BYE BYE ALLA PASTA PIU’ AMATA DAGLI ITALIANI: addio agli stabilimenti | Il comunicato ufficiale è una mazzata al cuore

Pasta Garofalo

Pasta Garofalo (Facebook) - Corrieredicomo.it

Chiudono gli stabilimenti della pasta Garofalo. Il comunicato ufficiale arriva lasciando un colpo al cuore. 

La minaccia dei dazi fino al 107% da parte degli Stati Uniti ha spinto il pastificio Garofalo a ribadire in modo netto la sua posizione. Nessun impianto di produzione sarà aperto sul suolo americano.

Intervistato in merito all’indagine antidumping del Dipartimento del Commercio USA, il direttore commerciale Emidio Mansi ha affermato con fermezza: “Non apriremo stabilimenti di pasta negli Usa. Noi restiamo a Gragnano”.

Questa decisione sancisce quindi un “addio” definitivo all’eventualità di delocalizzare per aggirare le barriere commerciali.

L’azienda campana, sottolinea quindi la sua intenzione di mantenere le radici nella patria storica della pasta.

Le intenzioni dell’azienda

Mentre un concorrente come la Molisana ha optato per l’apertura di un proprio stabilimento negli Stati Uniti, Garofalo intende difendere il suo Made in Italy e il suo mercato ricorrendo direttamente alle vie legali.

L’azienda è quindi pronta a un ricordo legali, affidandosi a degli studi statunitensi per contestare quella che è per lei una misura ingiusta.

Pasta
Pasta (Pixabay) – Corrieredicomo.it

La scelta di Garofalo

Nonostante la minaccia tariffaria ponga un enorme rischio, considerando che gli USA sono il primo mercato estero e tariffe al 107% intaccherebbero il 20% del fatturato, l’azienda è pronta a sostenere i costi di un ricorso legale.

La scelta di Garofalo è quindi chiara. La priorità è quella di mantenere la produzione in Italia, rafforzando la sua battaglia legale contro i dazi anzichè incombere alla pressione di una delocalizzazione.