Categoria: Notizie locali

  • All’Uci di Montano tornano i film d’essai

    All’Uci di Montano tornano i film d’essai

    Lunedì 8 novembre all’Uci di Montano Lucino continuaESSAI. Rassegna di cinema d’autore, l’appuntamento settimanale pensato per tutti gli amanti dei film di qualità. Il protagonista di questa settimana èA Chiara, il film di diretto da Jonas Carpignano e distribuito da Lucky Red. Il lungometraggio inizia con il 18esimo compleanno di Giulia, figlia maggiore di una famiglia di Gioia Tauro. Sua sorella Chiara di anni ne ha 15 ed è nella fase della vita in cui comincia a porsi molte domande. Quando però suo padre Claudio sfugge alle forze dell’ordine le domande che Chiara pone alla sua famiglia diventano scomode: non è abbastanza grande per capire, non sa che ci sono cose che è meglio non sapere e cose che non è meglio non dire. Ma Chiara non sa stare zitta e non smette di cercare risposte, soprattutto da quel padre cui è profondamente legata e che ha appena rivelato un lato di sé a lei completamente sconosciuto.

    È possibile acquistare i biglietti presso le casse delle multisala coinvolte, tramite App gratuita di UCI Cinemas per dispositivi Apple e Android e sul sitowww.ucicinemas.it. I biglietti paper-less acquistati tramite App e i biglietti elettronici acquistati tramite sito danno la possibilità di evitare la fila alle casse con –FILA+FILM. Il pubblico può comunque acquistare i biglietti anche tramite il call center (892.960) e le biglietterie automatiche self-service presenti sul posto. Il biglietto sarà nominativo se acquistato online, mentre presso le biglietterie è previsto un registro nominativo dei clienti, come da regolamento. Per maggiori informazioni visitare il sito www.ucicinemas.it o la pagina ufficiale di Facebook di UCI Cinemas all’indirizzo:www.facebook.com/ucicinemasitalia. In alternativa contattare il call center al numero 892.960.

    In tutte le multisala UCI sono stati introdotti i nuovi protocolli di sicurezza a salvaguardia della salute e del benessere di tutto il pubblico e dello staff. Sono state inoltre adottate misure speciali affinché il percorso all’interno del cinema possa avvenire senza alcun tipo di contatto diretto e infine sono state potenziate le procedure di pulizia, con interventi più regolari. Per ulteriori informazioni sui protocolli di sicurezza visitare il sito:www.ucicinemas.it/siamocinemapiusicuri.

  • Como, aumentano i contagi ma senza conseguenze sugli ospedali. A Varese casi raddoppiati

    Como, aumentano i contagi ma senza conseguenze sugli ospedali. A Varese casi raddoppiati

