Maroni ricorda Gianfranco Miglio. «Dalla Lega Nord fu trattato male»

Maroni ricorda Gianfranco Miglio. «Dalla Lega Nord fu trattato male»

A 13 anni dalla scomparsa

«Gianfranco Miglio è stato un poeta del federalismo». Con queste parole il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni ha ricordato, durante un convegno organizzato a Milano, il politologo comasco morto nel 2001.«Il suo insegnamento è sempre attuale. Soprattutto l’idea della macroregione, che rappresenta il futuro. E la strada che ha preso l’Europa è quella di indicare la via dell’Euroregione o Macroregione alpina, un’entità che funziona a differenza di altre», ha detto

il presidente Maroni.«Miglio resta sempre attuale rispetto al concetto di Macroregione che la Lega ha cercato di realizzare – ha aggiunto il governatore – Ora ci sono le condizioni per farlo: lo dico perché ci credo, è una proposta su cui abbiamo investito moltissimo. È la strada che ha preso la storia. Da Miglio in avanti abbiamo dimostrato di prevedere, magari con troppo anticipo, l’evoluzione delle cose».Quarantasei regioni di 7 Stati diversi, uniti dalle Alpi, con elementi socio-economici che le rendono affini: è la carta d’identità della Macroregione. «Un cammino avviato due mesi fa a Grenoble – ha ricordato Maroni – A febbraio, a Bruxelles, inizierà il tavolo tecnico per l’elaborazione del piano strategico dell’Euroregione alpina. Tra pochi mesi a Milano sarà ratificato l’accordo».Il ricordo del politologo si è poi concentrato sugli anni d’oro della Lega. «Miglio si allontanò dalle posizioni del movimento. E ha avuto dalla Lega un trattamento non adeguato al suo livello. Nel 1994 con me ministro dell’Interno e vicepremier, avrebbe dovuto diventare ministro delle Riforme ma era troppo nordista. Forse sarebbe stato meglio imbarcarlo», ha concluso Maroni.