Circa 50mila famiglie lombarde sono rimaste escluse dalla Dote Scuola 2021-2022. Durante il Consiglio Regionale di ieri, l’assessore Sala ha spiegato che la riduzione delle risorse è imputabile all’incremento delle domande: «Alle 46mila domande in più pervenute – ha detto l’assessore – è corrisposta la contestuale riduzione delle risorse statali. Lo scorso anno, che aveva già registrato un incremento delle domande, anche se non paragonabile a quello attuale, abbiamo fatto fronte alle richieste con uno stanziamento straordinario di Regione Lombardia» .Ma quest’anno la Giunta lombarda ha scelto di non provvedere a integrare le somme già stanziate e non ha indicato tempistiche certe per fronteggiare le crescenti difficoltà delle famiglie.«Sono 1.841 le famiglie nella provincia di Como che non hanno ricevuto i finanziamenti del bando Dote scuola e del materiale didattico per l’acquisto di libri di testo e dotazioni tecnologiche, nonostante siano state ammesse alla misura – ha protestato il consigliere regionale del Pd Angelo Orsenigo- Parliamo del 36% dei richiedenti. In altre province sono quasi il 50% e in tutta la Lombardia il totale ammonta a 45.980 studenti lasciati senza sostegno. Non è accettabile. Regione intervenga subito stanziando ulteriori e sufficienti risorse».«Sicuramente la crisi seguita alla pandemia ha spinto molte più famiglie a partecipare alla Dote, rispetto agli anni scorsi, e non è comprensibile, né ha aiutato, la scelta di aver tenuto aperto il bando per un periodo di tempo più limitato del solito – prosegue Orsenigo – Sono tante le persone che hanno bisogno di questo sostegno e che ci hanno segnalato la difficoltà di accedervi. E noi abbiamo sempre chiesto in sede di bilancio di incrementare le risorse a carico della Regione , in gioco c’è il futuro dei giovani», conclude il consigliere comasco.Alla protesta si è unito anche Raffaele Erba, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle: «Regione Lombardia come al solito si è dimenticata sia delle famiglie che degli studenti. Sulla Dote Scuola, anche dopo l’interrogazione del collega consigliere Marco Degli Angeli la situazione non è cambiata. La platea degli esclusi – circa 50mila famiglie – si troverà senza il minimo supporto per acquistare i libri di testo pur avendo tutti i requisiti Isee necessari per usufruire del sostegno».Raffaele Erba ha aggiunto anche una critica alla pianificazione dei trasporti: «Restano marginali le misure adottate da Regione Lombardia per la ripresa dell’anno scolastico. Non sono previsti cambi di rotta sul rafforzamento delle corse di Trenord».
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