(ANSA) – TORINO, 12 MAR – Il decoder costava 50 euro, e con altri 350 ci si poteva abbonare sottobanco per un anno a qualsiasi canale pay tv senza alcun limite. Il business, nel Torinese, è stato scoperto dai carabinieri di Mathi, che hanno individuato e denunciato quindici persone. In tre (due coniugi romeni di 33 e 39 anni e un loro connazionale quarantenne) avevano attivato un laboratorio per la diffusione illecita di palinsesti televisivi delle maggiori piattaforme a pagamento, il cosiddetto Iptv (internet protocol television). Lavorando con server e computer venivano ricodificati i dati delle pay tv, quali Sky, Dazn e Mediaset Premium, e distribuiti via web mediante grazie alla sottoscrizione di un abbonamento illecito (in gergo chiamato “pezzotto”). I carabinieri, grazie all’analisi dei dati telematici e al ritrovamento di un vero e proprio registro contabile, sono risaliti anche ai clienti, che avendo acquistato i ‘pacchetti’ illegali sono stati denunciati per ricettazione. (ANSA).
Una catena di supermercati, simbolo della spesa economica in Italia, chiude definitivamente i battenti dopo…
Dai dati trapela che Como non subisce il fenomeno dell'overtourism e ha saputo reinventarsi per…
San Marco di Castellabate è uno di quei luoghi che, appena ci metti piede, ti…
Una vera e propria voragine si è aperta nell'asfalto in via Rosales. Cosa dicono gli…
Negli ultimi anni, sulle strade di Caserta si vede sempre più spesso un parco auto…
C’è chi non deve più versare il canone Rai e non lo sa. Il canone…