Cantiere paratie, la firma del bando slitta ancora. “Nodo” Tavernola, nuova corsa contro il tempo

L’area di Tavernola tiene ancora in ostaggio il cantiere delle paratie del lungolago di Como. La scadenza di fine gennaio, annunciata in passato dall’assessore regione Massimo Sertori, quale termine entro cui arrivare alla firma dell’intesa, difficilmente potrà essere rispettata. «Tutto è pronto per chiudere il contratto con l’azienda appaltatrice ma resta da definire con il Comune la porzione di area che l’amministrazione metterà a disposizione di Infrastrutture Lombarde come deposito durante i lavori», spiega il sottosegretario ai rapporti con il Consiglio Regionale, Fabrizio Turba.La vicenda che riguarda appunto l’area di Tavernola, prevista come centro di stoccaggio da utilizzare durante i lavori e oggi occupata da un’azienda, non ha ancora visto una conclusione. La zona è di proprietà di Regione Lombardia e viene gestita dal Comune di Como che nei mesi scorsi aveva chiesto al privato di liberare l’area per poterla appunto utilizzare come zona di deposito dei materiali necessari alla realizzazione delle paratie. La questione sembrava essersi risolta la scorsa estate con una convivenza a due: da una parte i privati, dall’altra l’area di stoccaggio. A distanza di mesi però l’accordo su Tavernola sembra non aver retto se continua a bloccare di fatto la firma per la gara di appalto e il successivo via libera ai lavori sul lungolago. Al momento sarebbe infatti in corso una trattativa, che senza ulteriori intoppi, dovrebbe concludersi a breve, anzi a brevissimo come sostengono da Regione Lombardia.

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