(ANSA) – ROMA, 07 AGO – Per il sesto giorno consecutivo la Polonia ha registrato un numero record di nuovi casi di coronavirus ma per il momento le autorità escludono un altro lockdown. Lo riporta il Guardian. Sono 809 le persone contagiate dal Covid-19 nelle ultime 24 ore secondo i dati del ministero della Sanità che ha precisato che la maggior parte dei casi sono stati individuati in grandi città come Varsavia, Cracovia e Katowice. In quest’ultima, c’è stato un record di contagi tra i minatori, 1.279, quasi tutti dell’azienda statale PGG. “Non c’è nessuna ragione per imporre di nuovo un lockdown generale”, ha dichiarato il vice premier Jacek Sasin. Il governo ha comunque irrigidito alcune misure in alcune regioni come l’obbligo di mascherine in pubblico, il divieto di conferenze, eventi sportivi e concerti, la chiusura di cinema e palestre e un limite di 50 persone ai matrimoni. La Polonia finora ha avuto 50.324 casi di coronavirus e 1.787 vittime. (ANSA).
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Coronavirus: Procura Udine apre inchiesta su mascherine
(ANSA) – UDINE, 04 AGO – La Procura della Repubblica di Udine ha aperto alcuni fascicoli di inchiesta per frode nelle pubbliche forniture: si sospettano irregolarità in alcune gare svolte nel periodo del lockdown. Per il momento non ci sono indagati. Ne danno notizia il Messaggero Veneto e Il Piccolo. Secondo quanto affermato dal Procuratore capo Antonio De Nicolo, “sono stati aperti dei filoni di indagine che riguardano varie problematiche relative alla fornitura di mascherine a enti pubblici del territorio, non solo alla Protezione civile regionale Fvg: mascherine con problemi di funzionalità, ovvero che potevano dare perplessità su una possibile violazione delle norme in materia di forniture pubbliche”. (ANSA).
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Coronavirus: rischio chiusura anticipata hotel Sardegna
(ANSA) – ARZACHENA, 28 AGO – Gli hotel sardi provano a resistere. Ma rispetto allo scorso anno a settembre rischiano di lavorare con una percentuale in meno di turisti del 70-80%. E Federalberghi lancia l’allarme: “Ci sono tutte le condizioni per far capire che il clamore mediatico sulla Sardegna è ingiustificato e che nell’isola si può trascorrere una vacanza tranquilla e sicura – spiega all’ANSA il presidente Paolo Manca – ma se non si raggiunge almeno il 35% molti alberghi saranno costretti a chiudere prima del tempo sull’onda di quello che sta succedendo alle discoteche”. Difficile fare un discorso con numeri sulle prenotazioni: “Questo è stato l’anno del last minute – spiega ancora Manca – la gente chiama tre quattro giorni prima dell’arrivo. È chiaro che ora il clamore mediatico sulla Sardegna si sta allargando alla stampa estera e questo rischia di bloccare le prenotazioni degli stranieri. Ma bisogna far capire che la Sardegna non è epicentro del Covid e che i numeri sono in linea con quelli normali se consideriamo che oltre i residenti ci sono anche i turisti – aggiunge il presidente degli albergatori – E se consideriamo che ci sono stati dei comportamenti irresponsabili da parte dei turisti. Non certo negli alberghi che invece hanno adottato e adottano misure che fanno stare l’ospite al sicuro. Bisogna far capire subito che c’è un prodotto sicuro e appetibile, ora più che mai. E che i turisti che vengono a settembre avranno a disposizione spazi e servizi. Rischi non ce ne sono”, conclude Manca. (ANSA).
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Coronavirus:studenti cosentini tornano da Corfù, un positivo
(ANSA) – COSENZA, 10 AGO – Otto studenti diciannovenni, del cosentino, tornati da Corfù sabato scorso sono stati sottoposti ai tamponi rinofaringei da parte della task force dell’Asp di Cosenza. Per ora uno di loro, residente a Castrolibero, è risultato positivo. Gli altri tamponi saranno processati nelle prossime ore. Alcuni ragazzi mostrerebbero lievi sintomi riconducibili al Covid-19. Tutti i giovani, insieme alle famiglie, sono in isolamento. Intanto, i sanitari dell’Asp di Cosenza hanno avviato la ricostruzione della catena dei contagi. Secondo quanto si apprende, uno dei ragazzi si è presentato spontaneamente al Dipartimento di prevenzione, igiene e tutela della salute, perché venuto a conoscenza di casi di positività all’interno del gruppo partito per la vacanza che comprende oltre 150 studenti italiani. (ANSA).
