Categoria: Sport

  • Banchini: «Voglio un Como più concreto.  Partenza anticipata per la Toscana per trovare serenità»

    Banchini: «Voglio un Como più concreto. Partenza anticipata per la Toscana per trovare serenità»

    «Serve tranquillità; dobbiamo rimanere uniti. Per questo motivo abbiamo deciso di partire un giorno prima per la trasferta di Grosseto», spiega Marco Banchini, allenatore del Como.Da ieri gli azzurri sono in Toscana, dove domani sono attesi dal match di campionato con la Pianese. Fischio d’inizio alle 15 allo stadio “olimpico” Carlo Zecchini, impianto che ospitò partite dei Giochi di Roma nel 1960.Squadre neopromosse, separate da un punto in classifica (18 dei lariani contro i 17 dei padroni di casa), con gli ospiti che arrivano da due sconfitte consecutive (a Novara e al Sinigaglia con la Pro Vercelli) e due soli punti negli ultimi cinque match disputati, i pari nei derby con Lecco e Pro Sesto.Prima di partire per la trasferta, Marco Banchini ieri ha incontrato i giornalisti.«Mi prendo tutte le colpe per quello che è successo nelle ultime partite – ha esordito l’allenatore – Abbiamo passato una brutta settimana e i tifosi hanno ragione nel lamentarsi. Ma è necessario rimanere uniti: non dobbiamo entrare in un loop negativo e soprattutto non dobbiamo pensare di essere all’ultima spiaggia».«Con il Novara ci siamo disuniti dopo essere andati in svantaggio su rigore – ha aggiunto Banchini – Con la Pro Vercelli siamo andati sotto dopo due minuti, sbagliando completamente l’approccio».Il tecnico chiede alla squadra di ritrovare lo spirito visto nella parte iniziale del campionato e lo fa con una espressione a lui cara. «Dobbiamo tenere gli occhi aperti come quando ti ritrovi i ladri in casa – ha spiegato – Dopo aver fatto 12-13 partite mettendo sotto gli avversari, abbiamo cominciato a pensare di essere bravi e a fare confusione. Invece si devono tenere gli occhi sempre aperti, essere aggressivi, sempre pronti e determinati, senza mai mollare la presa, perché altrimenti gli altri ne approfittano».«Ciò che mi ha confortato nella gara di domenica scorsa è stato il secondo tempo, dove abbiamo ritrovato attenzione e giusto atteggiamento. Voglio ricordare che nelle prime partite, però, questo Como ha mostrato organizzazione, aggressività e qualità. I giocatori hanno lavorato su questo, seguendo le indicazioni dell’allenatore e con l’appoggio del direttore sportivo e di tutta la società. Queste sono le stesse basi da cui riprendere».Di fronte, però, un avversario poco disponibile a fare concessioni, una Pianese con un gruppo giovane, allenata da un tecnico esperto come Marco Masi, 60 anni, già visto da giocatore in serie A con Torino, Napoli e Pistoiese.«Ai miei chiedo più concretezza – ha concluso Banchini – Occhi aperti, capacità di prevedere e il giusto atteggiamento mentale. Dobbiamo vivere per il gol e rimanere sereni. Affrontiamo una squadra che punta sull’entusiasmo e che finora ha fatto bene. Una Pianese che gioca alta e aggressiva, che ha la caratteristica di partire in maniera forte fin dall’inizio di ogni match, puntando sulla spensieratezza dei suoi giovani».

