Categoria: Cronaca

  • Como, ruba in un negozio del centro. Arrestato dalla polizia

    Como, ruba in un negozio del centro. Arrestato dalla polizia

    Ruba in una bigiotteria in via Luini, in pieno centro città, poi infastidisce personale e clienti di un negozio di telefonia in piazza San Fedele.Intercettato e bloccato dagli agenti di polizia della questura di Como, un 21enne del Gambia è stato arrestato con l’accusa di furto aggravato.Attorno alle 13 di lunedì, il 21enne ha rubato orecchini, collane e braccialetti per un valore di circa 80 euro in un negozio di via Luini, poi è fuggito e si è diretto verso piazza San Fedele.Il giovane, in evidente stato di ebbrezza, è entrato quindi in un negozio di telefonia, dove ha infastidito i presenti.Gli agenti di polizia, che già stavano intervenendo in via Luini per il furto, ricevuta la segnalazione da piazza San Fedele hanno capito che poteva trattarsi della stessa persona e sono andati immediatamente nel negozio di telefonia. Il 21enne, infatti, aveva ancora in mano la refurtiva del colpo nella bigiotteria.L’uomo è stato bloccato e portato in questura. Gli agenti hanno accertato che si trattava di un gambiano titolare di un permesso di soggiorno per motivi umanitari, già segnalato per precedenti reati.Rinchiuso in cella di sicurezza e processato ieri con rito direttissimo, è stato condannato a quattro mesi di reclusione, pena sospesa.

  • Cronaca

    Cronaca

    I militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Ponte Chiasso, in collaborazione con i funzionari doganali, nel corso di un controllo al valico Commerciale di Brogeda tra Italia e Svizzera, in ingresso nel territorio italiano, hanno scoperto un carico di giubbotti contraffatti che presentavano caratteristiche riconducibili a quelli di due notissimi marchi e che stavano per essere immessi sul mercato.

    La merce era stivata in un Tir proveniente dall’Ungheria e diretto a Napoli, uno degli oltre 3mila che quotidianamente varcano il confine a Como.Considerata la tipologia di merce e il rischio in materia di contraffazione, le fiamme gialle hanno deciso di procedere con un controllo sommario del carico.Nell’autoarticolato c’erano 317 cartoni per un totale di 12.970 capi di abbigliamento di cui 12.130 pezzi riconducibili a un noto brand italiano dalla sonorità finlandese e 840 pezzi che presentavano caratteristiche in termini di disegno, forma e colore, similari a quelle di un noto marchio statunitense.

    I periti dei rispettivi marchi hanno confermato i sospetti dei militari.L’ingente carico è stato così sottoposto a sequestro per i reati di “Contraffazione, alterazione o uso di marchi o segni distintivi ovvero di brevetti, modelli e disegni”; di “Introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi” e di “Vendita di prodotti industriali con segni mendaci”, il valore di mercato della merce è stato stimato in 1 milione 200mila euro, ovvero poco meno di 100 euro a pezzo. I giubbotti avrebbero potuto trarre in inganno i consumatori.Denunciato l’autista ucraino alla Procura della Repubblica di Como.

  • Como, sera di follia per due fratelli: «Facciamo saltare la casa»

    Como, sera di follia per due fratelli: «Facciamo saltare la casa»

