Campione d’Italia, lo Stato “rinuncia” all’Iva: evitata la maxi-stangata su beni e servizi

Gli ultimi ritocchi in Senato alla legge di bilancio hanno forse alleggerito ulteriormente il carico fiscale che i cittadini di Campione d’Italia si troveranno a dover sopportare a partire dal prossimo anno, quando cioè il comune sulle rive del Ceresio entrerà nello spazio doganale dell’Unione Europea.Il viceministro dell’Economia, Antonio Misiani (Pd), è stato a Como due volte in un mese per ascoltare le ragioni dei cittadini e spiegare loro come non fosse possibile bloccare la procedura dell’Ue. L’unico risultato ottenuto da Campione d’Italia è stato un emendamento alla legge di bilancio (scritto dal senatore Dem Alessandro Alfieri) con il quale il Parlamento è quantomeno riuscito a introdurre un regime di imposizione indiretta in linea con l’imposta svizzera sul valore aggiunto. Una norma che, alla fine, garantirà condizioni di parità tra i consumatori residenti nella Confederazione e quelli stabiliti nell’enclave. I quali, è bene ricordarlo, non soltanto acquistano beni e servizi in Ticino, ma si muovo in un regime monetario elvetico.
L’approfondimento sul Corriere di Como in edicola domenica 15 dicembre