    Contagi in crescita nel territorio di Como e Varese, con un numero quasi raddoppiato nell’ultima settimana. Lo evidenzia l’ultimo report diffuso ieri da Ats Insubria.«Nella prima settimana di ottobre avevamo una situazione molto favorevole con solo 215 nuovi casi positivi con 40mila tamponi – commenta Giuseppe Catanoso, direttore sanitario di Ats Insubria – la settimana successiva, quella del green pass, ha visto un numero di tamponi quasi raddoppiato con un buon numero di contagi in più. Siamo comunque al di sotto dei 50 casi per centomila abitanti».Non si supera dunque la soglia di allarme per l’uscita dalla zona bianca, che è appunto di 50 casi ogni centomila abitanti, ma il balzo dei positivi è evidente: in provincia di Como si è passati dagli 82 della settimana del 21-27 ottobre ai 118 casi di quella appena trascorsa. Il tasso di incidenza sul Lario passa da 13 a 20 casi ogni centomila abitanti. Da segnalare la sproporzione con il dato di Varese, in cui l’incidenza arriva sfiorare i 40 casi ogni centomila abitanti. «La differenza tra Como e Varese dipende dalla copertura vaccinale – spiega Catanoso – ci sono zone con scarsa adesione ai vaccini in cui l’incidenza è più alta».Catanoso attribuisce l’aumento generale dei casi, anche tra i vaccinati, a una serie di fattori: attività più intense al chiuso e anche un allentamento delle norme di protezione tra chi si è vaccinato e si sente “più sicuro”.«Dobbiamo sempre tenere presente – precisa – che il vaccinato non va in ospedale e se ci va in genere è per una co-patologia, inoltre l’efficacia di tutti i vaccini è al 90%: una persona su 10 dunque non è ben difesa».La curva epidemica attuale non ha però nulla a che vedere con quella dello stesso periodo dello scorso anno, così come quella delle persone ospedalizzate.Commenta Catanoso: «Per quanto riguarda i positivi in relazione all’età, le fasce più critiche sono quelle dai 25 ai 49 anni e sotto i 12 anni. Tra i 25/49enni c’è una buona percentuale di soggetti che hanno scelto di non vaccinarsi e le conseguenze sono quelle che vediamo. Fa sperare invece il parametro Rdt (che misura lo sviluppo della frequenza dei casi), che pare scendere, quindi possiamo sperare in un assestamento, se non in una riduzione dei contagi nelle prossime settimane».Nelle scuoleI casi stanno aumentando anche nelle scuole e dunque si allarga la platea delle quarantene. C’è da dire che il dato lariano è rassicurante con solo 6 positivi accertati nel periodo 25-31 ottobre.«Non dobbiamo farci spaventare troppo dai numeri delle quarantene – rassicura la responsabile di Epidemiologia e Medicina Ambientale di Ats Elena Tettamanzi – un positivo corrisponde a 15/20 persone in quarantena perciò i numeri crescono esponenzialmente, ad oggi vengono attenzionate le scuole con più classi toccate da contagi e con più positivi per classe».Prosegue intanto la campagna di screening con tamponi salivari per le scuole sentinella: «Abbiamo a disposizione ancora molti test, i positivi rintracciati sono pochi solo 2 questa settimana», aggiunge Tettamanzi.La copertura vaccinalePer quanto riguarda la copertura vaccinale, sono oltre un milione e centomila i cittadini immunizzati nel territorio di Ats Insubria, un ottimo risultato che però non cresce. Da ottobre c’è stato infatti un decremento delle prime dosi, e quindi anche delle seconde.«Chi non si è vaccinato ha 3 volte e mezzo in più la possibilità di contagiarsi – avverte Catanoso – L’età media di infezione è più bassa per i non vaccinati e più alta per i vaccinati».Aumentano invece le somministrazioni delle terze dosi tra gli over 60, le persone con patologie e gli operatori sanitari. Sono quasi 30mila le dosi booster somministrate negli ultimi 15 giorni (29.365 per la precisione). Tra gli over 60 siamo intorno ai 20mila, 8mila gli operatori sanitari, a cui è fortemente raccomandato il richiamo per evitare focolai nelle strutture di ricovero.Procede anche la campagna nelle Rsa di Ats Insubria per la somministrazione della terza dose con quasi 5mila soggetti fra operatori e ospiti già immunizzati, e una copertura intorno al 50% per gli ospiti.