    Vicini e poliziotti minacciati con coltelli da cucina. Nei guai anche la madre

    Degenera con due arresti per minacce, violenza e resistenza a pubblico ufficiale e una denuncia alla madre per favoreggiamento la serata di follia di due fratelli di 31 e 37 anni residenti in città.Le volanti della Questura erano state chiamate dai vicini di casa per quella che pareva una lite di condominio. Vasi e ombrelli danneggiati, calci a una porta. I due fratelli avevano anche minacciato con un coltello gli altri condomini e minacciato di fare saltare in aria tutto il palazzo con il gas.All’arrivo degli agenti la situazione non è migliorata. I due, con l’aiuto della madre, si sono barricati nell’appartamento e hanno iniziato un lungo quanto folle duello contro i tutori dell’ordine.Hanno minacciato con un coltello un poliziotto che cercava di convincerli ad aprire la porta e cercato perfino di allontanare con forza la scala del vigili del fuoco, quando i pompieri l’hanno appoggiata al balcone per cercare di raggiungere l’abitazione.Gli stessi vigili del fuoco avevano prontamente chiuso il gas per scongiurare la folle minaccia dei due violenti fratelli. Uno dei due è però arrivato a lanciare un coltello da cucina verso un agente di polizia, minacciando di morte tutti gli intervenuti. La prontezza di riflessi dell’agente ha evitato probabilmente qualcosa di ben più grave. Soltanto grazie allo spray al peperoncino e dopo alcuni minuti di colluttazione gli uomini della polizia di Stato sono riusciti ad avere ragione del più violento dei fratelli.I due e la madre, sono stati portati in Questura dove sono stati formalizzati gli arresti e la denuncia per favoreggiamento della madre. La donna ha infatti ammesso di aver chiuso la porta a chiave per evitare l’ingresso della polizia.

  • Como, taxi gratuiti per lo shopping natalizio

    Como, taxi gratuiti per lo shopping natalizio

    Si chiama Taxi 4 Shop progetto avrà durata dal 6 al 24 dicembre del 2018 dalle 10 alle 20,30 dal lunedì alla domenica a Como. L’obiettivo è agevolare i clienti che si sono recati in convalle per lo shopping natalizio facilitandone il rientro in un autosilo di cintura oppure in albergo, se si tratta di turisti: l’iniziativa proposta consente di tornare carichi di borse utilizzando il taxi a tariffa agevolata o addirittura gratuitamente, nel caso dei turisti in albergo.

    Le stazioni di partenza dei taxi saranno in piazza Perretta e nell’area antistante la stazione Nord a Lago, in piazza Matteotti. Il cliente potrà presentarsi ed esibire al taxista il coupon per raggiungere le destinazioni previste: con la tariffa agevolata di 10 euro si può raggiungere un luogo sulle direttrici di Tavernola e Valmulini con capolinea ai rispettivi autosili e a tariffa agevolata di 8 euro le direttrici per Villa Olmo (parcheggio del Pulesin), Castelnuovo, Ippocastano, San Martino. In tutti i casi lungo il cui tragitto vi sono strutture alberghiere. Il servizio sarà garantito tutti i giorni della settimana, da lunedì a domenica, fino ad esaurimento dei coupon.

    Ogni taxi e attività commerciale aderenti all’iniziativa apporranno una vetrofania che consente al cliente di individuare l’offerta. Vetrofanie e coupon saranno confezionati e stampati dall’amministrazione che delegherà al DUC la parte ideativa.

    Le attività selezionate dal bando offriranno ai clienti in via sperimentale la corsa del taxi, sia a tariffa agevolata che gratuitamente.

    · 4 imprese distribuiranno 800 coupon a tariffa agevolata (10 e 8 euro per le direttrici sopra descritte) sarà dato ad ogni attività selezionata un carnet di 200 coupon numerati con timbro del negozio

    · 5 imprese distribuiranno 500 coupon  per la corsa gratuita: ad ogni attività selezionata sarà fornito un carnet da 100 coupon numerati con timbro del negozio del valore di 10 euro l’uno e fino ad un massimo di 1000 euro erogati dal Comune sotto forma di contributo a fondo perduto e fino al 100% di copertura della spesa ammissibile.