  • Briantea a Padova per riscattare il primo stop stagionale

    Briantea a Padova per riscattare il primo stop stagionale

    Una UnipolSai Briantea84 che vuole riprendere il suo cammino nel campionato di serie A di basket in carrozzina dopo la sconfitta esterna rimediata alla seconda giornata sul campo del Porto Torres.I canturini domani alle 20 sono impegnati a Piombino Dese contro lo Studio 3A Millennium Padova.Dopo la vittoria (83-50) al PalaMeda contro Sassari è dunque giunto il primo passo falso stagionale (66-58) nella prima trasferta per il team di coach Marco Bergna. Zero successi, invece, per Padova che fino ad oggi ha perso di misura sia nel debutto casalingo contro Giulianova (60-66), sia lontano da casa con Bergamo Montello (64-58).Tra i più attesi nella gara di domani Laura Morato, classe 1995, giocatrice della Briantea nata e cresciuta a Padova. «Sarà un ritorno alle origini – spiega l’atleta – In questa città ho conosciuto il basket in carrozzina grazie alle mie amiche. All’inizio ero un po’ restia, poi nel settembre del 2010 mi sono convinta che l’idea di fare sport potesse essere una buona valvola di sfogo. Alla fine si è rivelato uno stimolo positivo».«Noi arriviamo dalla sconfitta con Porto Torres – aggiunge Laura – Dobbiamo essere bravi a ripartire dagli errori. Abbiamo grandi margini di miglioramento, siamo ancora all’inizio del campionato. Personalmente sono sempre pronta per mettermi al servizio della squadra».

  • Coach Pancotto: «Contro la Fortitudo una Cantù lucida e arrabbiata»

    Coach Pancotto: «Contro la Fortitudo una Cantù lucida e arrabbiata»

    «Contro la Fortitudo dobbiamo essere lucidamente arrabbiati: ciò significa avere facce dure, toste e determinate». Non si nasconde coach Cesare Pancotto, allenatore della Pallacanestro Cantù, alla vigilia della delicata gara di campionato di domani a Desio contro la Fortitudo Bologna (ore 20.45).Delicata per la classifica di Cantù, reduce dalla sconfitta di Pistoia e ferma a 6 punti in classifica, a due lunghezze di distanza dalle penultime, Trieste e la stessa Pistoia. Allo stesso tempo si tratta di una delle partite più sentite dalla tifoseria della squadra brianzola.«Come tipo di squadra siamo vincolati dall’essere sempre al massimo – aggiunge il tecnico dell’Acqua S.Bernardo – per questo dobbiamo cercare di limitare il più possibile la quantità di pause che possiamo avere nel corso di una partita e avere un contributo da parte di tutti i giocatori».«Dobbiamo, inoltre, anche alzare e mantenere il livello alto di energia – spiega ancora Pancotto – questo ci deve servire per riequilibrare il talento che divide noi e la Fortitudo, perché i bolognesi ne hanno di più».L’allenatore della formazione brianzola aggiunge un commento più generale sul cammino della sua squadra nel campionato di serie A 2019-2020.«Da agosto ad oggi – afferma il tecnico di Porto San Giorgio – il gruppo è migliorato tantissimo, riuscendo a farsi degli anticorpi. Credo che per nessuna squadra sia possibile disputare 32 partite uguali, alla stessa maniera. Questo non lo fa nessuno: finora solo la Virtus Bologna ha avuto un cammino netto in serie A, pertanto è l’unica che ora può pensare di averlo fatto».«È un campionato difficilissimo – dice l’allenatore – termine che non sono solito usare ma, mai come in questo caso, a parlare sono i fatti: Milano ne ha già perse quattro e Venezia cinque. Stiamo parlando di una squadra che lotta per i primi posti in Eurolega e dell’altra, invece, che ha cucito sul petto lo scudetto. Questo basta e avanza per far capire il livello alto del nostro torneo».Un campionato non facile, dunque, per tutti e per l’Acqua S.Bernardo. «Noi, queste difficoltà, dovremo essere bravi ad aggredirle. Da parte dei miei giocatori c’è totale applicazione e voglia di migliorarsi».Come detto, la sfida di domani è molto sentita dalla tifoseria canturina. «È dal 12 di agosto che i sostenitori mi ricordano quanto questa partita sia importante per loro. Stiamo cercando di trasferire ai ragazzi quello che percepiamo dall’esterno, anche se, per un discorso di diverse culture e di esperienza, non è mai facile. Tuttavia, lo abbiamo fatto e lo faremo ancora. Faremo di tutto per farglielo capire».Lo stesso Pancotto, peraltro, ha allenato la Fortitudo nel torneo 2008-2009.«Mi rimane l’onore di aver allenato un club così prestigioso, poi nello sport, così come nella vita, le situazioni sono caratterizzate da conseguenze. Del mio trascorso a Bologna dico sempre che arrivai al posto giusto al momento sbagliato. Tuttavia, rimane il mio grande rispetto per Bologna».Sugli avversari di domani Pancotto conclude: «Che sia una squadra di grande esperienza è evidente. Parliamo di atleti che hanno giocato in Nazionale e hanno disputato anche diverse finali scudetto. Certe squadre possono risolvere le partite individualmente: la Fortitudo è una di quelle».