  • Como-Perugia,  si sfidano le migliori matricole della B

    Como-Perugia, si sfidano le migliori matricole della B

    Sarà l’arbitro Francesco Cosso di Reggio Calabria a dirigere il match di domani allo stadio Sinigaglia fra il Como e il Perugia (inizio alle 14). In contemporanea il lariano Andrea Colombo fischierà allo “Zini” di Cremona per il match tra i grigiorossi e la Spal.La tradizioneDomani sulle rive del Lario si confrontano due squadre di solida storia, con il Como che nella speciale classifica della tradizione sportiva precede comunque i “Grifoni”; i lariani sono al 28° posto, gli umbri al 35°. Le due formazioni si sono incontrate anche nell’ultima stagione in serie A degli azzurri, il torneo 2002- 2003: all’andata il Perugia vinse con un netto 3-0. che portò all’esonero dell’allenatore ospite, il compianto Loris Dominissini. Il ritorno al Sinigaglia terminò 1-1, con la rete del pari degli umbri al 90’ con Fabrizio Miccoli.In tempi più recenti, le due squadre si sono confrontate pochi mesi fa nella Supercoppa di serie C che ha chiuso la stagione 2020-2021: allo stadio Renato Curi la sfida è terminata 2-1 per i biancorossi.La prima sfida? Nella stagione 1933-1934: la Comense – il Como allora si chiamava così – al Sinigaglia ottenne la vittoria per 2-0.Confronto attesoDi fatto domani al Sinigaglia si affrontano quelle che per ora sono le due migliori neopromosse in B. Un dato che può essere considerato sorprendente: nella scorsa stagione, infatti, la Ternana ha letteralmente dominato il suo girone, conquistando la promozione con largo anticipo, mentre Como e Perugia si sono imposte nel finale dopo una lunga volata con le rispettive contendenti. La Ternana ora sta faticando – nella città umbra non mancano le polemiche nei confronti di mister Cristiano Lucarelli – mentre all’inizio stagione da molti addetti ai lavori era accreditata per il “doppio salto” dalla C alla A. Il Perugia, con 17 punti, è in zona playoff, con i lariani che inseguono ad una lunghezza di distanza. In questo momento la Ternana è invece a quota 13, in zona playout, in cui si trova anche l’altra neopromossa, l’Alessandria, la peggiore del lotto, che ha ottenuto soltanto 8 punti.Nell’ultimo turno cammino parallelo per azzurri e “Grifoni”, con un successo in trasferta con il medesimo punteggio, 2-1. Il Como ha avuto la meglio proprio con la Ternana, i biancorossi a Ferrara con la Spal.Il riconoscimentoQuattro atleti paralimpici dell’Osha-Asp Como che hanno ottenuto importanti risultati internazionali ai recenti Euro TriGames di Ferrara, nel nuoto e nell’atletica, un campionato europeo di categoria per disabili, verranno premiati domani allo stadio. Sarà il calciatore azzurro Massimiliano Gatto a consegnare il riconoscimento ai quattro atleti dell’Osha, insieme con l’assessore alle Pari opportunità del Comune di Como, Elena Negretti.La targa andrà ai nuotatori Dalila Vignando, Chiara Franza, Marco Di Silverio e all’azzurra di atletica leggera Chiara Zeni.La giornataIl dodicesimo turno del campionato di serie B scatta questa sera con il derby calabrese tra il Cosenza e la Reggina. Domani sono invece in programma sei incontri. Oltre a Como-Perugia, alle 14 andranno in scena Alessandria-Ternana, Ascoli-Vicenza e Cremonese-Spal. Brescia-Pordenone si disputa alle 16.15, Benevento-Frosinone alle 18.30. La chiusura sarà domenica con le sfide Lecce- Parma (inizio alle 14), Crotone-Monza (16.15) e Cittadella-Pisa (20.30).Nel fine settimana successivo sarà osservata la sosta per consentire gli impegni delle Nazionali. Il Como tornerà in campo domenica 21 novembre al “Brianteo” per il derby con il Monza.

  • Con l’auto sotto al camion: condannato per la morte del passeggero

    Erano le 6 della mattina a Sorico l’8 settembre del 2018. Pioveva. Una Nissan Navara percorreva la strada statale Regina arrivando da Colico e in direzione di Sorico. All’improvviso si trovò parte della carreggiata ostruita da un camion che attendeva l’apertura dei cancelli di una ditta del luogo e che si era messo – secondo il capo di imputazione – «in posizione perpendicolare rispetto alla direttrice di marcia» dell’auto che sopraggiungeva. L’uomo al volante, un 54enne residente a Piantedo (Sondrio) non riuscì a evitare l’impatto e il veicolo si infilò sotto al camion. L’uomo che era sul sedile del passeggero, intuendo quello che stava accadendo, fece in tempo ad abbassarsi sotto al cruscotto evitando il peggio. Un 44enne che si trovava – probabilmente addormentato – sui sedili posteriori rimase invece travolto dall’impatto perdendo la vita. Da quell’incidente mortale nacque un fascicolo gestito dal pubblico ministero Valentina Mondovì, che ha portato di fronte al giudice sia l’uomo che era al volante della Nissan, sia il 60enne di Caiolo che guidava il camion. Quest’ultimo ha scelto la via del pubblico dibattimento, ed è stato rinviato a giudizio in maggio. L’uomo che guidava la Nissan Navara è comparso invece ieri di fronte al giudice dell’udienza preliminare Carlo Cecchetti scegliendo (con l’avvocato Davide Brambilla) il rito Abbreviato. Udienza che si è conclusa con una condanna a 6 mesi. Secondo una ricostruzione effettuata sarebbe emerso che il camion sporgeva ostruendo gran parte della corsia di marcia, un “muro” che il 54enne non riuscì a evitare anche perché procedeva a una velocità superiore (anche se non di molto) rispetto ai limiti.

