La supina accettazione della bolgia dantesca

La supina accettazione della bolgia dantesca

di Mario Guidotti

Si ha l’impressione che il traffico cittadino, da un paio di mesi impazzito e ridotto a bolgia dantesca, sia sottovalutato, sopportato, accettato da chi invece ha la responsabilità di regolamentarlo e risolverlo. Soprattutto le conseguenze.

Sì, signori, perché in quelle code paralizzate ogni mattina non ci sono solo allegri sportivi che tardano in palestra, o gioviali pensionati che perdono la partita di tressette o casalinghe disperate che vanno al burraco. Ci sono soprattutto figli che cercano di portare medicine, cibo e sollievo ad anziani genitori, malati che vanno a fare la propria seduta di chemioterapia, e perché no, lavoratori che perdono occasioni, colloqui di lavoro e opportunità che avrebbero cambiato loro la vita, e infine studenti che perdono un esame fondamentale. Ogni mattina, ma anche ogni giorno e sera che vedono paralizzate le strade di Como sono un insulto a chi faticosamente cerca di portare avanti la propria vita e invece la consuma al volante. Qualcuno fa qualcosa? Sembra proprio di no. La colpa viene anzi scaricata su chi subisce la coda, reo di non aver preso il mezzo pubblico, anch’esso caotico e paralizzato: ho contato quattro bus stralunghi con snodo in fila alle 7.40 in via Milano.

Mah, forse ci sono situazioni eccezionali, irrisolvibili, nuove, imprevedibili. Vediamo: ci sono venuti i capelli bianchi in attesa di una soluzione di via Borgovico. Siamo diventati tutti vecchi in attesa di idee per zona Sant’Agostino, via Milano alta, media e bassa. Eravamo bambini quando le auto giravano a sinistra in fondo a via Morazzone, e lo fanno tutt’ora. Avevamo i pantaloni corti quando si cercavano soluzioni ai passaggi a livello dei treni in città.

E metteteci tutte la criticità, ma anche bizzarrie che si vedono in giro per il capoluogo lariano: dall’incrocio da cinebrivido (copyright Arancia Meccanica) davanti alla Questura (chi passa per primo? Chi tiene la destra, chi la sinistra?) alle triple e quadruple file di scarico di bimbi (si fa per dire: ragazzotti di 80-100 kg accompagnati da genitori e nonni) in viale Varese e viale Lecco all’orario d’ ingresso scuole. Nell’attesa del nuovo Piano del Traffico, scusate la banalità, perché non mettere in strada 4-5 vigili? Non per il passaggio dei Tir (a proposito, stanno finendo i lavori nelle gallerie dell’autostrada?), ma per regolare i 4-5 incroci peggiori della città. Non tutto il giorno, basterebbe dalle ore 7 alle 9.

C’era un tempo che li vedevamo fissi, ricordate la pubblicità del noto digestivo “contro il logorio della vita moderna”? Sicuramente qualcuno ha idee migliori, chiediamo soltanto di provarci, si sbaglierà, tutto possiamo accettare, ma non la rassegnazione delle Autorità a vedere i cittadini perdere la propria vita in attesa che si sblocchi la coda.