(ANSA) – AOSTA, 23 FEB – Sono ora quattro le persone, presenti in Valle d’Aosta, che sono state sottoposte al test del Coronavirus e messe in isolamento. Lo ha riferito oggi Luca Montagnani, capo del Dipartimento emergenza, rianimazione e anestesia dell’Azienda Usl valdostana e responsabile sanitario della Protezione civile regionale. Sono tutti italiani, presentano sintomi influenzali “molto lievi” e hanno avuto contatti con la zona endemica lombarda. Di questi, tre sono ricoverati all’Ospedale Parini di Aosta e un quarto si trova nella sua abitazione. Altre tre persone, venute a contatto con i casi sospetti, si trovano in isolamento.
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Coronavirus: un positivo in rianimazione
(ANSA) – MILANO, 23 FEB – Nella notte è risultato positivo al coronavirus un paziente ricoverato in rianimazione al San Gerardo di Monza. A quanto apprende l’ANSA, era stato trasportato dall’ospedale di Crema in quella struttura per consentirgli l’assistenza con la circolazione extracorporea. A Crema era stato ricoverato per una crisi respiratoria e il test del coronavirus era risultato negativo.
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Coronavirus: Veneto attiva numero verde
(ANSA) – VENEZIA, 23 FEB – La Regione Veneto ha attivato il numero verde 800462340 per assistere e informare i cittadini sui comportamenti da tenere da parte delle persone che temono di essere entrate in contatto con virus. La decisione è stata presa alla luce del fatto che numerose persone stanno chiamando il 118 per chiedere informazioni sull’infezione, per evitare il sovraccarico delle centrali operative, che può avere delle conseguenze sul soccorso a persone che hanno effettivamente necessità di un intervento immediato. Si raccomanda peraltro di chiamare il 118 in caso di difficoltà respiratoria, per richiedere l’invio immediato di un’ambulanza.
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Coronavirus:al via blocchi nel lodigiano
(ANSA) – CASALPUSTERLENGO (LODI), 23 FEB – Scattano le procedure di filtraggio sulle strade di accesso alla zona rossa del Lodigiano. Le forze dell’ordine stanno avvisando gli automobilisti che, una volta entrati, non potranno più uscire. I blocchi agli ingressi dei dieci comuni, come previsto dalle disposizioni del governo, scatteranno tra pochi minuti.
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Corononavirus, tre casi sospetti in Vda
(ANSA) – AOSTA, 23 FEB – Tre casi sospetti di Coronavirus sono stati rilevati in Valle d’Aosta. Il personale del 118 ha effettuato tre tamponi che sono stati inviati all’ospedale Sacco di Milano per le analisi. Uno dei tre casi sospetti è un uomo proveniente da Padova che è ricoverato in Rianimazione all’ospedale Parini di Aosta. L’Università della Valle d’Aosta “in via precauzionale” ha deciso di sospendere tutte le attività fino a sabato 29 febbraio.
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Croce legno barconi Lampedusa a Bassetti
(ANSA) – BARI, 23 FEB – Una croce realizzata con il legno azzurro dei barconi dei migranti arenati a Lampedusa è stata donata da alcune bambine con le loro mamme ospiti del Cara di Bari-Palese al cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, durante il pranzo organizzato nella Fiera del Levante a conclusione del meeting dei vescovi del Mediterraneo.”La croce – c’è scritto nella lettera che accompagna il dono – è dedicata a Welela, giovane migrante eritrea morta nel 2015 durante il tentativo di traversata del Mediterraneo su un barcone”. “I legni di Lampedusa a nudo incrociati – continua la lettera – simboleggiano la passione dell’umanità in movimento che trova nell’indifferenza e nel silenzio dell’Europa la risposta al tentativo di avere un futuro migliore”. A consegnare la croce al cardinale sono state sei bambine tra i 6 anni e i pochi mesi di vita, la più piccola nata nel centro di accoglienza, e le loro giovani mamme tra i 18 e i 30 anni, provenienti da Costa d’Avorio, Camerun, Guinea e Nigeria, tutte partire dalla Libia.
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Direttrice analisi Sacco, mi pare follia
(ANSA) – MILANO, 23 FEB – “A me sembra una follia. Si è scambiata un’infezione appena più seria di un’influenza per una pandemia letale. Non è così”. Lo ha scritto sulla sua pagina Facebook Maria Rita Gismondo, direttore responsabile di Macrobiologia Clinica, Virologia e Diagnostica Bioemergenze, il laboratorio dell’Ospedale Sacco di Milano in cui vengono analizzati da giorni i campioni di possibili casi di Coronavirus. “Il nostro laboratorio ha sfornato esami tutta la notte. In continuazione arrivano campioni”, è scritto nel post. “I miei angeli sono stremati. Oggi la mia domenica sarà al Sacco. Vi prego, abbassate i toni! Serena domenica!”, ha aggiunto.
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Gallera,pub e discoteche chiusi dalle 18
(ANSA) – MILANO, 23 FEB – “Abbiamo disposto la chiusura dalle ore 18 dei luoghi commerciali di intrattenimento o svago, non i ristoranti, quindi pub e discoteche, luoghi dove si trovano molte persone”. Lo ha detto l’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera.
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Gualtieri: chiesto a G20 misure comuni
(ANSA) – ROMA, 23 FEB – “Ho informato il G7 e il G20 della situazione e delle decisioni adottate in Italia e ho chiesto di lavorare da subito a misure economiche a livello internazionale, coordinate e adeguate ad affrontare in modo tempestivo ed efficace le conseguenze economiche del virus nel caso la crisi si aggravi”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, a margine dei lavori a Riyadh.
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Infermiere aggredisce paziente in Ps
(ANSA) – CAGLIARI, 23 FEB – Un infermiere esce dalla porta del triage di un Pronto soccorso e centra con un calcio all’addome un paziente in attesa di essere vistato. È il contenuto di un breve video, circa 20 secondi, diventato virale sul web. L’episodio – si vede dal video effettuato con uno smartphone – è avvenuto all’interno della sala d’attesa dell’ospedale Santissima Trinità a Cagliari. Impossibile stabilire al momento quando sia avvenuta l’aggressione, anche se dagli indumenti indossati dai protagonisti sembra essere inverno. Impossibile anche capire il perché del calcio e delle frasi (in cagliaritano, ndr) con le quali l’infermiere invita con forza il paziente ad allontanarsi. La lite, scoppiata probabilmente perché l’uomo era in stato di alterazione psicofisica e stava disturbando, è stata bloccata da una guardia giurata. Spetterà adesso alla direzione sanitaria dell’ospedale – che per il momento sulla vicenda mantiene lo stretto riserbo – stabilire cosa è realmente accaduto.