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Costa ottiene certificazione Rina
(ANSA) – GENOVA, 25 AGO – Costa Crociere ottiene, prima compagnia di crociere, la certificazione volontaria Rina ‘Biosafety Trust Certification’, relativa alla prevenzione del rischio biologico a bordo delle navi. Il processo di certificazione, svolto attraverso audit, prende in considerazione tutti gli aspetti della vita di bordo, dai servizi alberghieri, alla ristorazione, dal fitness alle aree relax, e delle operazioni a terra, come ad esempio le procedure di imbarco e lo svolgimento delle escursioni, valutando la rispondenza del sistema di ogni nave alle procedure finalizzate alla prevenzione e al controllo delle infezioni. Per ottenere la certificazione del Rina sono stati creati moduli di formazione specifici per l’equipaggio, nel rigoroso rispetto dei nuovi protocolli sanitari e del relativo sistema di gestione di bordo messo in atto da Costa. Questi programmi di formazione vanno a rafforzare le già robuste procedure introdotte a bordo con il Costa Safety Protocol, il nuovo protocollo sanitario sviluppato da Costa con il supporto scientifico di esperti indipendenti. E proprio in base alla situazione epidemiologica e considerato il parere degli esperti, dalla prima partenza di Costa Deliziosa, prevista per il 6 settembre da Trieste, e a seguire su tutte le navi che ritorneranno successivamente operative, la compagnia svolgerà il test diagnostico antigenico con tampone a tutti gli ospiti imbarcanti. I test saranno gestiti all’interno delle più ampie procedure di pre-imbarco definite in base ai protocolli delle autorità sanitarie e del Costa Safety Protocol. (ANSA).
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Covid: 14.078 nuovi casi e 521 vittime in 24 ore
(ANSA) – ROMA, 21 GEN – Sono 14.078 i nuovi casi di Covid in Italia nelle ultime 24 ore, per un totale dall’inizio dell’emergenza di 2.422.728. L’incremento delle vittime, secondo i dati del ministero della salute, è di 521, che porta il numero complessivo a 84.202. In base al bollettino ci sono in Italia 516.568 positivi, in calo di 6.985 rispetto alla giornata di mercoledì mentre i guariti e i dimessi dall’inizio della pandemia sono 1.827.451, con un incremento di 20.519. In terapia intensiva sono invece ricoverati 2.418 pazienti, in calo di 43 nel saldo tra entrate e uscite, mentre nei reparti ordinari sono ricoverati 22.045 pazienti, in calo di 424 unità rispetto a mercoledì. I test per il coronavirus (molecolari e antigenici) Sono stati complessivamente 267.567, in calo rispetto a ieri. Il tasso di positività è al 5,2%, in aumento rispetto al 4,9% di mercoledì. Quanto alle regioni, è ancora la Lombardia quella con il più alto numero di nuovi casi di Covid in Italia: 2.234 nelle ultime 24 ore. Altre sei regioni superano i mille casi in un giorno: Emilia Romagna (1.320), Lazio (1.303), Puglia (1.275), Sicilia (1.230), Campania (1.215) e Veneto (1.003) (ANSA).