  • Como, la Pianese non è disposta a fare sconti: «Tre punti per dare una svolta al nostro campionato»

    Como, la Pianese non è disposta a fare sconti: «Tre punti per dare una svolta al nostro campionato»

    «Per noi una vittoria contro il Como potrebbe segnare la svolta nel campionato». Non si nasconde Renato Vagaggini, direttore sportivo della Pianese, la squadra che domenica prossima a Grosseto affronterà il Como.Le due formazioni – entrambe neopromosse – in classifica sono separate da un punto: i lariani sono a quota 18, i toscani a 17.La Pianese è la compagine di Piancastagnaio, paese del Monte Amiata, il più a Sud della provincia di Siena, comune di 4.100 abitanti. Allenatore è Marco Masi, 60 anni, già visto in A con le maglie di Torino, Napoli e Pistoiese.In attesa dei lavori di ristrutturazione dello stadio comunale, i bianconeri giocano a Grosseto. Fatto curioso, l’impianto della città toscana, dedicato a Carlo Zecchini, può fregiarsi del titolo di “olimpico”. In occasioni dei Giochi del 1960 a Roma, ospitò infatti tre partite: Bulgaria-Turchia, Francia-India e Regno Unito-Taiwan.Uno stadio in cui il Como cercherà di rialzare la testa, dopo aver conquistato soltanto due punti nelle ultime cinque uscite. Ma di fronte ci sarà una formazione ben determinata, che quest’anno ha messo in difficoltà le avversarie più accreditate, a partire dalle prime della classifica, Monza e Renate, che con la Pianese hanno entrambe pareggiato.«Abbiamo iniziato questa esperienza in C – spiega ancora il diesse Vagaggini – con la curiosità di vedere se potevamo essere all’altezza. Per le prestazioni della società e anche a livello societario abbiamo dimostrato di poter reggere questo impatto. Il nostro obiettivo è non arrivare ultimi e una vittoria con il Como significherebbe toccare quota 20 punti. Vorrebbe dire essere a metà del cammino, visto che chi vuole salvarsi punta a quota 40».«Purtroppo – aggiunge il direttore sportivo con una vena di polemica – devo dire che abbiamo pagato lo scotto di essere neopromossi. Non abbiamo mai avuto episodi favorevoli e abbiamo perso una serie di partite con un distacco minimo con rigori quantomeno dubbi».Ma, allo stesso tempo, questo non deve diventare un alibi, come specifica il dirigente della Pianese. «Dobbiamo andare avanti sul nostro cammino e a fare ciò che sappiamo. Non abbiamo “stelle”, molti elementi della rosa sono giovani e dobbiamo puntare soprattutto su quella che finora è stata la nostra forza, il gioco di squadra».Come detto, la partita di domenica si giocherà a Grosseto e non a Piancastagnaio. «Il nostro stadio è in fase di ristrutturazione – conclude Vagaggini – Spiace perché in paese ci sarebbe piaciuto accogliere una squadra come il Como, con trascorsi importanti in serie A. E poi il viaggio verso Grosseto è lungo, visto che dura un’ora e mezza su strade prevalentemente di montagna. È praticamente una trasferta: forse non è un caso che la Pianese abbia finora ottenuto i risultati migliori fuori casa».

  • Coppa del Mondo di fioretto: Arianna Errigo in Egitto

    Coppa del Mondo di fioretto: Arianna Errigo in Egitto

    Fine settimana di Coppa del Mondo, per Arianna Errigo, l’azzurra di scherma cresciuta nella Comense. Le atlete della Nazionale sono impegnate al Cairo nella prova iridata di fioretto. Errigo (nella foto) è stata ammessa nel tabellone principale al pari di Elisa Di Francisca, Alice Volpi e Francesca Palumbo. Nel primo turno del tabellone principale anche Erica Cipressa, recentemente sul Lario per una serie di allenamenti con le giovani della Comense Scherma.