  • Comuni “ricicloni”, sono 3 in provincia di Como. Albiolo, Rodero e Valmorea i virtuosi

    Comuni “ricicloni”, sono 3 in provincia di Como. Albiolo, Rodero e Valmorea i virtuosi

    Aumenta il numero di Comuni Ricicloni in Lombardia. Sono 299 – 3 quelli in provincia di Como – gli enti locali che quest’anno possono fregiarsi del titolo “Comuni Rifiuti Free” perché capaci di superare il 65% di raccolta differenziata e di ridurre sotto i 75kg per abitante il residuo secco indifferenziato, ovvero tutto ciò che non può essere allo stato attuale riciclato. È quanto emerge dal dossier “Comuni Ricicloni 2018” di Legambiente Lombardia, giunto alla XXV edizione e realizzato in collaborazione con l’Osservatorio rifiuti sovraregionale di Arpa Lombardia. Nel comasco i comuni meritevoli sono Rodero, Albiolo e Valmorea. La presentazione dei dati si è svolta questa mattina a Milano durante la seconda edizione dell’Ecoforum Rifiuti. La percentuale regionale di raccolta differenziata è pari al 69,7% ma le differenze all’interno del territorio sono rilevanti. La provincia di Como, quart’ultima in regione, è a quota 66,5%. Tra i migliori Comuni rifiuti free sotto i 10mila abitanti si trovano – tra gli altri – Bianzano (Bg), Acquafredda (Bs), Martignana di Po (Cr) e appunto Rodero. Sempre in tema di raccolta differenziata Rodero e Argegno in un anno hanno aumentato di oltre il 15% la percentuale. «In questi venticinque anni fotografati dal nostro dossier Comuni Ricicloni la Lombardia è passata dall’emergenza rifiuti alle eccellenze di raccolta di alcune province – dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia – Bisogna ringraziare non solo le amministrazioni ma anche i cittadini che hanno capito e permesso questo risultato. Ora deve iniziare una nuova fase: è urgente imprimere una svolta al sistema di recupero e riciclaggio dei materiali, per non vedere annullati anni di modelli virtuosi di raccolte differenziate, ed entrare a pieno titolo nell’era dell’Economia Circolare”». A commentare i risultati anche Raffaele Cattaneo, assessore all’Ambiente di Regione Lombardia. «La raccolta differenziata dei rifiuti fa la differenza in Lombardia – dice l’assessore -Grazie a questa innovazione abbiamo ottenuto risultati concreti che fanno della Lombardia un esempio per tutto il Paese. In regione alle politiche delle “bacchette magiche” che certamente creano consenso, ma pochi risultati, si è preferita la politica della concretezza. Gli enti locali insieme hanno lavorato per proporre un nuovo paradigma che mettendo in rete le realtà territoriali, facesse del riciclo e del riuso il proprio punto di partenza che per una corretta gestione ha bisogno di tutte le fasi del processo: dalla raccolta, al recupero, all’opera di smaltimento della frazione decadente». Infine di rilievo anche un ultimo dato che riguarda la produzione totale dei rifiuti urbani in Regione Lombardia che nel 2016 – si tratta dell’ultima analisi a disposizione – è stata pari a 4.628.769tonnellate, in aumentodel+1,3%rispetto al 2015(4.571.434 tonnellate).

  • Con lo scooter contro un muro: grave ragazza di Capiago Intimiano

    Con lo scooter contro un muro: grave ragazza di Capiago Intimiano

    Una ragazza 21enne di Capiago Intimiano è stata trasportata in ospedale questa mattina in seguito alle gravi ferite riportate in seguito ad un incidente mentre era in sella al suo scooter.

    Lo schianto – in cui la giovane avrebbe fatto tutto da sola – è avvenuto a Senna Comasco, in via Trecallo. Intorno alle 8.45, la ragazza, per cause ora al vaglio della polizia locale, avrebbe perso il controllo del motorino andando ad impattare contro un muro di una vicina casa.

    Sul posto l’ambulanza del 118 partita dalla Croce Rossa di Cantù: la giovane è stata soccorsa e trasportata d’urgenza in codice rosso all’ospedale Sant’Anna di San Fermo.