  • 4 novembre, le celebrazioni a Erba e la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto

    4 novembre, le celebrazioni a Erba e la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto

    Il sindaco di Erba Veronica Airoldi ha celebrato questa mattina, insieme ad autorità e associazioni, la Giornata delle Forze Armate e l’Anniversario dell’Unità Nazionale. Ha ricordato la celebrazione del 4 novembre 1921, con la sepoltura della salma del Milite Ignoto al Vittoriano, evento centrale nella memoria collettiva, e ha ricordato gli eventi della grande guerra culminati con la vittoria, una storia importante di cui gli italiani vannolegittimamente fieri. Il sindaco ha reso omaggio alle Forze Armate, protagoniste allora del compimento del disegno risorgimentale e oggi del contributo fondamentale dato durante lapandemia senza risparmio di forze, esprimendo speciale riconoscenza per il Generale Figliuolo per la battaglia svolta contro il Covid. Sono stati ricordati i ragazzi del 1899, partiti appena diciottenni per il fronte guidati dagli idealidi Patria e Libertà. “Questi valori, per i quali i ragazzi di allora hanno combattuto e sono caduti, non devono essere dati per scontati e devono essere ancora un riferimento per le nuovegenerazioni” ha detto il sindaco facendo appello ai ragazzi neo diciottenni che oggihanno ricevuto la Costituzione e il Tricolore.La cerimonia di oggi era dedicata in particolar modo al conferimento della Cittadinanza Onoraria al Milite Ignoto, un tributo di grande importanza a colui che, scelto tra 11 bare di soldati ignoti da una madre che aveva perso il figlio in guerra, rappresenta tutti coloro chehanno combattuto con valore e anche con umano timore. “Sono oggi orgogliosa di conferire questa cittadinanza onoraria; oggi il Milite Ignoto è un cittadino erbese e noi lo vogliamo accogliere con la devozione e l’affetto che merita” ha dichiaratoil sindaco Airoldi. A suggellare questa cerimonia verrà posta una targa in bronzo di conferimento della cittadinanza onoraria nella Cripta del Sacrario del Monumento ai Caduti.

  • Beato Scalabrini, messa in diretta su Espansione Tv domenica prossima

    Como al centro di un evento che riguarderà il mondo intero. Il 9 novembre 1997, a Roma, in un rito solenne presieduto da San Giovanni Paolo II, Giovanni Battista Scalabrini, nato a Fino Mornasco nel 1839, vescovo di Piacenza e “apostolo degli emigranti”, veniva proclamato beato. Su iniziativa degli Scalabriniani e della parrocchia di San Bartolomeo in Como – dove Scalabrini fu priore per cinque anni dopo essere stato rettore del Seminario vescovile – in collaborazione con l’Ufficio diocesano per la Pastorale dei Migranti e il Settimanale della diocesi di Como, sono al varo alcune iniziative che, di fatto, aprono, a livello mondiale, l’Anno Scalabriniano 2021-2022, a 25 anni della beatificazione.Si parte domani venerdì 5 novembre. Alle 20.30, al Carducci di viale Cavallotti 7 a Como al dibattito “L’attualità del pensiero del beato Scalabrini sull’Emigrazione” parteciperanno padre Mario Toffari – scalabriniano, vicepostulatore della causa di canonizzazione per Europa e Africa – il deputato del Pd Emanuele Fiano, la consigliera provinciale Maria Grazia Sassi e il giornalista di “Avvenire” Nello Scavo. Ingresso libero, con Green Pass.Sabato 6 novembre alle 18, in San Bartolomeo, messa celebrata dai padri scalabriniani; domenica 7 novembre, alle 10, sempre in San Bartolomeo, messa solenne concelebrata dal Vicario generale della Congregazione dei Missionari scalabriniani padre Gianni Borin (diretta su Espansione Tv – canale 19 del digitale terrestre – e sui suoi canali web e social e sul canale YouTube del Settimanale della diocesi di Como).

