12 settembre 2025: dopo gli aerei, cellulare vietato anche in treno | “Deve stare spento riposto nella borsa”

Smartphone modalità treno (Corrieredicomo) Corrieredicomo.it
Dopo gli aerei, arriva il divieto di usare il cellulare anche in treno: ecco cosa cambia dal 12 settembre 2025
Il cellulare, ormai compagno inseparabile di ogni viaggio, potrebbe presto diventare un ricordo anche a bordo dei treni.
Dopo le restrizioni introdotte da tempo sugli aerei, la stessa misura sembra approdare anche sulle rotaie.
Per milioni di pendolari e viaggiatori occasionali si tratterebbe di una vera rivoluzione: niente più chiamate, messaggi o social network durante il tragitto.
Ma siamo davvero di fronte a un cambiamento così radicale? Cosa sta cambiando e quali sono le nuove regole.
Un divieto che cambia le abitudini dei viaggiatori
Negli ultimi anni l’uso del telefono a bordo dei mezzi di trasporto è cresciuto in modo esponenziale, trasformando i viaggi in momenti di lavoro, intrattenimento o connessione continua con il mondo esterno. Se da una parte gli aerei hanno imposto regole severe per motivi di sicurezza, i treni sono sempre stati considerati spazi liberi, dove ascoltare musica, rispondere a una mail o condividere sui social l’andamento del viaggio.
Ora, però, l’annuncio di un nuovo divieto getta ombre sul futuro di queste abitudini consolidate. Le parole chiave sono chiare: il cellulare dovrà restare spento e riposto in borsa, proprio come avviene quando si vola. Una misura che, se applicata davvero a tutti i passeggeri, segnerebbe la fine di un’epoca fatta di selfie dal finestrino e conversazioni a distanza tra i sedili.
Il divieto è assoluto in queste situazioni
Il divieto, in realtà, non coinvolge tutti i viaggiatori in treno, ma esclusivamente gli studenti durante le gite scolastiche. Alcuni istituti, infatti, hanno deciso di estendere alle uscite didattiche le stesse regole già applicate all’interno della scuola: cellulari spenti e riposti in borsa per tutta la durata del viaggio. La scelta nasce con un duplice obiettivo: ridurre le distrazioni e favorire la socializzazione tra compagni, oltre a prevenire episodi spiacevoli legati all’uso improprio dei dispositivi.
Niente chat o video sui social, ma più dialogo diretto, più osservazione del paesaggio, più condivisione dell’esperienza reale. In caso di necessità, gli alunni potranno sempre rivolgersi ai docenti accompagnatori, che restano i referenti anche per le comunicazioni con le famiglie. Quella che all’inizio poteva sembrare una rivoluzione nazionale nel settore dei trasporti si rivela dunque una misura educativa circoscritta, destinata a riaccendere il dibattito sul rapporto tra giovani, tecnologia e vita quotidiana. Una regola che divide, ma che invita a riflettere su come si possa vivere un viaggio senza l’onnipresenza dello smartphone.