  • Confesercenti attacca il Comune. A rischio i parcheggi del Mercato Coperto per la futura pista ciclabile

    Confesercenti attacca il Comune. A rischio i parcheggi del Mercato Coperto per la futura pista ciclabile

    Una pista ciclabile, progetto finanziato ai tempi della giunta Lucini, rischia di creare tensioni tra la giunta incarica e Confesercenti. Ma non solo. Questa maxi pista riservata alle due ruote che da Cernobbio dovrebbe arrivare fino a Camerlata, oltre a influire sui posti auto a ridosso del mercato coperto – ed è qui che si innesta la polemica con Confesercenti – sembrerebbe rallentare anche altri interventi viabilistici necessari per la città. In attesa di capire se e mai quest’opera si concretizzerà – il progetto è stato approvato nel novembre scorso dalla giunta Landriscina – sono sospesi alcuni lavori, come la messa in sicurezza dell’attrae di viale Masia dove in passato si sono verificati diversi incidenti. Ma sul fronte del mercato coperto lo scontro è già aperto. Confesercenti Como attacca frontalmente segnalando appunto l’esistenza di un progetto per la costruzione di una pista ciclabile che «cancellerà tutti i 180 posti auto dall’inizio di via Mentana fino a piazzale Montesanto di fronte alla ex caserma. È una follia di dimensioni galattiche. Molte attività del Mercato così rischiano la chiusura e con esse l’intera struttura», spiega Claudio Casartelli, presidente di Confesercenti. Sarebbe infatti già stata convocata la conferenza di servizi in merito alla pista ciclabile e dunque l’iter realizzativo sarebbe già avviato. «Sia il sindaco Lucini che l’attuale sindaco Landriscina durante la campagna elettorale avevano sostenuto e precisato che la pista ciclabile si sarebbe realizzata solo ed esclusivamente dopo la realizzazione di nuovi stalli di pari fruibilità in sostituzione di quelli eliminati – dice Casartelli – Ad oggi non abbiamo notizie di progetti esecutivi per la realizzazione dei parcheggi eliminati». Immediate le repliche da Palazzo Cernezzi. «Faremo di tutto affinché il Mercato Coperto, patrimonio della città di Como, non muoia così come gli altri esercizi commerciali», risponde l’assessore al Commercio di Palazzo Cernezzi, Marco Butti. «La pista ciclabile è un progetto che è stato finanziato nella precedente amministrazione e se non portata avanti rischiamo di perdere il finanziamento – aggiunge l’assessore Butti – È nostra intenzione cercare una soluzione che possa venire incontro alle esigenze di tutti gli attori coinvolti. Sì alla pista ciclabile purché non arrechi danno alle attività economiche». Il percorso della ciclabile «non è stato ancora confermato ma è oggetto di verifiche – commenta l’assessore alla Viabilità Vincenzo Bella – I due lotti prioritari per il Comune sono viale Masia e viale Montesanto. Confesercenti stia tranquilla, il Comune ha tutto l’interesse che il Mercato Coperto mantenga la sua vivacità e la sua accessibilità». Adesso bisognerà attendere gli sviluppi futuri.

  • Conosce una ragazza al bar, poi la violenta. Tunisino condannato a 3 anni e 8 mesi

    Conosce una ragazza al bar, poi la violenta. Tunisino condannato a 3 anni e 8 mesi