  • Cantù al lavoro per  gara interna  con la Fortitudo Bologna

    Cantù al lavoro per gara interna con la Fortitudo Bologna

    Reduce dalla sconfitta di Pistoia (77-69 il finale per i toscani), la Pallacanestro Cantù è tornata al lavoro in vista della prossima partita. Appuntamento per domenica prossima a Desio alle 20.45 per il ritorno di una “classica” della serie A, il confronto con la Fortitudo Bologna, squadra neopromossa, che nell’ultimo turno si è però tolta la soddisfazione di superare Milano per 80-85: 13 punti segnati dell’ex canturino Pietro Aradori (nella foto d’archivio), ora in forza alla Fortitudo dopo aver militato con l’altra formazione bolognese, la Virtus. I biglietti per il match sono già in vendita esclusivamente al Basket Point a Cantù in via Dante, 6 e nei punti autorizzati Vivaticket. Non è invece previsto l’acquisto on-line.

  • Como in crisi, arriva lo psicologo

    Como in crisi, arriva lo psicologo

    Crisi di risultati per il Como 1907 che ora si affida al “lettino” di uno psicologo. Si tratta di Samuele Robbioni, un professionista molto noto non solo in città che aveva già lavorato nel recente passato con la società azzurra.

    Piscopedagogista sportivo,Robbioni, lavorerà sia con la prima squadra sia con il settore giovanile. Si occupa da oltre vent’anni di consulenza, formazione e progettazione in ambito scolastico e socio-educativo, coltivando anche la passione dell’insegnamento come docente di psicologia e pedagogia.Dal 2006 ha iniziato a lavorare nel mondo dello sport professionistico, collaborando con squadre di basket, calcio, rugby ed atleti in discipline individuali, ricoprendo anche ruoli dirigenziali.In parallelo porta l’esperienza acquisita nello sport d’alto livello nel mondo della formazione manageriale, diventando docente nell’ambito delle risorse umane e sviluppando format di training aziendale insieme a professionisti del mondo dello sport.“Sono molto felice di essere tornato in un posto che chiamo casa – dice Robbioni – da comasco il Como per me è sempre stato qualcosa di importante e ritornare in una società con grandi valori e un progetto ambizioso è per me motivo di grande orgoglio”.Una figura che andrà ad occuparsi di diversi ambiti all’interno del club: “Nell’ottica di un percorso di crescita societaria l’inserimento di una figura come quella di Samuele è sicuramente importante – sottolinea il direttore sportivo Carlalberto Ludi – Samuele si rapporterà con gli allenatori del settore giovanile, che si trovano a gestire ragazzi in periodi di transizione di carriera che coincidono con quelle evolutive. Crediamo sia un aspetto molto importante che valorizza tutto quello che il nostro settore giovanile sta facendo. Insieme a questo aspetto Samuele sarà una figura di accompagnamento nel percorso sportivo della prima squadra e delle iniziative sociali che il club sta attivando”.

  • Alberto Bettiol dona la maglia al Ghisallo e annuncia: «Presto mi allenerò sulle strade del Comasco»

