comasco, tra Lenno e Torriggia, i fondali hanno depressioni superiori ai 400 metri. Altra caratteristica che inquieta i sub, specie se poco esperti, è la visibilità, mediamente scarsa e influenzata da numerosi fattori sia naturali che artificiali. La profondità, le stagioni, gli eventi climatici e i cicli biologici, unitamente a sostanze infestanti e all’inquinamento, rendono infatti le ricerche assai difficoltose. La stagione migliore per immergersi è l’inverno: con l’abbassamento della temperatura e il raffreddamento delle acque superficiali, le particelle in sospensione decantano più velocemente.«La situazione peggiore è in estate, quando fioriscono le alghe – dice Gervasini – Tanto che i sub scendono per i primi 20 metri praticamente al buio con una visibilità massima di un metro».
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