Appartamenti di fortuna in diversi immobili

I rifugi – Da viale Innocenzo XI all’ex Baden-Powell di via Tommaso GrossiSpuntano cucine con tavoli per mangiare, camere da letto e zone adibite a bagni«Questa è la cucina, con il tavolo per mangiare. Qui c’è la zona notte, dove ciascuno ha il suo spazio e tiene con cura i suoi oggetti personali. E infine questa è la zona adibita a bagno, con anche una sorta di rubinetto per l’acqua». Una presentazione che in sé non avrebbe nulla di anomalo. Se non fosse che a parlare non è un agente immobiliare ma il presidente della Circoscrizione di via Tommaso Grossi Mario Pitassi, che descrive, mostrandolo in ogni sua parte, il cortile della ex Baden-Powell
, diventato a tutti gli effetti un rifugio per senzatetto.Davanti ai materassi allineati, alle coperte sistemate con cura, ai cuscini – ce ne sono persino di ricamati – e ai vestiti piegati accanto ai giacigli, sembra impossibile pensare di trovarsi nel cuore di Como. A poche decine di metri dalla città murata. Nel centro di una città ricca, laboriosa e con grandi ambizioni turistiche.«Sono ancora troppe le persone che ignorano il problema – dice Pitassi – Noi abbiamo imparato a conviverci e da anni ormai stiamo lavorando per mettere fine a questa situazione. Quando ho assunto l’incarico di presidente della Circoscrizione, si faceva fatica persino a entrare nel cortile per la mole di rifiuti e sporcizia accumulata. Oggi la situazione è migliorata notevolmente, ma è giunto il momento di imprimere una svolta vera».Attualmente, oltre alla Circoscrizione, in via Tommaso Grossi ci sono tre inquilini e alcune associazioni, in particolare il gruppo anziani “Como 90”. «Non possiamo certo dire che sia una sistemazione ideale – dice il presidente, Guido Forgione – La sera ormai c’è da aver paura a riunirsi, senza contare i problemi pratici. I locali sono senza riscaldamento e non abbiamo neppure i servizi». L’unico antidoto contro il degrado, per Mario Pitassi è «accendere le luci nei locali che ora sono bui».«È uno slogan per far capire che dobbiamo rendere viva questa struttura – dice il presidente della Circoscrizione – Stiamo lavorando a questo progetto da oltre un anno e ora speriamo di arrivare a un risultato concreto».Al Comune, il presidente Pitassi chiede di poter disporre dei locali.«Vogliamo occupare tutte le stanze al piano terra in modo che ci sia sempre movimento – spiega – Abbiamo già individuato alcune associazioni disponibili a utilizzare l’ex Baden-Powell come sede e anche ad effettuare i lavori necessari a rendere agibili gli spazi. Da Palazzo Cernezzi ci aspettiamo solo una lista di quanto c’è da fare. Sappiamo che non ci sono soldi per nulla, per questo siamo pronti anche a rimboccarci le maniche e a muoverci autonomamente. Dobbiamo avere le autorizzazioni».In prima fila tra i potenziali occupanti dei locali di via Tommaso Grossi compaiono i City Angels, operatori che già conoscono perfettamente gli “inquilini” dell’ex Baden-Powell. «Qui operiamo abitualmente – spiega il coordinatore, Gianfranco Moretti, detto “Condor” – Conosciamo tutti i senzatetto che dormono stabilmente nella ex scuola. Sono persone in gravi difficoltà con le quali cerchiamo di instaurare un rapporto di fiducia. Portiamo coperte, vestiti e cibo, ma non ci fermiamo mai all’aiuto materiale perché l’obiettivo vero è sempre aiutare la persona in senso più ampio».Ma non c’è solo via Tommaso Grossi. «Cerchiamo di presidiare l’intera città – conclude Moretti – Muoversi a piedi permette di scoprire situazioni inimmaginabili».«Le zone più critiche sono la ex Ticosa e la Santarella, ma ci sono anche ex fabbriche private abbandonate – aggiunge – ad esempio ad Albate, utilizzate abitualmente dai senzatetto. Spesso poi riscontriamo situazioni di degrado anche nel parco di Villa Olmo, tra i giardini a lago e il Tempio Voltiano ma anche sulle passeggiate di Villa Olmo e Villa Geno. I problemi sono più grandi di quanto si possa immaginare. Abbiamo sempre bisogno di collaborazione. Chi volesse darci una mano troverà le indicazioni necessarie sul nostro sito www.cityangels.it».