(ANSA) – TOKYO, 12 FEB – I principali costruttori auto giapponesi decidono nuovamente di posticipare la riapertura dei loro impianti in Cina, in scia ai timori di un’espansione del coronavirus. Toyota, Honda e Nissan ritarderanno il riavvio della produzione almeno fino al prossimo lunedì, e con ogni probabilità anche a una data successiva. Inizialmente le prime due case auto avevano previsto la ripresa delle attività all’inizio di questa settimana mentre la data di rioccupazione per Nissan era decisa per questo venerdì. Anche gli altri costruttori auto nipponici fanno fatica a procurarsi le parti necessarie agli impianti produttivi, rivela la stampa giapponese, impedendo di fatto la ripresa delle attività lavorative. Per le stesse ragioni ieri Nissan aveva comunicato la sospensione dei lavori in un impianto nella prefettura di Fukuoka, la prima chiusura di una fabbrica giapponese dall’inizio della diffusione del virus.
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Crisi Air Italy, De Micheli in campo
(ANSA) – OLBIA, 11 FEB – La ministra dei Trasporti Paola De Micheli ha chiesto un incontro urgente con Air Italy invitando la società a sospendere ogni decisione in merito alla possibile liquidazione della compagnia fino alla riunione con i ministeri competenti. “Non è accettabile la decisione di liquidare un’azienda di tali dimensioni senza informare prima il Governo e senza valutare seriamente eventuali alternative, pertanto – dichiara la ministra – mi aspetto che Air Italy sospenda la deliberazione fino all’incontro che possiamo già calendarizzare a partire dalle prossime ore”. Rimasta sotto traccia per alcune settimane ed esplosa all’improvviso in seguito alle denunce pubbliche delle organizzazioni sindacali di categoria, la crisi di Air Italy rischia l’epilogo nel modo peggiore. Secondo le informazioni in possesso delle sigle regionali e nazionali del trasporto aereo, sarebbe in corso tra Milano e Doha un’assemblea dei soci che potrebbe avere un esito drammatico
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Daimler: leggero ribasso vendite 2020
(ANSA) – MILANO, 11 FEB – Il Gruppo Daimper, titolare del marchio Mercedes, ha chiuso il 2029 con vendite in linea con le stime per 172,7 miliardi di euro, il risultato operativo è sceso da 11,1 a 4,3 miliardi e l’utile netto da 7,6 a 2,7 miliardi. Quanto al 2020 Stoccarda prevede un “leggero calo” nelle vendite di veicoli. In “significativo ribasso” invece l’utile operativo, mentre i ricavi sono previsti stabili sui livelli del 2019 a 3,34 miliardi di euro. Previsti tagli al personale per 1,4 miliardi entro la fine del 2022, mentre il dividendo proposto di 0,9 euro per il 2019 è inferiore ai 3,25 euro del 2018 e rientra nella fascia bassa delle stime degli analisti.
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Lagarde, slancio crescita rallentato
(ANSA) – BRUXELLES, 11 FEB – “Lo slancio della crescita della zona euro è rallentato dall’inizio del 2018, soprattutto a causa di incertezze globali e commercio internazionale più debole”, cosa che ha portato anche a un “indebolimento della pressione sui prezzi, e l’inflazione resta distante dal nostro obiettivo”: lo ha detto la presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde parlando alla plenaria di Strasburgo. “Il nostro stimolo monetario – ha aggiunto – ha sostenuto la crescita ma non può e non deve essere l’unica azione sul campo. Più a lungo restano le nostre misure, più sale il rischio che gli effetti collaterali diventino più pronunciati”. Lagarde ha quindi sollecitato “politiche strutturali e di bilancio che possono rafforzare la produttività”, e che in ambiente di bassi tassi “possono essere molto efficaci”.