    Condannato a tre anni e otto mesi con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una ragazza che aveva conosciuto poco prima in un bar. Assolto invece dalle contestazioni di sequestro di persona e lesioni. In sostanza, una piccola riduzione rispetto a quanto aveva invocato la pubblica accusa (pm Massimo Astori) nella requisitoria di ieri mattina, condanna (quella chiesta) che era stata di quattro anni e sei mesi.Si è concluso così, davanti al Collegio del Tribunale di Como, il processo a carico di un tunisino di 33 anni di Rovello Porro. L’uomo è stato accusato di aver trascinato una giovane ucraina (23 anni) residente nel Saronnese (Varese) prima fuori da un’auto dove si era nascosta, poi in un’area appartata e in una casa dove l’avrebbe violentata.Una scena successiva ad uno scontro avvenuto fuori da un bar di Saronno, lite che aveva coinvolto anche un amico dell’ucraina.Il tunisino di Rovello Porro era stato arrestato in seguito all’emissione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei mesi scorsi. I fatti contestati risalgono al 7 maggio del 2017.Da quanto è stato possibile ricostruire, la ragazza avrebbe conosciuto lo straniero in un bar. Per la Procura di Como, le violenze iniziarono già fuori dal locale. La ragazza avrebbe cercato riparo in un’auto senza però riuscire a evitare di essere portata via dall’aggressore che l’avrebbe poi violentata.L’udienza, che si è aperta a febbraio al Tribunale di Como con i primi testimoni, è poi proseguita ieri con le conclusioni delle parti e la condanna. Rimangono ora da capire le motivazioni e la ricostruzione del Collegio che, come detto, pur condannando l’imputato per la violenza, l’ha assolto dalle accuse di lesioni e sequestro di persona.

  • «Consentire ai residenti l’accesso da via Mentana». L’idea di un abitante di via Giulini “prigioniero” del traffico verso l’autosilo

    «Consentire ai residenti l’accesso da via Mentana». L’idea di un abitante di via Giulini “prigioniero” del traffico verso l’autosilo

    Prigioniero in coda anche se non deve entrare nell’autosilo di via Auguadri. La segnalazione arriva da un residente di via Giulini che, avendo lì un garage, si trova sempre più spesso costretto a “condividere” con gli automobilisti in attesa di entrare nel parcheggio del Tribunale delle lunghe attese per tornare a casa. La denuncia è corredata da alcune foto che dimostrano una realtà ben nota in città. «Questa situazione impedisce di vivere normalmente in occasione dei giorni di mercato, nelle domeniche estive, nelle festività e in particolare fino al 6 gennaio con l’arrivo di molti visitatori per il Natale. Si rimane in fila dietro le auto incolonnate e si procede solo dopo che quella davanti a noi ha svoltato», spiega nella mail il lettore che avanza anche una possibile soluzione indirizzata all’assessore alla Mobilità Vincenzo Bella. «Basterebbe permettere l’ingresso da via Mentana ai residenti eliminando 4 o 5 posti blu oppure creare una corsia preferenziale in fondo a via Milano ma i posti da sopprimere sarebbero di più e senza un vigile difficilmente sarebbe rispettata. Non mi sembra una richiesta assurda e spero venga presa in considerazione», dice il cittadino. Intanto questo pomeriggio, anche per monitorare iltraffico derivante dallo shopping natalizio, i vigili presidiavano l’autosilo e via Milano Alta così da deviare il traffico in eccesso in tangenziale.

  • Consiglio regionale, commissioni operative 65 giorni dopo le elezioni

    Consiglio regionale, commissioni operative 65 giorni dopo le elezioni

    L’aula del consiglio regionale a Milano

    A due mesi e oltre dalle elezioni, il consiglio regionale conquista la sua piena operatività con l’insediamento delle 8 commissioni permanenti e delle 5 commissioni speciali istituite lo scorso 24 aprile.

    Le commissioni sono state convocate per martedì 8 e mercoledì 9 maggio.

    Le riunioni, presiedute inizialmente dal presidente del coniglio regionaleAlessandro Fermi, avranno tutte lo stesso ordine del giorno: elezione di presidente, vicepresidente e segretario.

    «Per quanto concerne le commissioni speciali – dice Fermi – avrà un ruolo rilevante quella sui rapporti con la Confederazione elvetica e le istituzioni europee, in particolare per quanto concerne la questione dei lavoratori frontalieri. La revisione degli accordi bilaterali esistenti e la definitiva soluzione della questione dei ristorni sono temi particolarmente delicati che chiedono una attenzione e un lavoro specifico».

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