BANCAROTTA per l’azienda automobilistica degli italiani | L’abbiamo avuta tutti: ora è un ammasso di debiti e lamiere

Sfasciacarrozze - CorrierediComo.it

Sfasciacarrozze - CorrierediComo.it (Fonte Pixabay)

Pessime notizie all’orizzonte: la società che forniva auto in tutta Italia chiude i battenti. Il Tribunale Ordinario di Torino ha disposto la liquidazione giudiziale.

Negli ultimi anni, il mercato dell’automotive ha subito un grave momento di impasse, tanto in Italia quanto all’estero. Le ragioni del tracollo di questo settore, in precedenza assai fiorente, sono da ricondursi a molteplici cause.

In primis, alla stagnazione economica e alla graduale erosione del potere di acquisto delle famiglie. In secondo luogo, i dettami della transizione green e l’introduzione delle auto ibride ed elettriche non sono stati accolti favorevolmente dalla maggioranza dei potenziali acquirenti.

I costi iniziali per l’acquisto di una vettura di ultima generazione, infatti, sono spesso proibitivi, così come le tariffe per la sostituzione delle componenti elettroniche e meccaniche. Senza contare lo scetticismo legato a una tecnologia ancora in fase di sviluppo, e che deve ancora essere pienamente testata.

Per tali ragioni, mentre molti si arrabattano, nella speranza che la loro Panda goda del dono dell’immortalità, altri prediligono formule come il leasing o il noleggio. Per questi ultimi, ahimè, si profilano tempi ancora più duri…

In liquidazione il colosso del noleggio

Come anticipato, una nota azienda che si definiva leader nella mobilità sostenibile e conveniente si è recentemente scontrata contro la dura realtà giudiziaria. A finire nel mirino dei magistrati è stata Car Free Italia Srl, una società torinese di noleggio auto a lungo termine che, ad oggi, risulta ufficialmente in liquidazione giudiziale.

Fondata nel 2017 e decollata nel 2019 grazie a campagne pubblicitarie aggressive e a campagne allettanti, l’azienda ha in breve tempo attirato migliaia di clienti in tutta Italia. Secondo la Procura di Torino, però, dietro al marketing ben congegnato si nascondeva un meccanismo sospetto. Sono state raccolte, infatti, oltre 50 denunce penali per truffa aggravata e appropriazione indebita, e il fondatore è stato persino accusato di aver ideato uno schema simil-Ponzi. I primi clienti avrebbero ricevuto cashback mensili, mentre i successivi sarebbero rimasti a mani vuote, e stiamo parlando anticipi tra i 20.000 e i 60.000 euro, per auto mai consegnate o bloccate in garage per mancanza di assicurazione.

Car Free in liquidazione - CorrierediComo.it
Car Free in liquidazione – CorrierediComo.it (Fonte X)

Promesse mai mantenute

Secondo alcune fonti, il tracollo di Car Free ha finito per lasciare a piedi oltre 400 clienti; le associazioni dei consumatori stanno cercando di mediare per ottenere il recupero delle somme investite, ma la strada è purtroppo lunga e incerta.

Car Free si presentava sulla carta come una realtà rivoluzionaria, ma attualmente il suo rating societario è crollato al livello “D”, il più basso possibile.