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Borsa: a Milano giornata debole, su Exor
(ANSA) – MILANO, 10 FEB – Debole Piazza Affari, chiusa in leggero positivo (+0,12%), mentre sono rimaste in rosso le altre principali Borse europee con le notizie su coronavirus, tempesta Ciara e l’indice sulla fiducia degli investitori europei che scende. Milano, pur con le stime in calo per l’industria, ha visto in positivo Prysmian (+1,8%) e Buzzi (+0,9%). Brillante Exor (+4%) che tratta la cessione di PartnerRe. Corsa della Lazio (+10,6%) il giorno dopo il volo a -1 dalla Juve. Su Nexi (+3,4%) e Azimut (+2,9%) con raccolta positiva a gennaio. Nel lusso bene Moncler (+2,6%) coi conti, non Ferragamo (-0,3%). In ordine sparso le banche, con lo spread chiuso a 136 punti. Su Ubi (+0,6%) e Unicredit (+0,4%), giù Intesa (-0,6%) e Banco Bpm (-0,7%). In rosso Cnh (-2,1%) in rimbalzo dopo la raccomandazione d’acquisto di Deutsche Bank, Fca (-1,8%) come il resto del comparto, Leonardo (-0,9%) e Tim (-0,8%). Il calo del greggio (wti -0,9%) ha penalizzato Saipem (-1,3%) e Eni (-0,9%), ma anche Pirelli (-0,7%), non Tenaris (+0,6%).
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Borsa: Asia contrastata, Tokyo -0,6%
(ANSA) – MILANO, 10 FEB – Appaiono contrastate le principali borse di Asia e Pacifico nella prima seduta della settimana, con Tokyo (-0,6%), Taiwan (-0,33%) e Sidney (-0,14%) in lieve calo a differenza di Shanghai e Seul (+0,51% entrambe), mentre sono ancora aperte Hong Kong (-0,62%) e Mumbai (-0,54%). Secondo un gestore giapponese di Smbc Nikko i mercati azionari “mostrano una certa capacità di adattamento”. Le ipotesi sono che per il coronavirus il peggio sia passato, ricordando il forte recupero della Cina dopo la Sars nel 2003 e il balzo dell’inflazione registrato oggi. Prevale poi l’idea che la Fed sia pronta a tagliare i tassi e seguito degli “sviluppi non previsti” legati alla pandemia cinese. Negativi i futures sull’Europa, in vista della produzione industriale italiana in dicembre e della fiducia degli investitori europei (Sentix). In controtendenza i futures Usa in assenza di dati macro.
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Borsa: Europa apre debole, Londra -0,12%
(ANSA) – MILANO, 10 FEB – Apertura debole per le principali borse europee. Londra segna un calo dello 0,12% a 7.457 punti, Francoforte dello 0,28% a 13.476 punti e Parigi dello 0,35% a 6.0008 punti.
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Borsa: Europa chiude in rosso
(ANSA) – MILANO, 10 FEB – Chiusura in rosso per le principali Borse europee, con in calo l’indice sulla fiducia degli investitori. Maglia nera a Londra (-0,27%) a 7.446 punti, seguita da Parigi (-0,23%) a 6.015 punti) e Francoforte (-0,15%) a 13.494 punti. Meglio invece Madrid (+0,05%) a 9.816 punti, rimasta sulla parità.
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Borsa: Europa giù, Milano regina (+0,2%)
(ANSA) – MILANO, 10 FEB – Borse europee deboli, per effetto del coronavirus in Cina e della tempesta invernale Ciara, che insiste sul Nord Europa. Milano è la migliore (+0,2%), seguita da Madrid (-0,13%), Londra (-0,21%), Francoforte (-0,29%) e Parigi (-0,36%). Frenano oltre le stime la produzione industriale italiana in dicembre e l’indice Sentix sulla fiducia degli investitori europei. Contrastati i futures Usa, con il Dow Jones in calo e il Nasdaq in lieve rialzo, in assenza di ulteriori dati, mentre lo spread tra Btp e Bund scende a 133,8 punti. Le vendite si concentrano sul settore dei viaggi con Ryanair (-2,17%) e EasyJet (-1,4%) insieme a Lufthansa (-0,65%), mentre Air France è invariata.
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Borsa: Europa in calo, Milano stabile
(ANSA) – MILANO, 10 FEB – L’effetto combinato tra il contagio del coronavirus dalla Cina e della tempesta invernale Ciara che sta flagellando il Nord Europa pesa sui listini in Borsa nella prima seduta della settimana. Milano è in parità, mentre cedono Parigi (-0,43%), Francoforte (-0,38%), Londra (-0,34%) e Madrid (-0,18%). Sul fronte macroeconomico si è rivelata peggiore delle stime la produzione industriale italiana in dicembre ed è atteso un rallentamento dell’indice Sentix che misura la fiducia degli investitori europei. Negativi i futures Usa in assenza di dati.