di Adria Bartolich
È iniziata la campagna di vaccinazione che tra i soggetti prioritari include giustamente il personale della scuola, considerato tra quelli a rischio per numero di contatti, tipo ed età media.
Il vaccino utilizzato è AstraZeneca che, per garantire la massima copertura, deve essere iniettato in due fasi diverse.
Centinaia di docenti si sono perciò recati a farsi inoculare la prima dose. Con grande sollievo, ovviamente. Dopo un anno di Covid, contagi, chiusure alternate e classi in quarantena, l’idea di potere riprendere la vita normale alletta tutti. Gli effetti collaterali sono mediamente limitati e soggettivi, uno o due giorni di febbre al massimo, dolori agli arti e senso di spossatezza.
A pochi giorni dell’inizio delle vaccinazioni si sono verificati dei decessi dopo la somministrazione del vaccino. Com’è ovvio sono iniziate le verifiche per capire se le morti siano naturali, oppure connesse a particolari patologie o fattori che il vaccino attiva o aggrava, o addirittura dovute direttamente a esso.
Vero che la necessità di provvedere celermente alla vaccinazione ha ridotto i tempi usuali necessari per la sperimentazione, però mai prima d’ora sulla produzione di un vaccino sono stati investiti tanti cervelli, soldi ed energie. Tutti i vaccini hanno dei possibili effetti collaterali: anche quelli più sperimentati non li escludono, li riducono.
A distanza di un anno dall’inizio del Covid, in Lombardia viaggiamo su migliaia di contagi al giorno, oltre 150 ricoveri di cui una quindicina in terapia intensiva e un’ottantina di decessi quotidiani. A fronte di tutto ciò, certo è necessario effettuare tutti gli accertamenti per potere migliorare e affinare il farmaco, ma basta confrontare i numeri per capire quanto contino l’isteria e l’allarmismo nella decisione: a fronte di circa 17 milioni di vaccinazioni in tutta Europa, i casi di decessi in possibile (non certa!) correlazione con il vaccino sarebbero 37 , tra trombosi ed embolie polmonari, con un’incidenza inferiore addirittura a quella che si registra nella popolazione non vaccinata.
La somministrazione del farmaco è stata sospesa per accertamenti in mezza Europa, ma anche altri vaccini hanno avuto i loro problemi. Perciò abbiamo smesso di vaccinare nonostante qui si sia partiti tardi, la Lombardia abbia quasi 100 decessi al giorno per Covid, si manifesti per riaprire comunque le scuole e gli psicologi, con lo stesso obiettivo, firmino petizioni segnalando disagi tra i ragazzi costretti a stare lontani dalla vita scolastica.
Aggiungiamo che gli operatori sanitari hanno saputo della sospensione di AstraZeneca prima dalla stampa che da canali interni e ci facciamo il quadro esatto della situazione: un manicomio.
Stiamo scherzando?
Basta col pianto greco. Vaccinate!
Bambini rapiti, denunce, un video che fa il giro del web. Su TikToK da qualche…
Un vecchio pc da 50 euro si rivela un tesoro nascosto: nell'hard disk una sorpresa…
La pallacanestro canturina deve vedere incoronato un nuovo leader. Due sono i i canditati, entrambi…
Basta un limone per dire addio a puzza e residui nel microonde. Un rimedio economico…
L’estate 2025 porta il palco galleggiante sul Lago di Como a raddoppiare gli appuntamenti: venti…
L’indagine indipendente mette in fila i migliori e i peggiori: vertice a 73/100 per Kiko;…