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Covid: 4 multe,chiusura,ma bar ancora aperto.’Devo lavorare’
(ANSA) – TRIESTE, 21 GEN – Nonostante quattro contravvenzioni già comminate e una chiusura di cinque giorni imposta dalla Questura (ma non rispettata), il bar ‘Al Foro’ di Trieste oggi è nuovamente aperto. E il titolare, Fabio Martini, è deciso a non chiudere, non intimorito nemmeno da una sanzione penale recapitatagli questa mattina proprio per l’inosservanza della chiusura di cinque giorni. La ragione è sempre la stessa: violazione delle misure anti-contagio. E non mancano i clienti, che ininterrottamente da stamani si sono alternati nel locale. “Io devo lavorare perché con l’incasso a fine mese pagherò lo stipendio dei dipendenti, l’affitto e i fornitori”, ha spiegato Martini all’ANSA. “Se seguo le regole del governo io a fine mese sono fallito”. Il commerciante ha aggiunto inoltre di essere deciso a proseguire “a oltranza” la sua protesta, sottolineando che aderisce all’iniziativa nazionale degli esercenti #ioapro. “Ho avuto oggi la solidarietà di tre colleghi e di tanti cittadini che ci fanno i complimenti e ci dicono di non mollare”. La sua richiesta al Governo è di chiudere tutto e di ricevere ristori totali “se fosse questa narrazione del virus grave come ci dicono”. Ma, sostiene, “questa è una semplice influenza che usano per fare delle grandi modifiche a livello internazionale”. (ANSA).
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Covid: 438 nuovi casi in Corea Sud, nuove restrizioni a Seul
(ANSA) – ROMA, 30 NOV – La Corea del sud ha registrato 438 nuovi casi di coronavirus ieri, di cui 24 importati. Lo riferiscono le autorità sanitarie annunciando nuove restrizioni nell’area metropolitana di Seul. Da domani fino al 7 dicembre nella capitale sudcoreano chiuderanno saune e palestre e agli hotel sarà vietato organizzare veglioni per Capodanno. Il dato più rilevanti di questa seconda ondata di Covid-19 in Corea del Sud è l’abbassamento dell’età media dei contagiati: a settembre la percentuale di coloro che hanno meno di 50 anni era del 58,9%, mentre a novembre è salita al 74,6%. (ANSA).
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Covid: 8.561 nuovi casi e 420 vittime
(ANSA) – ROMA, 25 GEN – Sono 8.561 i nuovi casi di Covid in Italia nelle ultime 24 ore, per un totale, dall’inizio dell’emergenza, di 2.475.372. L’incremento delle vittime, invece, è di 420, che porta il numero complessivo ad 85.881. Sono 143.116 i test (molecolari e antigenici) effettuati. Ieri, secondo i dati del ministero della Salute, erano stati 216.211. Il tasso di positività continua lievemente a salire ed è ora al 5,98% (ieri era al 5,3%). Salgono ancora i ricoveri in terapia intensiva e tornano a crescere anche quelli nei reparti ordinari. Sono 2.421 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 21 in più nel saldo tra entrate e uscite rispetto a ieri. Gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono 150. Nei reparti ordinari sono invece ricoverati 21.424 pazienti, in aumento di 115 unità rispetto a ieri. (ANSA).
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Covid: a Codogno memoriale vittime, inaugurato il 21/2
(ANSA) – MILANO, 14 GEN – Un memoriale per ricordare le vittime del Covid-19, proprio nel luogo simbolo della pandemia in Italia: quella Codogno che, prima zona rossa italiana, mise tutto il Paese di fronte alla dura realtà del coronavirus. L’iniziativa, presentata oggi dal sindaco della cittadina lodigiana Francesco Passerini, prevede la realizzazione in via Collodi, vicino alla sede della Croce Rossa impegnata fin dal primo giorno sul territorio, di un nuovo spazio contemplativo, al centro del quale sarà installato il memoriale, formato da tre piastre in acciaio a rappresentare Codogno e le sue due frazioni. Nell’area sarà inserito anche un melo cotogno (simbolo del comune lodigiano) avvolto da fiori e piante che escono direttamente della parte retrostante delle tre piastre. Una serie di sedute in cemento completeranno poi la zona di meditazione. L’opera, ideata dall’architetto Carlo Omini e dai dottori in architettura Edoardo Betti e Marco Guselli, costerà 16mila euro e sarà inaugurata proprio il 21 febbraio, data in cui proprio a Codogno venne scoperto il cosiddetto paziente 1. “Abbiamo pensato ad un simbolo di ampio respiro, in grado di rimanere forte sul territorio per la nostra generazione e per le generazioni future”, ha commentato il sindaco. (ANSA).