Auto elettriche, addio alle colonnine | Cambia il metodo di ricarica: non servirà nemmeno la spina
Addio colonnine di ricarica - Freepik - corrieredicomo.it
Auto elettriche senza colonnine e senza spina: l’idea è ricaricare direttamente mentre si guida. Ecco in che modo
Fino a oggi il grande incubo di chi guida un’auto elettrica è sempre stato lo stesso: trovare una colonnina libera, aspettare il proprio turno, attaccare il cavo, perdere tempo in sosta forzata. Il concetto di rifornimento è rimasto simile a quello dei carburanti tradizionali: ti fermi, ricarichi, riparti. Ma in Europa c’è chi sta lavorando per cambiare le regole del gioco, spostando la ricarica dal parcheggio all’asfalto.
L’idea è tanto semplice da spiegare quanto rivoluzionaria da realizzare: trasformare alcuni tratti di strada in vere e proprie “linee elettriche” capaci di trasferire energia direttamente ai veicoli in movimento. Così, mentre procedi lungo una corsia dedicata, la batteria si alimenta senza che tu debba fare nulla, come se la strada stessa diventasse una gigantesca base di ricarica.
Non parliamo di fantascienza lontana nel tempo, ma di test che stanno già prendendo forma in diversi Paesi, con prototipi di “e-road” pensate inizialmente per camion e autobus, ma con la prospettiva – in futuro – di estendere la tecnologia anche alle auto private.
Strade che ricaricano mentre guidi: come funziona davvero
Alla base di queste sperimentazioni c’è la ricarica dinamica: sotto l’asfalto vengono installati speciali sistemi che trasferiscono energia ai veicoli mentre passano sopra la corsia dedicata. A seconda della tecnologia, il contatto può avvenire tramite una sorta di “binario” o, nelle soluzioni più avanzate, tramite induzione, cioè senza collegamento fisico, un po’ come avviene con i caricabatterie wireless per gli smartphone, ma su scala molto più grande.
Il principio è che il veicolo non debba più fare una lunga sosta per ricaricare da zero, ma “fare il pieno a rate”, assorbendo energia lungo il percorso. Così si possono usare batterie più piccole, riducendo pesi e costi, e allo stesso tempo limitare l’ansia da autonomia: se sai che lungo le arterie principali ci sono tratti che ti riforniscono in movimento, non sei più ostaggio della singola colonnina di turno.

Addio alla spina? Cosa può cambiare per gli automobilisti
Se queste strade elettrificate dovessero diffondersi davvero, il rapporto con la ricarica cambierebbe in modo radicale. Le colonnine non sparirebbero del tutto, ma diventerebbero molto meno centrali nella vita quotidiana degli automobilisti: le useresti per integrare, non come unica ancora di salvezza. Una parte importante dell’energia arriverebbe direttamente dal tragitto casa–lavoro, dai lunghi trasferimenti in autostrada, dai corridoi principali del traffico.
Per chi sogna un’auto elettrica ma teme di restare a secco nel momento sbagliato, uno scenario del genere significa una sola cosa: meno attese, meno code, meno spine. Resta ancora tanta strada da fare – costi d’installazione, standard comuni, adattamento dei veicoli – ma il concetto è già chiaro: il futuro della mobilità elettrica potrebbe non passare più solo dalle colonnine agli angoli delle piazze, bensì direttamente dall’asfalto sotto le ruote, trasformando il gesto di “attaccare la spina” in un ricordo sempre più raro.