  • Borghi storici, dalla Regione 4 milioni di euro al Lario

    Borghi storici, dalla Regione 4 milioni di euro al Lario

    Stilata la graduatoria dei Comuni lombardi che riceveranno il contributo regionale per realizzare interventi di riqualificazione dei borghi storici. Lo ha annunciato l’assessore al Territorio e Protezione civile, Pietro Foroni, a seguito della pubblicazione delle domande ammesse al finanziamento, nell’ambito del bando regionale rivolto agli enti locali per la valorizzazione del territorio e dei borghi storici.

    “Sono estremamente soddisfatto – ha detto Foroni – del risultato raggiunto. Questa procedura, finanziata interamente da Regione con una cifra pari a 60 milioni di euro, è la prova dello straordinario sforzo finanziario che l’istituzione regionale compie per valorizzare i nostri Comuni e renderli più attrattivi, in un’ottica di turismo culturale attraverso interventi su aree e immobili di interesse pubblico. Vogliamo avviare processi virtuosi di recupero urbano che avranno un impatto positivo anche sulla ripresa economica dei territori duramente provati dall’emergenza Covid-19”.

    “L’impegno della Giunta – ha sottolineato Foroni – non finisce qui. Da assessore regionale ho preso l’impegno di chiedere l’ottenimento di ulteriori risorse per finanziare i restanti Comuni ammessi alla graduatoria, finanziabili per punteggio finale maggiore o uguale a 60”.

    Alla provincia di Como sono stati assegnati per Bellagio 1.000.000 euro, per Claino con Osteno 890.000 euro, per Pigra 845.000 euro, per Porlezza 270.000 euro e per Tremezzina 1.000.000 euro;

  • Carta sconto, la prossima settimana dovrebbe scattare la riduzione

    Carta sconto, la prossima settimana dovrebbe scattare la riduzione

    Manca solo il via libera da parte dell’Autorità Garante della privacy e poi il nuovo sconto benzina, tramite apposita App, potrà partire.Certo, scatterà con il freno a mano tirato, vista l’esiguità della riduzione di soli 2 centesimi al litro, ma debutterà comunque il nuovo sistema ideato da Regione Lombardia che tante polemiche sta creando. Un dibattito incandescente e motivato innanzitutto dallo sconto risicato e dalle numerose formalità da mettere in campo per l’attivazione della App. «Il via libera era atteso già prima di questo sabato ma dobbiamo aspettare il semaforo verde dell’Autorità che non c’è ancora», spiega Daniela Maroni, rappresentante provinciale dei gestori di stazioni di servizio. Quindi la prossima settimana sarà, presumibilmente, quella di partenza effettiva.«L’app è pronta – prosegue la Maroni – mi spiace che ci sia questa insofferenza per la riduzione di 2 centesimi ma non è un volere politico. Lo determina la legge, legge che dice che per avere la riduzione ci deve essere una differenza di almeno 5 centesimi».Intanto il prossimo monitoraggio – a dicembre – che viene effettuato dall’ambasciata italiana a Berna sui costi dei carburanti in Lombardia e in Ticino, praticati in una ventina di distributori collocati entro venti chilometri dalla frontiera «potrebbe evidenziare cifre differenti e quindi essere modificato lo sconto. Sappiamo tutti che lo sconto è sempre stato flessibile. Siamo arrivati anche a 33 centesimi in passato e la carta ha dato i suoi frutti. La carta è nata a tutela di una categoria e ha come beneficiari i cittadini. Quindi adesso chiedo a tutti, utenti e gestori di scaricare l’App », spiega Daniela Maroni, che ribadisce come adesso lo sconto sarà applicato ai comuni in Fascia A, ovvero entro i 10 chilometri dal confine. Infine un’ultima riflessione a chi contesta i prezzi in città. «Como ha sempre avuto un prezzo di cessione più alto rispetto ad altre zone, ma nessuno sta alzando gli importi – chiarisce Maroni – le varie tariffe che vediamo si muovono in un range imposto dalle compagnie petrolifere e sono il frutto di diversi fattori e del differenziale geografico. Il gestore non può permettersi di aumentare i costi perché sono vincolati».La appL’App Sconto Carburante è il nuovo strumento che consentirà di beneficiare dello sconto al momento del rifornimento. Una volta installata sul proprio smartphone, non appena sarà attiva, si potrà accedere autenticandosi con Spid e, prossimamente, anche con la Carta d’identità elettronica. Il sistema genererà un codice da mostrare al gestore dell’impianto di rifornimento che, dopo aver inserito i dati del cliente, il codice del nuovo rifornimento e il numero dei litri erogati sulla propria applicazione, attenderà l’autorizzazione che conclude l’operazione per attribuire lo sconto. Sono previste per i trasgressori delle sanzioni amministrativa pecuniaria da 500 a 3mila euro, oltre al ritiro dell’identificativo impropriamente utilizzato. Per adesso lo sconto riguarderà 43 comuni, quelli in Fascia A, ovvero entro 10 chilometri dal confine.

