(ANSA) – BOLOGNA, 10 FEB – “Ohi Fede… però chi glielo dice al giudice” che il bambino “lo mandiamo all’ex brigatista? Io non mi attento” a dirlo. Le frasi sono in una chat del maggio 2015, agli atti dell’inchiesta ‘Angeli e Demoni’ sugli affidi nella Val d’Enza Reggiana. La domanda è della psicologa Imelda Bonaretti a cui segue la risposta di Federica Anghinolfi, ex dirigente del servizio sociale: “Mica lo sa. E la pena l’ha scontata”. Entrambe sono indagate nell’inchiesta chiusa dalla Procura di Reggio Emilia con 26 avvisi di fine indagine. In un’altra conversazione c’è anche la richiesta di esplicitare meglio, in una relazione da inviare all’autorità giudiziaria minorile, in che modo il malessere di un minore derivasse dalla famiglia di origine. Altrimenti, il giudice in questione non lo avrebbe compreso perché “tonto”, come lo definisce Anghinolfi.
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