Categoria: Ansa

  • Navalny, ‘presto risultati esami’

    (ANSA) – ROMA, 23 AGO – “Ora Alexey Navalny è all’ospedale della Charitè di Berlino dove i sanitari gli stanno facendo un check up completo. Risultati e prognosi non si potranno ottenere prima di alcuni giorni, ma le sue condizioni si mantengono stabili”: a dare le prime informazioni sul dissidente russo è il suo chief of staff Leonid Volkov su facebook, condiviso su twitter dalla portavoce Kira Yarmush. “Una fase importante è stata superata – scrive Volkov – : quello che sembrava quasi impossibile ieri mattina, quando a Omsk si erano rifiutati categoricamente di permettere il trasporto del malato, è ora cosa fatta. Volkov ha poi ringraziato, fra gli altri, “le ambasciate russe in tutto il mondo” che “hanno aiutato”, il filantropo russo Boris Zimin che ha pagato le spese necessarie per il volo e il governo tedesco e la Cancelliera Merkel “che hanno fornito personalmente sostegno internazionale per aiutare a risolvere molte questioni di burocrazia e sicurezza”.

  • ‘Ndrangheta: 3 anni e 6 mesi anni a ultrà,tentata estorsione

    (ANSA) – MILANO, 13 GEN – E’ stato condannato a 3 anni e 6 mesi di carcere per tentata estorsione aggravata dalle modalità mafiose Domenico Bosa, detto ‘Mimmo Hammer’, ultrà della curva interista, ritenuto uno dei capi del movimento neonazista milanese ‘Hammerskin’. Lo ha deciso il gup di Milano Guido Salvini nel processo con rito abbreviato che ha portato anche ad altre 3 condanne fino a 4 anni. Bosa, 53 anni, era finito in carcere nel gennaio dello scorso anno in una maxi operazione della Gdf che aveva portato ad altri 17 arresti, su ordinanza del gip Livio Cristofano e su richiesta dei pm Sara Ombra e Gianluca Prisco, su una presunta maxi frode fiscale da 160 milioni di euro nel settore delle telecomunicazioni e in particolare “nella tecnologia Voip”. E su una presunta associazione per delinquere, finalizzata anche a reati di usura, con a capo Alessandro Magnozzi (a processo con rito ordinario) e legata al clan della ‘ndrangheta calabrese, radicato anche a Milano, dei Bruzzaniti, inserito nella “cosca dei Morabito-Palamara-Bruzzaniti”. Bosa, in particolare, legato, stando alle indagini, alla “famiglia Pompeo” di Bruzzano, nel Milanese, con altre tre persone, tra cui Magnozzi, nel 2018 avrebbe tentato di costringere, stando all’imputazione, un imprenditore “a consegnare” al gruppo “la somma di euro 70-80 mila euro non riuscendo nell’intento”. Il gruppo chiedeva quei soldi “a titolo di restituzione dei prestiti di denaro fatti da Magnozzi a terzi soggetti o, comunque, a titolo di risarcimento danni per affari ‘andati male’”. Stando al racconto della vittima della tentata estorsione, Bosa gli avrebbe detto: “Non ti picchio qua solo per rispetto di Alessandro, comunque io voglio tutti i miei soldi”. (ANSA).

  • ‘Ndrangheta: ai domiciliari sindaco di Rosarno

    ‘Ndrangheta: ai domiciliari sindaco di Rosarno

    (ANSA) – REGGIO CALABRIA, 18 GEN – Il sindaco di Rosarno Giuseppe Idà, eletto nel 2016 a capo di una lista civica, è tra gli arrestati dell’operazione “Faust” condotta stamani dai carabinieri. Idà è stato posto ai domiciliari. Lo stesso provvedimento è stato adottato nei confronti di un consigliere comunale, Domenico Scriva. Entrambi sono accusati di scambio elettorale politico-mafioso. L’operazione, secondo gli investigatori, ha consentito di accertare, la radicata e attuale operatività della cosca Pisano, conosciuti comi i diavoli di Rosarno, nonché, in un contesto che rivela cointeressenze di sodalizi operanti nel Mandamento Tirrenico, l’attuale pervasività dell’articolazione denominata società di Polistena, capeggiata storicamente da esponenti della famiglia “Longo”, ed anche della locale di ‘ndrangheta di Anoia. Secondo l’accusa, la cosca Pisano avrebbe fornito appoggio elettorale a Idà e a Scriva in occasione delle elezioni comunali del 2016, in cambio della promessa di incarichi nell’organigramma comunale a uomini di fiducia della consorteria criminale. (ANSA).