  • Casinò di Campione, slitta l’adunanza dei creditori

    Casinò di Campione, slitta l’adunanza dei creditori

    Slitta di quattro mesi l’adunanza dei creditori del Casinò di Campione d’Italia. L’appuntamento davanti al giudice delegato Marco Mancini, che era in programma per questi giorni di novembre, è stato spostato al 30 marzo 2022.La comunicazione è già stata notificata alle parti.L’iniziativa sarebbe partita dalla società debitrice, che tramite una istanza dello scorso 16 ottobre, avrebbe chiesto il differimento dell’adunanza dei creditori che erano stati convocati in un primo momento, fin dallo scorso mese di giugno, per il 22 novembre. Allo stesso modo, anche il termine per la presentazione della relazione dei commissari giudiziali – utile per capire l’andamento del tentativo di rilancio del Casinò – slitta in avanti, a febbraio 2022. I motivi di questa decisione avallata dal Tribunale di Como, potrebbero essere racchiusi nella volontà di vedere in concreto i primi flussi di cassa in ingresso nella casa da gioco campionese, per avere una prima idea della fattibilità del piano concordatario voluto dalla società di gestione. Insomma, al 22 di novembre – con il casinò ancora chiuso – l’adunanza dei creditori avrebbe avuto meno materiale di “discussione” rispetto al 30 marzo, quando già si saprà l’andamento delle entrate di gennaio, febbraio e, appunto, marzo.Del resto , nelle scorse settimane, l’impegno a riaprire per la notte del 31 dicembre 2021 era stato ribadito anche in udienza di fronte al giudice delegato e ai Commissari Giudiziali, che avevano fatto appunti critici sul mancato rispetto del crono programma per la riapertura del casinò di Campione d’Italia. Motivo che aveva portato, appunto, a una convocazione d’urgenza delle parti di fronte a un tavolo per fare luce sulla situazione. Le parti avevano così avuto modo di confrontarsi in una udienza che era durata un’ora e mezza. Da quanto era stato possibile appurare, oltre a ribadire la nomina del consiglio di amministrazione del casinò, i rappresentanti della casa da gioco avevano confermato l’intenzione di aprire entro la notte di Capodanno, anche se – verosimilmente – non tutta la struttura ma solo una parte.È un margine molto stretto, comunque, quello in cui deve muoversi la società di gestione. Pare infatti che, giusto per fare un esempio (oltre a varie esternalizzazioni di servizi), le slot machine (400 quelle previste) non saranno acquistate ma prese a noleggio e pagate con percentuali degli incassi.

