalinata dal lungolago, per il cantiere delle paratie li abbiamo trasferiti provvisoriamente a Sant’Agostino – spiega Gianni Grammatica – La Csu ci ha scritto che il Comune di Como non aveva previsto servizi di noleggio in quegli attracchi. Ci hanno intimato di liberare gli ormeggi a fine ottobre. Sono riuscito a ottenere altri 15 giorni di proroga, fa un po’ ridere dopo tutti questi anni a pagare l’affitto. L’altro giorno mi hanno chiamato ancora dalla Csu per assicurarsi che me ne sarei andato. Così è stato. Il Comune di Como mi ha fatto anche questo regalo e i pedalò se ne sono andati fuori dalle scatole».

    (Nel video sotto il momento dell’addio ai pedalò. Nell’audio originale il commento dei titolari della ditta Taséll)

    Oltre ai sei in viaggio per la Svizzera, altri 5 erano stati acquistati da un privato che li ha portati in Croazia, uno lo ha tenuto Grammatica, pensa di donarlo al Museo della Barca Lariana.

    «Adesso aspetto che mi mandino via anche da piazza Cavour – dice ancora Grammatica – Se penso a quanti ragazzi sono saliti sui pedalò e a quanti ne ho presi a calci nel sedere per farli scendere, perché facevano il giro della diga e sforavano l’orario, mi viene davvero il magone».

  • Aggiornamento meteo: tra domani e lunedì rischio nubifragi nel Nord Lombardia

    Aggiornamento meteo: tra domani e lunedì rischio nubifragi nel Nord Lombardia

    “L’autunno ora fa sul serio con l’arrivo delle grandi piogge anche al Nord, dopo un periodo decisamente siccitoso”. Lo conferma il meteorologo di 3bmeteo.com Edoardo Ferrara, che spiega: “Una intensa perturbazione in discesa dal Nord Europa porterà piogge e rovesci anche forti con rischio nubifragi. In particolare, sabato le zone più coinvolte saranno quelle alpine, il Nordovest e l’alta Toscana.  Domenica piogge e temporali bagneranno gran parte della Penisola ma in particolare Nord e tirreniche dove sono attesi fenomeni anche intensi e a carattere di nubifragio; neve solo a quote di alta montagna sulle Alpi. Attenzione particolare a Liguria, alto Piemonte, alta Lombardia, Trentino, alto Veneto, Friuli-Venezia Giulia e alta Toscana, dove si potranno accumulare complessivamente anche oltre 200 millimetri di pioggia”.

    “Non sarà finita qui, perché una nuova e ancora più intensa perturbazione è attesa lunedì prossimo su gran parte d’Italia – aggiunge Edoardo Ferrara – Piogge ancora una volta localmente forti sono attese su gran parte del Nord e dei versanti tirrenici. Questa sarà la fase più pericolosa, con criticità idrogeologiche. Nei giorni a seguire il tempo si manterrà instabile ma il peggio dovrebbe essere ormai passato”.