Como, città in gabbia per 3 giorni (e 7 tifosi)

Le barriere di sicurezza poste nei pressi dello stadio sono state smontate dopo tre giorni (foto Antonio Nassa)

Oltre al danno, la beffa. Prima, il quartiere razionalista di Como è stato blindato per un manipolo di tifosi avversari prima della partita con la Varesina.

Dopo, lo stesso quartiere è rimasto “impacchettato” per tre giorni, complice probabilmente il Primo maggio.

Domenica il Como ha giocato in casa l’ultima di campionato contro la formazione di Venegono. Gara giudicata a rischio, ma i tifosi avversari erano soltanto 7.

Vero è che tifoserie di Como e Varese non si amano, ma adottare il protocollo di massima in modo automatico è stato forse eccessivo.

Sta di fatto che prudenza e precauzione si sono prese una sorta di rivincita. I tifosi avversari erano 7, forse meno degli operai che hanno montato le reti di sicurezza, rimaste sul lungolago fino a oggi.

Uno dei quartieri più turistici di Como è stato così blindato tre giorni di fila. Un ricordo certo indelebile per migliaia di turisti