  • Colonno, senso unico alternato per un mese. Antipasto del caos in arrivo sulla Regina

    Colonno, senso unico alternato per un mese. Antipasto del caos in arrivo sulla Regina

    Cantiere per la variante della Tremezzina, fino al 26 novembre è entrato in vigore il senso unico alternato sulla statale Regina a Colonno, nel tratto di Camogge, per permettere i primi lavori della variante.La limitazione è prevista da ieri dalle 8 alle 18 tutti i giorni (festivi e prefestivi esclusi). I lavori per l’attesa infrastruttura del lago stanno per entrare nel vivo, si parte dalle operazioni propedeutiche e – di conseguenza – al via i primi disagi per la mobilità della zona. Una sorta di antipasto, di aperitivo di una situazione destinata a protrarsi a lungo. Gli interventi iniziali – messi nero su bianco in un’ordinanza dell’Anas – vedono all’opera e-distribuzione. Il motivo è rimuovere un’interferenza nell’ambito del cantiere della variante alla Tremezzina. È necessario provvedere a eseguire un fiancheggiamento con cavo interrato.Di fatto si vanno a interrare dei cavi che andrebbero a intralciare i passaggi successivi dei lavori.Il senso unico alternato sarà regolato da semaforo o dai movieri. Il limite massimo di velocità nel tratto del cantiere – nel periodo dei lavori – è ridotto a 30 km/orari.Il provvedimento – come detto – sarà in vigore fino al 26 novembre e tutto fa pensare che sia ormai confermata la data del 29 novembre, giorno in cui scatterà la chiusura totale al traffico per quattro mesi della Regina.Il cantiere per la variante della Tremezzina inizia insomma a prendere forma. Anas ha notificato alle autorità il senso unico alternato a Colonno per permettere l’avvio dei lavori con poco anticipo e la cui realizzazione – a causa delle condizioni meteo – è già slittata alla giornata di oggi. «Questa è un po’ la  nota dolente – ha detto  ieri Massimo Castelli, comandante della polizia locale della Tremezzina – lo abbiamo saputo con un po’ di  ritardo. Ieri mattina ho preso contatto personalmente con il responsabile di  Anas  per la variante per concordare con lui una maggiore tempestività di comunicazione agli enti locali. Proprio per evitare che il cittadino chieda insistentemente informazioni in merito alla chiusura della strada».La pioggia non ha permesso agli operai di iniziare i lavori propedeutici al cantiere – ovvero il posizionamento dei cavi sotto l’asfalto della corsia a monte – operazioni che interessando la carreggiata influiranno inevitabilmente sul traffico.È solo rimandato quindi, l’assaggio dei  disagi  con cui da ora in poi il territorio dovrà imparare a convivere per vedere finalmente realizzata un’opera tanto attesa quanto importante come la variante della Tremezzina.«Il senso unico alternato operativamente durerà fino al 26 di novembre. Sarà gestito da movieri o da semaforo, dalle 8 alle 18 tutti i giorni, esclusi festivi e prefestivi», ha sottolineato il comandante Castelli.«La rinuncia di ogni comodità è un problema. Ma io sono ottimista. E poi, sa, percorro la Regina da quarant’anni. Capita che la viabilità venga rallentata senza preavviso, magari da uno smottamento». Parola di Fiorenzo Bongiasca, presidente della Provincia di Como nonché amministratore pubblico di lungo corso e attuale sindaco di Trezzone. Sa bene che il senso unico alternato a Colonno è l’antipasto dei disagi che il cantiere della Variante della Tremezzina causerà inevitabilmente al traffico della sponda occidentale del Lario con la chiusura della Regina per quattro mesi dalla fine di novembre.«Ma non sarà un dramma – dice Bongiasca, riferendosi al senso unico alternato – si comincia alle 8, dopo l’orario di punta, e il periodo autunnale non è affollato. Abbiamo fatto un grande lavoro – non sempre compreso – con il prefetto e tutti i soggetti coinvolti per evitare la chiusura della Regina, ma purtroppo non c’è alternativa. Non abbiamo la bacchetta magica, e stiamo lavorando per ridurre i disagi. L’Altolago utilizzerà la statale 36, il Centrolago impiegherà 20 minuti per fare il giro dalla Valle Intelvi. L’unica incognita vera sui 120 giorni di chiusura – conclude il presidente della Provincia di Como Fiorenzo Bongiasca – è il meteo. Si possono prevedere penali su tutto. Non certo sul meteo».