«Siccome riteniamo prioritario e strategico chiudere quanto prima la bonifica della Ticosa, la giunta ha deliberato di chiudere gli ultimi pagamenti in sospeso con l’impresa che sta eseguendo i lavori, che complessivamente ammontano a circa 1,5 milioni di euro».Parole, quelle pronunciate ieri dall’assessore all’Ambiente, Bruno Magatti, al termine della riunione dell’esecutivo, che potrebbero finalmente segnare una
svolta per i lavori (fermi dall’autunno) in via Grandi. Palazzo Cernezzi, tra l’altro, si è fatto anche promotore di una proposta affinché il governo escluda dai vincoli del Patto di stabilità gli oneri di smaltimento dovuti per i materiali contenenti sostanze pericolose.«Mi auguro – ha commentato Magatti – che la mia proposta, affidata direttamente all’onorevole Chiara Braga, arrivi presto sul tavolo del ministro dell’Ambiente e quindi del governo. Si tratta di spese che incidono quasi totalmente sul totale dei lavori. Spero che a Roma se ne prenda atto e si possa procedere in questo senso nell’interesse stesso dei cittadini. Diversamente nessuna amministrazione, visti i bilanci attuali, si impegnerà nelle bonifiche».
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