(ANSA) – BRUXELLES, 04 MAR – L’Italia è il primo Paese dell’Ue a rifiutare l’export delle dosi di vaccini di AstraZeneca. Secondo quanto si apprende a Bruxelles, venerdì le autorità italiane hanno notificato alla Commissione europea la decisione di bloccare l’export di una partita di vaccini della casa farmaceutica in Australia. Sono oltre 250mila le dosi del vaccino di AstraZeneca che l’Italia ha proposto di bloccare, secondo quanto si apprende a Bruxelles, sulla base del nuovo meccanismo europeo sul controllo dell’export. La proposta ha incontrato il favore della Commissione. (ANSA).
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Landini, proroga blocco licenziamenti sia generale
(ANSA) – ROMA, 04 MAR – La proroga del blocco dei licenziamenti deve riguardare tutti, essere generalizzata. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini nel corso di una intervista ad Omnibus su La7 a proposito della proroga della misura oltre il 31 marzo. Landini ha ribadito la necessità di fare una riforma degli ammortizzatori sociali con l’incentivo dei contratti di solidarietà e quelli di espansione insieme alla messa a punto di uno “strumento universale che copra tutte le forme di lavoro, compreso quello autonomo”. Sulla proroga dei licenziamenti (alcune indiscrezioni parlano del 30 giugno, ndr) il sindacato è in attesa di una nuova convocazione dal Governo. A proposito del reddito di cittadinanza Landini ha detto che la misura ha funzionato come strumento per combattere la povertà ma non ha funzionato per le politiche attive. “Per nuovi posti di lavoro – ha detto – servono investimenti e un progetto vero di riforma dei centri per l’impiego. Mescolare i due strumenti non ha aiutato a risolvere le questioni”. Il sindacalista si è quindi soffermato sulla questione rider: l’obiettivo del sindacato – ha spiegato – “è l’applicazione di un contratto nazionale di lavoro in modo che abbiano diritti fondamentali come gli altri. Per questi lavoratori esiste già un contratto nazionale che è quello della logistica”. (ANSA).
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L’Ema ha avviato la valutazione dello Sputnik V
(ANSA) – BRUXELLES, 04 MAR – L’Ema ha avviato la valutazione del vaccino russo Sputnik V. Lo rende noto la stessa Ema. Nel comunicato, l’Ema specifica che a presentare domanda per l’Ue è stata la filiale tedesca del gruppo farmaceutico russo R-Pharm. La decisione di avviare la revisione in tempo reale, prosegue Ema, si basa sui risultati di studi di laboratorio e studi clinici sugli adulti. La revisione continuerà fino a quando non saranno disponibili prove sufficienti per la domanda formale di autorizzazione all’immissione in commercio. L’Ema non è in grado di prevedere le tempistiche generali, ma precisa che “dovrebbe richiedere meno tempo del normale per valutare un’eventuale domanda a causa del lavoro svolto durante la revisione progressiva”. L’Ente comunicherà ulteriormente quando sarà stata presentata la domanda di autorizzazione all’immissione in commercio per il vaccino. (ANSA).
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Leonardo al lavoro sul primo bilancio integrato, in cda 9 marzo
(ANSA) – ROMA, 04 MAR – Leonardo vara “un nuovo approccio alla rendicontazione di bilancio che integri le performance economico-finanziarie con i traguardi raggiunti e gli obiettivi futuri sugli aspetti Environmental, Social & Governance”. La società, spiega una nota, “è al lavoro per redigere il primo bilancio Integrato con l’obiettivo di offrire in un unico documento, una visione completa, misurabile e trasparente del valore generato e confermare la centralità della sostenibilità nella strategia aziendale. Il primo progetto di dilancio Integrato sarà sottoposto all’approvazione del cda di Leonardo nella riunione del 9 marzo 2021”. “Con il bilancio Integrato vogliamo rafforzare il percorso di sviluppo sostenibile intrapreso da Leonardo”, sottolinea la cfo Alessandra Genco: “I futuri investimenti dell’azienda saranno focalizzati sulle tecnologie per la transizione ambientale e digitale e sullo sviluppo di persone e competenze chiave. Il bilancio Integrato è un elemento fondamentale per fornire una rappresentazione olistica delle strategie di sviluppo e delle performance conseguite, del modo in cui co-creiamo soluzioni innovative con i partner della filiera e con l’ecosistema della ricerca scientifica, della maniera in cui operiamo responsabilmente nei Paesi in cui siamo presenti, dell’impiego che facciamo dei nostri preziosi capitali, non solo quelli finanziari. L’integrazione è una scelta strategica di lungo termine a supporto della nostra competitività” (ANSA).
