Il casoNessun incentivo da 7.500 euro per l’ufficio Mobilità comunale guidato dal dirigente Pierantonio Lorini. E il “merito” – se così si può dire – è dello stesso Lorini, che (subissato dalle polemiche politiche e dalla formali contestazioni della segreteria generale) ha formalmente annullato il provvedimento con cui egli stesso, alla fine dello scorso mese di dicembre, si assegnò la lauta “ricompensa”.
I 7.500 euro in questione erano legati alla stesura del nuovo piano della sosta. Un atto certamente importante, ma – di fatto – rientrante a pieno titolo nelle mansioni d’ufficio già assegnate per contratto allo stesso dirigente e ai due collaboratori che si sarebbero dovuti dividere la cifra.
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