“Mi è venuta una strana afta” | Ma era un tumore alla gola: ecco come riconoscere l’infezione killer

Afta in bocca - CorrierediComo.it

Afta in bocca - CorrierediComo.it (Fonte Wikicommons)

Mai sottovalutare i sintomi: i disturbi del cavo orale, specialmente le afte, possono segnalare patologie ben più serie e preoccupanti.

Se soffri di afte ricorrenti, ti conviene leggere quanto segue. Queste piccole ulcere che si formano all’interno della bocca – in particolare su lingua, gengive, guance e palato – sono generalmente fastidiose e possono interferire con i normali processi di alimentazione e conversazione, ma c’è di peggio… per usare un eufemismo.

Esse potrebbero infatti preannunciare l’insorgenza di un tumore testa-collo, peraltro ben prima che un esame diagnostico confermi quest’allarmante eventualità.

Si presentano solitamente come lesioni rotonde oppure ovali di colore bianco o giallastro, circondate da un alone rosso; possono provocare un dolore intenso, soprattutto quando vengono a contatto con cibi acidi, piccanti e salati, e in alcuni casi possono essere accompagnate da febbre lieve e gonfiore ai linfonodi.

Ecco dunque quando è il caso di ricorrere a un consulto medico. Ormai lo sappiamo bene: la prevenzione e la diagnosi precoce possono fare la differenza tra la vita e la morte.

Afte, cause e cure

Nella maggior parte dei casi, le afte regrediscono spontaneamente nel giro di 7-10 giorni, ma esistono anche alcuni modi per accelerare il processo di guarigione.

Ad esempio, il farmacista potrebbe consigliare sciacqui con gel o collutori antisettici, oppure l’assunzione di farmaci antinfiammatori locali e integratori di vitamine, in particolare B12, ferro e acido folico. Chi invece è refrattario ai farmaci, spesso fa affidamento su rimedi naturali, come impacchi di camomilla o aloe vera. Normalmente, le afte sono associate a stress, carenze nutrizionali, traumi al cavo orale oppure allergie alimentari, ma possono altresì derivare da alterazioni del sistema immunitario. Generalmente innocue, in alcuni casi le afte meritano di ricevere attenzioni più approfondite: potrebbero infatti nascondere una patologia ben più insidiosa e potenzialmente letale.

Visita specialistica al cavo orale - CorrierediComo.it
Visita specialistica al cavo orale – CorrierediComo.it (Fonte Pexels)

Quando preoccuparsi

Se un’afta persiste per più di tre settimane, è assolutamente fondamentale interpellare il proprio medico di fiducia. Secondo la “Make Sense Campaing”, un’iniziativa promossa dalla Società Europea dei Tumori Testa-Collo, una lesione orale che non guarisce potrebbe infatti rivelarsi un segnale precoce di cancro.

Oltre alle afte, gli altri sintomi da non ignorare sono: dolori alla lingua o alla gola, raucedine persistente, difficoltà a deglutire, gonfiore al collo e altre macchie rosse o bianche in bocca. Lo ripetiamo: una diagnosi precoce può davvero ribaltare le sorti del paziente. Se un tumore viene individuato nelle sue fasi iniziali, il tasso di sopravvivenza supera l’80%.