    Una nuova grande firma del ciclismo destinata ad allenarsi sulle salite del Comasco. L’annuncio è arrivato ieri al Ghisallo e lo ha dato Alberto Bettiol, il 26enne toscano che nel 2019 ha conquistato il Giro della Fiandre, una delle cinque classiche-monumento mondiali. Un ristretto gruppo di cui fa parte anche il Giro di Lombardia.Bettiol era ieri nel Triangolo Lariano per la manifestazione promozionale dello sponsor della sua squadra e ha spiegato che presto andrà vivere in Canton Ticino scelta che hanno fatto altri corridori importanti, capitanati da Vincenzo Nibali.«Presto mi vedrete sulle strade della provincia di Como durante gli allenamenti – ha detto Bettiol – anche se in parte già le conosco, visto che ho corso al Giro di Lombardia in passato, una gara che, se devo essere sincero, non è troppo nelle mie corde. Per quanto mi riguarda è un po’ troppo dura, ma la cosa bella è qui vedo che c’è davvero tanta passione».In una giornata con freddo, pioggia e neve, praticamente le condizioni del Giro delle Fiandre, il corridore toscano ieri ha pedalato con un gruppo di Amatori partendo dal Ghisallo per poi tornare, con rinfresco finale al Museo del Ciclismo, passando da Sormano. Un giro in scioltezza riservato a cento fortunati che si erano da settimane prenotati per partecipare all’evento. In verità la presenza è stata minore: dopo aver dato un’occhiata al tempo c’è chi ha preferito stare a casa, per la delusione di chi non è invece riuscito ad avere pass e ben volentieri avrebbe pedalato a fianco di un grande atleta in qualunque condizione.Al Ghisallo l’organizzazione è stata di Antonio Molteni – presidente della Fondazione Museo del Ciclismo – e del suo staff. Con lui Bettiol ha scherzato: «Dovevo vincere al “Fiandre” per essere ospitato al Museo». Con un sorriso Molteni gli ha ricordato che «questa è la casa di tutti i ciclisti. Qui siete sempre i benvenuti».Alberto ha donato la sua maglia al Museo – riaperto per l’occasione, visto che attualmente è in chiusura invernale – in quella che è stata una cerimonia di grande significato. Fiorenzo Magni, l’uomo che più di tutti ha voluto l’esposizione permanente di Magreglio, era infatti denominato il “Leone delle Fiandre” per i suoi tre successi consecutivi nella corsa belga fra 1949 e 1951. Bettiol ha vinto esattamente 70 anni dopo il suo illustre conterraneo – per entrambi l’origine è toscana – e Molteni non si è fatto sfuggire l’occasione: la consegna è così avvenuta davanti alla bicicletta con cui Magni trionfò nel 1949 adornata con tutte le coccarde che all’epoca gli vennero consegnate. Un momento di grande suggestione ed emozione, anche per lo stesso Bettiol.

  • Como Nuoto,  male la    “prima” nella nuova serie A2 con il Bogliasco: vittoria dei liguri

    Como Nuoto, male la “prima” nella nuova serie A2 con il Bogliasco: vittoria dei liguri

    “Prima” deludente per la Como Nuoto Recoaro. All’esordio nel campionato di serie A2 di pallanuoto per la formazione lariana è arrivata una sconfitta. A Monza, infatti, i biancoazzurri sono stati sconfitti dai liguri del Bogliasco, che si sono imposti con il punteggio di 7-12.Una gara interna per gli uomini del tecnico Predrag Zimonjic che, come è noto, in questa stagione non possono utilizzare l’impianto di Muggiò. Per gli incontri casalinghi è stato dunque trovato l’accordo con la piscina della città brianzola.Eppure i comaschi erano partiti bene, visto che la prima frazione li aveva visti in vantaggio per 4-2. Ma i successivi parziali (2-4, 1-4, 0-2) hanno condannato la compagine lariana. Sabato prossimo l’impegno sarà in trasferta a Torino, oggi superato per 19-8 dal Metanopoli San Donato.

  • Como sconfitto in casa dalla Pro Vercelli. Fischi e contestazione per gli azzurri

    Como sconfitto in casa dalla Pro Vercelli. Fischi e contestazione per gli azzurri

    Sconfitta interna per il Como nella gara con la Pro Vercelli guidata da Alberto Gilardino. I piemontesi si sono imposti per 3-1 allo stadio Sinigaglia. Dopo il primo tempo terminato 0-3 per gli ospiti, nella seconda parte i lariani hanno tentato di reagire, ma non sono andati oltre il gol di Gabrielloni, che ha accorciato le distanze.

    Al termine fischi e contestazione per la squadra, soprattutto per mister Marco Banchini, che in sala stampa ha detto: “La domenica più brutta da quando alleno il Como, disastrosa da un punto di vista mentale e con un pessimo approccio. In settimana l’ambiente non è stato tranquillo: ci dobbiamo isolare e mettere lavoro, determinazione e sacrificio. Bisogna capire che dobbiamo sempre avere la fame e la determinazione per raccogliere i punti e raggiungere il primo obbiettivo, cioè i 40 punti della salvezza. Il primo tempo sicuramente da buttare, durante il secondo invece abbiamo avuto sicuramente lo spirito che contraddistingue la mia squadra. Gli ultimi 45 minuti sono l’unica cosa che ci farà ragionare in maniera costruttiva. Con impegno e sacrificio possiamo tornare nella nostra media