  • Niente proroga, discoteche all’aperto chiuse in Sardegna

    (ANSA) – CAGLIARI, 11 AGO – Discoteche all’aperto chiuse in Sardegna con decine di serate già programmate nei locali delle località turistiche più gettonate che dovranno saltare nella settimana di Ferragosto. ‘ordinanza del 15 luglio che le riapriva è scaduta il 31 luglio e, al momento – apprende l’ANSA da fonti della Giunta – non è in programma alcun provvedimento di proroga. Così, valgono le regole stabilite a livello nazionale dall’ultimo Dpcm del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che venerdì scorso ha prorogato fino al 7 settembre le misure restrittive per contenere il contagio da coronavirus confermando la chiusura delle sale da ballo all’aperto. L’aumento dei contagi in alcuni centri turistici ha già portato i sindaci a firmare proprie ordinanze di chiusura delle discoteche con divieti anche sulla somministrazione di alcolici dopo mezzanotte nei locali, una vera e propria stretta alla movida. E’ il caso di Carloforte, l’isola sulla costa sud occidentale dell’Isola dove, dopo i primi casi positivi tra i ragazzi che avevano frequentato discoteche e feste private, una cinquantina di persone sono in isolamento domiciliare e il sindaco ha deciso di procedere con tamponi a tappeto: oltre 400 quelli effettuati finora. Altri sindaci, per esempio quello di San Teodoro, erano pronti a seguire il collega di Carloforte, ma ora la mancata proroga dell’ordinanza regionale rende inutile ogni altro provvedimento amministrativo dei singoli comuni. Con l’ordinanza di metà luglio il presidente della Regione Christian Solinas aveva dato l’ok anche allo svolgimento di sagre, fiere e feste paesane all’aperto, che adesso non dovrebbero più tenersi perché il Dpcm prevede che restino sospesi gli eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi o all’aperto quando non è possibile assicurare il rispetto delle condizioni fissate per contrastare la diffusione del contagio. Su questo punto, ma sono solo indiscrezioni, Solinas potrebbe adottare nelle prossime ore un’ordinanza restrittiva sulle discoteche ma autorizzare l’organizzazione di feste e sagre. (ANSA).

  • ‘Non sa chi sono io’, dopo rissa altri guai Maguire

    (ANSA) – ROMA, 25 AGO – Prima la rissa, poi le accuse di tentata corruzione: e’ seempre piu’ nei guai Harry Maguire, difensore inglese e capitano del Manchester United, arrestato nei giorni scorsi dalla polzia greca a Mykonos, dove e’ in vacanza, dopo un accenno di rissa. Il giocatore e’ andato oggi a processo, e secondo il suo accusatore quando gli agenti locali lo hanno fermato si sarebbe inalberato con il più scontato dei “ma lei sa chi sono io?”; arrivando fino ad offrire denaro per esser lasciato in pace. Secondo la ricostruzione dell’avvocato difensore di Maguire, il giocatore, che nel frattempo e’ stato convocato in nazionale dal ct Southgate, il fratello e un amico sarebbero andati nel panico alla scoperta che la sorella Daisy era stata narcotizzata da un gruppo di albanesi. A quel punto avrebbero chiamato un taxi e chiesto di esser portati in ospedale, ma l’autista li ha condotti direttamente al posto di polizia, dove i tre sarebbero andati in escandescenza tra accenno di botte e insulti. “Ma voi sapete chi sono io? Sono il capitano del Manchester, guadagno molti soldi, vi posso pagare per andar via…”, le parole del giocatore secondo le testimonianze di due agenti. (ANSA).

  • Nonno spara a nipote di 7 anni a Roma, “partito colpo”

    (ANSA) – ROMA, 13 AGO – Un bambino di 7 anni è stato ferito da un colpo d’arma da fuoco alla testa mentre era a casa del nonno in zona Conca d’Oro a Roma. Il bimbo è stato portato in ospedale in gravi condizioni. Sul posto la polizia che indaga sulla vicenda. Da una primissima ricostruzione, sembra che a sparare sia stato il nonno di 76 anni. L’uomo, secondo quanto si è appreso, avrebbe raccontato che è partito un colpo mentre riponeva la pistola, regolarmente detenuta. In casa c’era anche il papà del bambino che mentre si trovava in bagno ha sentito uno sparo e, una volta uscito, ha trovato il figlio a terra ferito. Sono in corso i rilievi della polizia scientifica nell’abitazione. (ANSA).

  • A 5 anni cade da auto in corsa, sportello aperto per errore

    (ANSA) – ORISTANO, 25 AGO – Un bambino di 5 anni di Santu Lussurgiu (Oristano) è caduto dall’auto in corsa guidata dal padre sulla strada provinciale 35 che collega Modolo a Magomadas, dopo aver aperto per sbaglio lo sportello. Il piccolo è stato colpito dallo pneumatico posteriore della vettura e ha riportato la frattura del femore e altre contusioni. Soccorso dai medici del 118, è stato trasferito con l’elisoccorso all’ospedale Brotzu di Cagliari. Le sue condizioni, a quanto si è appreso, non destano preoccupazione. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Bosa per i rilievi. Secondo una prima ricostruzione dei militari, il bimbo, che viaggiava sul lato del passeggero, stava cercando di aprire il finestrino, ma sbagliando ha pigiato sulla maniglia e aperto lo sportello. Gli uomini dell’Arma stanno ora valutando la responsabilità del genitore, perchè il piccolo viaggiava senza cintura di sicurezza. (ANSA).

