Landriscina bis, acque sempre più agitate in maggioranza

L’aria si fa sempre più pesante a Palazzo Cernezzi. I malumori, neanche troppo celati, per un eventuale Landriscina bis attraversano i corridoi del Comune già da tempo. Inevitabilmente il fuoco amico, sotto forma di frasi durissime pronunciate dal commissario provinciale di Forza Italia, Mauro Caprani all’indirizzo di Mario Landriscina, non hanno fatto altro che alzare i toni dello scontro. Anche se di scontro non si dovrebbe parlare, visto che si tratta di forze tutte unite e alla guida dal capoluogo, nonostante le polemiche e le incomprensioni che sovente hanno caratterizzato l’amministrazione Landriscina. Caprani non vuole nemmeno prendere in considerazione l’ipotesi: «Basta civici. Queste persone della società civile non hanno nulla a che fare con il governo di un Comune». Questa il durissimo affondo contro Landriscina. E adesso? In tanti si domandano come e se questo ulteriore attrito potrà avere ripercussioni sulla ricandidatura dell’attuale sindaco, che non ha ancora sciolto la riserve.E allora, al netto di interventi giustamente formali – almeno in questa fase – come quello del capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale Matteo Ferretti che si limita a dire «che i toni utilizzati da Caprani sono discutibili ma noi continueremo a fare la nostra parte», qualcosa si muove. Ecco allora che anche sul fronte Lega, secondo le ultime indiscrezioni, non ci sarebbe più un appoggio così deciso e convinto verso Mario Landriscina. Se all’interno del partito di Matteo Salvini, la corrente molto forte dell’ex vice sindaco di Como, ex ministro del Governo Conte e ora assessore regionale Alessandra Locatelli è sempre quella che spinge con forza per una ricandidatura dell’attuale primo cittadino, non altrettanto allineati sembrano essere invece altri rappresentanti leghisti che, dopo lunghi mesi di granitico sostegno, adesso iniziano a guardarsi intorno. «Ci sarà a breve un incontro a livello provinciale con i responsabili sul territorio, dal quale potrà uscire qualcosa di più concreto», dice il capogruppo leghista Giampiero Ajani non volendo commentare nel dettaglio la situazione attuale. E se questa è sicuramente la crepa più pericolosa qualora si dovesse allargare ulteriormente, inutile dire che Forza Italia, in virtù anche delle ultime dichiarazioni non sembra – per usare un eufemismo – molto soddisfatta da una ipotesi Landriscina bis. Impossibile ieri contattare il capogruppo in comune Enrico Cenetiempo. Infine anche sul fronte di Fratelli d’Italia, nonostante il patto non scritto di non belligeranza in essere fino alla conclusione del mandato, la posizione sembrerebbe abbastanza netta: no a un secondo mandato. Sarebbero infatti sempre in corso operazioni per individuare un nome valido e spendibile anche su questa sponda. Anche perché tutti sono sempre più convinti – soprattutto dopo quanto verificatosi nel corso delle ultime elezioni amministrative – dell’importanza di avere un nome di peso. E se la campagna elettorale vera e propria può attendere, sembra ormai non poter invece più aspettare l’individuazione del candidato forte. E la tendenza che sembrerebbe emergere dalle riunioni è di trovare un nome di stampo prettamente politico. Si punta a un ritorno al passato e a superare – ma non mettere ovviamente da parte – il concetto di lista civica e di persone scelte dalla società civile.