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Bonifica Ticosa, annullato del tutto il bando, c’era un errore. Perso un altro anno

C’era un errore marchiano nel bando di bonifica dell’area ex Ticosa e sarebbe questo il motivo che ha spinto la prima classificata a ritirarsi dall’eseguire i lavori. E non è neppure vero, come aveva affermato nei giorni scorsi l’assessore all’Ambiente di Palazzo Cernezzi, Marco Galli, che l’opera verrà ora assegnata alla seconda classificata. Il bando è tutto da rifare e l’amministrazione Landriscina ha così perso un anno intero su una delle questioni irrisolte della città e più care ai comaschi, il destino di un intero quartiere.

La notizia dell’errore è stata confemata da una nota dell’ufficio stampa di Palazzo Cernezzi che pubblichiamo di seguito. Le reazioni alla nuovo “catastrofe” per le sorti della città nell’edizione del Corriere di Como in edicola e online domani, venerdì 9 aprile 2021.

La nota di Palazzo Cernezzi sulla Ticosa:Bonifica ex Ticosa, avviato il procedimento di annullamento della procedura di garaIeri è stata inviata a tutti i concorrenti collocati nella graduatoria della gara relativa all’affidamento dei lavori di bonifica dell’area ex Ticosa una comunicazione di avvio del procedimento di annullamento della procedura di gara, al fine di consentire ai concorrenti di presentare eventuali osservazioni e/o interessi contrari alla revoca degli atti. Il procedimento verrà concluso entro 30 giorni dalla comunicazione di avvio e l’esito sarà pubblicato all’albo pretorio.

L’avvio del procedimento si è reso necessario in quanto, in sede di esame dei requisiti posseduti dai partecipanti seguenti in graduatoria, sono emersi dei vizi nella documentazione della gara bandita alla fine di febbraio 2020. I vizi sono di carattere sia formale (mancata pubblicazione in Gazzetta Ufficiale di modifiche essenziali ai documenti di gara intervenute nel corso della procedura) sia sostanziale (erronea configurazione dei requisiti di legge previsti per lo smaltimento di rifiuti speciali).

Per poter procedere all’annullamento d’ufficio, tuttavia, non è sufficiente che vi siano dei vizi, ma è necessario che vi sia anche un interesse pubblico specifico e concreto, che nella fattispecie è rappresentato dall’ interesse dell’Amministrazione ad affidare i lavori di bonifica a un operatore in possesso dei necessari requisiti di legge e a fare ciò nel più breve tempo possibile. Per questo motivo, nella comunicazione di avvio è stato precisato che l’annullamento è finalizzato e propedeutico alla riedizione della gara.

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