© Cantù-Torino
«Ora possiamo parlare tranquillamente di play-off». Una volta vinta la gara con Torino, e raggiunta quota 24 punti nella classifica di serie A, coach Marco Sodini, allenatore di Cantù, non ha più problemi a parlare di quello che ora è diventato l’obiettivo della sua squadra, gli spareggi per lo scudetto appunto.Lo snodo fondamentale era la partita con i piemontesi, e alla fine domenica è arrivata la tanto attesa vittoria (93-90), nel tripudio di un PalaDesio che mai come in questa occasione è stato un fattore decisivo, come lo era fino a qualche anno fa il Pianella.Una Cantù ora sesta in classifica, che dunque non vuole più accontentarsi e che parte per la prossima trasferta (a Brescia, sabato alle 18), con l’obiettivo di provare a superare una delle squadre più forti del campionato.
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Per questa settimana coach Sodini ha deciso di derogare all’imposizione degli allenamenti a porte chiuse. Questo pomeriggio, dunque, tifosi ammessi alla seduta che inizia alle 17.Cantù è lanciata, come sottolinea il play David Reginald Cournooh.«Quella di domenica contro Torino è stata una vittoria fondamentale per noi – spiega il giocatore – Andare sul due a zero contro di loro vuol dire tanto, soprattutto in ottica futura. La classifica è davvero corta, una giornata sei undicesimo, quella dopo sei al sesto posto. Può succedere di tutto».«Adesso ci aspettano due trasferte abbastanza difficili sui campi di Brescia e Virtus Bologna, se vogliamo alzare l’asticella dobbiamo andare al PalaGeorge pensando di vincere – aggiunge Cournooh – Con la Fiat non abbiamo giocato bene nei primi due quarti ma poi siamo tornati per il secondo tempo con tutto un altro piglio, trascinati dall’energia di Chappell, il capitano».
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Un tema sottolineato anche dall’allenatore nella conferenza stampa di fine gara: «Anche coach Sodini negli spogliatoi ha cercato di spronarci, chiedendoci maggiore energia in difesa – conclude David – Volevamo riscattare la pesante sconfitta di Venezia, ci siamo riusciti. Non possiamo permetterci “up and down”, l’approccio alla partita deve essere sempre lo stesso: grintosi e concentrati fin da subito».Massimo Moscardi
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