Lite tra vicini, imputazione coatta per un’intera famiglia

Il giudice delle indagini preliminari di Como ha ordinato alla Procura l’imputazione coatta di una intera famiglia di Uggiate Trevano – padre, madre e figlio trentenne – accusata di stalking. Vessazioni e atti persecutori che sarebbero iniziati addirittura nel 2014 e proseguiti negli anni senza interruzione e ai danni non solo del nucleo familiare accanto – composto tra gli altri da una ragazza minorenne – ma anche di chi arrivava a trovarli.Tre le denunce querele che sono state nel frattempo presentate, una riferita a un pugno ricevuto nel 2015, una a un vaso di terracotta lanciato da un balcone all’indirizzo del capofamiglia e l’ultima – datata novembre 2016 – per un tentativo di investimento mentre il vicino di casa era in sella a una moto. Ma stando a quanto raccontato dalla famiglia vessata ci sarebbe dell’altro: minacce agli ospiti che transitavano dal vialetto comune d’accesso alle abitazioni, il cane aizzato contro di loro, corrieri rimandati indietro negando l’esistenza del nucleo familiare cui erano indirizzati i pacchi e pure le mani di uno degli indagati infilate nella posta dei vicini, sottraendo lettere e missive. Vicenda che è confluita nel fascicolo in carico alla Procura per cui era però stata chiesta l’archiviazione ritenendo la questione legata a mere criticità di relazioni tra vicini. Posizione che però non aveva trovato d’accordo i legali della parte lesa che si sono opposti, ottenendo il pronunciamento favorevole del gip che, nelle scorse ore, ha ordinato l’imputazione coatta.