Canton Ticino, i morti sono saliti a 120. Il ministro degli Esteri ringrazia ancora l’Italia

«Senza infermieri e medici frontalieri il nostro sistema sanitario sarebbe stato in ginocchio». Ignazio Cassis, ministro degli Esteri della Svizzera, è tornato a ripetere quanto detto già nei primi giorni dell’emergenza Coronavirus: l’Italia, scegliendo di non precettare i propri operatori sanitari, ha di fatto salvato il Canton Ticino.Le parole di Cassis, la cui famiglia peraltro è di origini bergamasche, potranno forse non piacere a chi oltreconfine continua a insultare l’Italia e gli italiani, ma sono un fatto.«Abbiamo avuto rassicurazioni dagli Stati confinanti (oltre all’Italia, nei cantoni di frontiera lavorano anche migliaia di medici e infermieri tedeschi e francesi, ndr) che non intendono precettare il loro personale sanitario attivo in Svizzera», così come pure sarebbe «nel loro diritto fare in caso di crisi. Questa – ha ripetuto il ministro degli Esteri di Berna, nella foto – è una delle ragioni che spinge il mio dipartimento a continuare a garantire con questi Stati una collaborazione reciproca. Perché è soltanto nell’aiuto reciproco che non saranno adottati provvedimenti così drastici». Svizzera e Italia insieme, quindi, nel segno di una collaborazione tanto necessaria quanto utile.Gli ultimi datiIeri, intanto, il bilancio dei contagiati da Covid-19 in Canton Ticino è cresciuto ancora. Oltreconfine sono stati registrati 15 decessi e 129 casi nuovi di Coronavirus. Il bilancio totale cresce così a 2.091 contagi e a 120 persone morte.Attualmente in Ticino sono ricoverate 401 persone affette dal Covid-19: 327 in reparto e 74 in terapia intensiva. Dall’inizio della pandemia, invece, sono guarite 202 persone, 37 delle quali soltanto nelle ultime 24 ore.

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