A Como c’è (forse) un “caso” Massoneria. Ma, più concretamente, anche un “caso” Alessandro Cecchi Paone. Lo dimostrano il dibattito che lunedì sera ha tenuto banco in consiglio comunale e il tweet con cui il deputato e consigliere comunale della Lega, Claudio Borghi, ha voluto rilanciare il suo intervento nell’assemblea cittadina molto critico sullo stesso Cecchi Paone. Dopo aver attaccato a testa bassa il giornalista, da pochi giorni consulente della Fondazione Volta in forza di un accordo che comprende l’organizzazione di almeno 5 iniziative pubbliche e un compenso massimo di 7.500 euro, Borghi ha subito precisato sul canale social preferito il suo pensiero.«A Como polemica perché la Fondazione Volta vuol dare un incarico a Cecchi Paone che risulta essere massone. Ho fatto intervento per spiegare che la Massoneria sarebbe l’ultimo dei problemi in merito a tale scelta, che valutiamo del tutto inopportuna per il ruolo in questione».Il problema, sostiene il deputato leghista, non è tanto l’appartenenza alla libera muratoria. Il problema è proprio Cecchi Paone. Giudicato inadatto a ricoprire l’incarico che gli è stato affidato.
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