  • A Padova abbattuto ‘muro Via Anelli’, simbolo del degrado

    (ANSA) – VENEZIA, 28 NOV – E’ stato abbattuto stamane a Padova il cosiddetto ‘muro di Via Anelli’, per anni simbolo del degrado e dello strapotere dei pusher nel quartiere Stanga. “Una data storica per la città” è il commento dell’amministrazione, che con il sindaco Sergio Giordani ha visto presente anche l’ex primo cittadino Flavio Zanonato, che nell’estate 2006 decise si alzare la barriera di pannelli in ferro, per separare le aree preda degli spacciatori dal resto del quartiere. Oggi il ‘muro’ è stato abbattuto, come era già avvenuto per le palazzine dell’ex complesso ‘Serenissima’, identificate come il ‘Bronx di Padova”. L’operazione era iniziata nell’ottobre 2019; l’ultima palazzina era stata demolita nell’agosto scorso. Tutto è pronto ora per la realizzazione della nuova Questura di Padova che, con una operazione immobiliare che ha visto al partecipazione anche del Demanio, verrà realizzata entro i prossimi anni. (ANSA).

  • A Roma party privato a pagamento in villa,multe a 41 persone

    A Roma party privato a pagamento in villa,multe a 41 persone

    (ANSA) – ROMA, 17 GEN – Una festa a pagamento, 30 euro per gli uomini 20 per le donne, stata organizzata ieri sera in una villa in via Appia Antica. Ma in borghese si sono presentati anche i poliziotti che hanno identificato e sanzionato 41 persone. E’ stato un messaggio inviato tramite whatsapp ad incastrare il proprietario della villa, dove ieri sera era stata organizzata una festa privata, a pagamento, con tanto di musica, cena e parcheggio interno. I primi accertamenti effettuati dalla Polizia hanno consentito di accertare che la villa era stata acquistata all’asta da una persona incensurata, in precedenza era di proprietà della famiglia “Tredicine”, nota a Roma per i cosiddetti ‘camion bar’ collocati nelle aree del centro storico. L’evento, un “private party” come pubblicizzato nel messaggio, prevedeva l’ingresso entro le 21.00 di ieri e l’uscita alle 06.00 di stamani. La prevendita avveniva solo tramite ricarica su una postepay o Paypal. Nell’invito si chiedeva di non parcheggiare fuori della parcheggio privato e si assicurava che “per la sicurezza e la buon riuscita dell’evento la location sarà adeguatamente igienizzata”. “Vi preghiamo – era sempre scritto nell’invito inviato tramite whatsapp – di attenervi ad un comportamento consono alle norme anticovid con le apposite mascherine e distanziamento ai tavoli”. Ad entrare in azione, gli agenti in borghese della Questura di Roma e una squadra del Nucleo Mobile, coordinati dall’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, che, giunti sul posto hanno constatato la presenza di circa 15 autovetture parcheggiate all’interno della struttura e musica ad alto volume. Dopo aver tentato per qualche minuto di farsi aprire il cancello, è uscito il proprietario della villa che, malgrado si sia dimostrato in un primo momento poco collaborativo non ha potuto far altro che interrompere l’evento a far uscire i suoi “clienti”. Sono 41 le persone identificate dai poliziotti nei confronti delle quali sarà elevata la prevista sanzione amministrativa, mentre poche altre sono riuscite ad eludere il controllo scavalcando una recinzione posteriore e a fuggire nelle campagne adiacenti. (ANSA).

  • Accordo a Mise per ripartenza Treofan

    (ANSA) – TERNI, 11 AGO – Firmato l’accordo tra le parti per la ripartenza del sito produttivo di Terni della Treofan. Lo ha annunciato stamani il ministero dello Sviluppo economico. L’accordo prevede la sospensione dello sciopero dei lavoratori e il contemporaneo impegno “a ristabilire normali relazioni industriali e sindacali” da parte dell’azienda che si è inoltre impegnata a ripartire “da subito” con la pianificazione della produzione per i prossimi mesi, “al fine di riconquistare la fiducia dei clienti e consentire il rilancio dello stabilimento di Terni”. Le parti hanno anche concordato che a partire da oggi, Treofan avvierà il ricorso alla cassa integrazione Covid e si mobiliterà per anticipare il pagamento del trattamento economico. In aggiunta, l’azienda si è impegnata ad incontrare la Regione per approfondire eventuali opportunità connesse con i piani di sviluppo, con il Polo industriale di Terni e con l’area di crisi complessa. (ANSA).