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M5s: Tribunale Cagliari sospende espulsione Carla Cuccu
(ANSA) – CAGLIARI, 04 MAR – Il Tribunale di Cagliari, ravvisando l’ illegittimità dell’espulsione dal M5S della consigliera regionale Carla Cuccu, ha disposto con decreto emesso nel pomeriggio di oggi, la sospensione dell’ efficacia del provvedimento, accogliendo l’istanza cautelare presentata dai suoi avvocati. Lo annunciano i legali di Carla Cuccu, Patrizio Rovelli e Lorenzo Borrè. Cuccu era stata espulsa venti giorni fa dal capo politico Vito Crimi con un provvedimento del Comitato di Garanzia che, rigettando il reclamo proposto dalla consigliera contro il provvedimento di sospensione, aveva aggravato la sanzione deliberando la sua espulsione. La decisione, spiega l’avvocato Borrè, era stata presa dagli organismi del M5s, ” richiamando genericamente condotte contrarie al movimento, senza però specificare in cosa queste consistessero e senza contestarle previamente all’incolpata, violando così, tra l’altro, i più elementari principi del diritto di difesa”. Lo stesso tribunale aveva nei giorni scorsi nominato un curatore speciale del M5s perchè “rimasto privo di rappresentanza legale” in quanto il 17 febbraio scorso gli iscritti alla piattaforma Rousseau avevano votato per la modifica dello statuto del M5s, introducendo un Comitato direttivo di cinque membri al posto del Capo politico, con tutte le funzioni di rappresentanza legale. (ANSA).
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Mafia: confiscati beni per 40 mln a imprenditore edile
(ANSA) – PALERMO, 04 MAR – Confiscati a un imprenditore edile di Palermo, Giovanni Pilo, 83 anni, residente in provincia di Roma, beni per 40 milioni di euro. L’operazione è stata condotta dalla Direzione investigativa antimafia (Dia) che ha eseguito un provvedimento della sezione penale e misure di prevenzione del tribunale di Palermo, presieduta da Raffaele Malizia, in accoglimento della proposta formulata dal direttore della Dia. Pilo, della famiglia mafiosa di Resuttana (sposato con Anna Gambino, sorella di Giacomo Giuseppe detto “’u’tignusu”, già capo del mandamento palermitano di San Lorenzo e componente della cupola provinciale), è stato sorvegliato speciale nel 1976 e nel 1985 e successivamente ha riportato una condanna a 7 anni al maxiprocesso di Palermo. Sul suo conto hanno rilasciato dichiarazioni anche i collaboratori di giustizia Tommaso Buscetta, Salvatore Contorno e Salvatore Anselmo. Schierato con i corleonesi nella seconda guerra di mafia degli anni Ottanta, Pilo ebbe un ruolo nei progetti di speculazione edilizia nel capoluogo siciliano, il cosiddetto sacco di Palermo. Gli accertamenti patrimoniali effettuati dalla Dia hanno evidenziato una netta sperequazione fra i redditi dichiarati dal Pilo e gli investimenti sostenuti, da ritenersi pertanto frutto o reimpiego di capitali illeciti. La confisca che ha colpito beni intestati al proposto nonché alla coniuge e al figlio, già sottoposti a sequestro dalla Dia nel giugno 2020, ha interessato una villa, 145 immobili, tra i quali anche numerosi terreni a Palermo, Roma e Trapani, l’intero capitale sociale di 8 società, di cui 5 con il relativo compendio aziendale; 4 polizze assicurative, 5 rapporti bancari. (ANSA).
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Mario Draghi ha lasciato la sua casa a Città della Pieve
(ANSA) – CITTÀ DELLA PIEVE (PERUGIA), 08 FEB – Mario Draghi ha appena lasciato la sua abitazione a Città della Pieve. Nel casolare immerso nella quiete della campagna dell’Umbria, il presidente del Consiglio incaricato ha trascorso il fine settimana. Probabilmente impegnato a mettere a punto gli ultimi particolari in vista dei confronti decisivi per formare il nuovo Governo. (ANSA).
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Maxi rissa tra ragazzi con machete in Brianza
(ANSA) – DESIO, 04 MAR – Una rissa tra due gruppi di giovani, alcuni dei quali minorenni, armati di mazze e persino di un machete, è stata bloccata nel tardo pomeriggio di ieri a Desio (Monza) dai carabinieri. Venti in totale i ragazzi coinvolti, sei dei quali sono stati identificati e denunciati dai militari, tra cui tre minorenni. A far scattare l’appuntamento per lo scontro sarebbe stato un litigio nato tra due appartenenti a i due gruppi per una ragazza. A quanto emerso uno dei due gruppi di giovani è arrivato in Brianza da Cinisello Balsamo (Milano), con lo scopo di far “pagare lo sgarro”. Grazie alle telefonate dei presenti alcune pattuglie sono sopraggiunte prima che la situazione degenerasse, bloccando la piazza e identificando tutti i presenti. I sei denunciati dovranno rispondere di rissa aggravata e porto abusivo di oggetti atti ad offendere. I carabinieri hanno sequestrato una mazza da baseball e un machete. I giovani provenienti da fuori Desio sono stati inoltre tutti sanzionati per il mancato rispetto della normativa anti Covid. (ANSA).
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Meghan, il Palazzo ‘perpetua falsità’ su di me e Harry
(ANSA) – ROMA, 04 MAR – Meghan Markle ipotizza che Buckingham Palace stia “perpetuando falsità” su di lei e suo marito, il principe Harry, e non sembra avere alcuna intenzione di fare marcia indietro sulla sua decisone di far sentire la propria voce. Lo riportano i media internazionali. “Non so come potrebbero aspettarsi che dopo tutto questo tempo possiamo restare in silenzio se c’è un ruolo attivo da parte della ‘Firm’ nel perpetuare falsità su di noi “, ha detto la duchessa di Sussex riferendosi alla famiglia reale, nel corso di un’intervista con Oprah Winfrey, di cui la CBS ha diffuso un’anticipazione ieri sera. L’anticipazione è stata rilasciata dopo che Buckingham Palace ha reso noto che avvierà indagini interne sulle denunce – rilanciate ieri dal Times – di ex funzionari al servizio nel 2018 dei duchi di Sussex a proposito di presunti atteggiamenti di bullismo attribuiti all’epoca alla stessa Markle. (ANSA).
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Navalny: oltre 1.300 fermi nel corso delle proteste
(ANSA) – MOSCA, 03 FEB – Nel corso della giornata di ieri la polizia ha effettuato 1.386 fermi alla proteste non autorizzate a sostegno di Alexey Navalny. Lo sostiene l’ong OVD-Info nel suo ultimo bollettino, diramato nel cuore della notte. Dopo l’annuncio della sentenza molti seguaci dell’oppositore si sono riversati nelle strade di Mosca e San Pietroburgo, incoraggiati dallo staff di Navalny, per esprimere il loro scontento. La polizia, stando a diversi resoconti, ha reagito a tratti in modo molto violento. (ANSA).