Categoria: Notizie locali

  • L’ex Galli attacca frontalmente il nuovo assessore Annoni

    L’ex Galli attacca frontalmente il nuovo assessore Annoni

    «L’assessore Annoni da carnefice è passato a vittima, in sole 24 ore. Un gesto folle o coraggioso? Ora scoprirà quanto è difficile stare in trincea, quanto è duro il lavoro dell’amministratore cittadino». Non risparmia parole al vetriolo l’ex assessore allo Sport Marco Galli nel duello a distanza con chi lo ha sostituito, il giornalista Paolo Annoni. Il tema del contendere è il progetto del futuro palazzetto di Muggiò, nella foto, sul quale il nuovo arrivato a Palazzo Cernezzi aveva detto: «È presto per esprimersi, anche se a Muggiò sono convinto non sia necessaria una struttura da 2.500 posti. La soluzione è il Palasampietro, oltre al fatto che a Cantù ne arriverà uno da 5mila».

    Parole che non sono piaciute a Galli. «Ai tempi ho convocato una consulta dello sport per verificare le varie soluzioni progettuali e si era arrivati al modello ideale da 2.150 posti – dice Galli – Lo scopo era utilizzarlo anche per altri tipi di manifestazioni ed eventi. La gestione del palazzetto di Casnate con Bernate costa 120mila euro all’anno. Como inoltre è un capoluogo e ha certe esigenze. Fresco di nomina l’assessore Annoni ha distrutto con poche parole un progetto legato a una questione molto delicata: o si è confrontato prima con la giunta o con il sindaco, oppure vedo molto difficile il suo cammino politico».

    Il neo assessore Annoni non si è sottratto al confronto e ha voluto rispondere. «L’obiettivo di tutti i comaschi oggi credo sia togliere il prima possibile quell’area di Muggiò dal degrado – spiega Annoni – Se per la piscina l’iter ormai è favorevolmente segnato grazie all’ottimo lavoro della giunta, sul palazzetto mi sono permesso una considerazione di buonsenso e da addetto ai lavori. Proprio la vasca della piscina è stata pensata in una soluzione modulare così da garantire una maggiore fruizione di pubblico. Così credo dovrebbe essere anche il palazzetto, per garantire spazi utili anche a più sport di base insieme e spazi unibili per i grandi eventi e gli spettacoli. Questo anche in considerazione che c’è un’altra struttura grande (con un unico campo) a Casnate, ovvero a 5 km da Muggiò, e arriverà a Cantù una mega struttura. Mi spiace di aver urtato la sensibilità di chi mi ha preceduto con le mie parole, non era certo mia intenzione».

  • Litiga con il barista che non gli serve più da bere: denunciato 33enne di Como

    Litiga con il barista che non gli serve più da bere: denunciato 33enne di Como

    Si è conclusa con una denuncia a piede libero per una lunga serie di ipotesi di reato, una lite avvenuta all’interno di un bar della città di Como nella giornata di sabato. Intorno alle 17 del pomeriggio le volanti della polizia di stato sono state chiamate per intervenire in via Viganò. Un avventore, già alticcio, pretendeva infatti che gli venisse servito ancora da bere mentre il barista non era affatto intenzionato a farlo. Il diverbio, iniziato all’interno del locale, sarebbe poi proseguito all’esterno con minacce esplicite che sono proseguite anche all’arrivo delle volanti della polizia. Alla fine le accuse nei confronti del cliente (un 33enne di Como) parlano di minacce, resistenza e oltraggio pubblico ufficiale ma anche di minacce nei confronti del barista. Contestata anche l’ubriachezza molesta.

  • Lutto in città, scomparso l’avvocato Davide Monteleone

    Lutto in città, scomparso l’avvocato Davide Monteleone

    Lutto nel mondo forense della provincia di Como. Nella giornata di lunedì, dopo una lunga battaglia contro la malattia iniziata nel 2013 e combattuta con grinta e tenacia, è scomparso l’avvocato Davide Monteleone. Il legale, 49 anni, sposato e padre di due figlie, da quindici giorni era ricoverato al Sant’Anna di San Fermo. Fino a settembre, anche se con difficoltà, aveva continuato a presenziare alle udienze che lo vedevano in campo come avvocato penalista.Monteleone, che aveva lo studio in via Torriani, era apprezzato dai colleghi e stimato dalle controparti. Da anni aveva un ruolo attivo anche all’interno della Camera Penale di Como. Era stato consigliere e ancora oggi svolgeva un ruolo che amava, quello di responsabile dei corsi di formazione per le difese d’ufficio. Ieri, è arrivato il saluto al collega: «È una perdita straziante di un amico prima ancora che di un collega di eccezionali qualità umane e professionali – scrive la Camera Penale presieduta da Edoardo Pacia – Davide ha dato moltissimo e lo ha fatto sino all’ultimo momento. Tra le tantissime cose che ha fatto si è distinto come brillante e impeccabile responsabile del Corso per difensore d’ufficio, dedicandosi con passione, amore e intensità a un settore di estrema delicatezza che vede protagonisti soprattutto i giovani, che rappresentano il futuro della nostra professione». «Era animato da una forza d’animo e da una carica positiva incrollabili e ineguagliabili che non vacillavano mai a fronte delle prove sempre più dure che era costretto a subire. L’avevamo sentito meno di una settimana fa per l’organizzazione di un Consiglio Direttivo da tenersi nei prossimi giorni e ci aveva detto che, se fosse stato organizzato on line, avrebbe partecipato certamente, mentre non era sicuro di riuscire a farlo in presenza. Questo era Davide e questa figura ferma, ma, nello stesso tempo, di grande cultura generale, finezza giuridica, determinazione professionale e sensibilità umana lo ha sempre distinto. Il nostro cuore è gonfio di tristezza e ogni parola è insufficiente. Ci mancherai tanto Davide».

  • A spasso nei luoghi di Alessandro Volta

    A spasso nei luoghi di Alessandro Volta

    Giovedì 4 novembre l’associazione Villago organizza una passeggiata guidata al palazzo natale di Alessandro Volta e alla Como del suo tempo. Seguendo i momenti salienti della biografia di Volta, si inizierà il percorso proprio dalla sua “aristocratica” casa natale, al civico 62 della via a lui dedicata. Qui si potrà entrare nel raffinato appartamento posto al piano nobile del palazzo, alla ricerca degli ambienti settecenteschi, delle decorazioni, dei parquet e dei luoghi di vita del piccolo Alessandro. Verranno raccontati aneddoti della sua nascita e curiosità legate alla sua famiglia, si visiteranno il cortile e il giardino antico, immancabili spazi di un palazzo del Settecento lombardo. Successivamente, ci si recherà nella chiesa in cui fu battezzato, a pochi passi dal palazzo, e nella chiesa del Gesù, un tempo parte dell’ex seminario gesuita, oggi soppresso, dove dall’età di 13 anni studiò. Le altre tappe saranno Torre Gattoni, dove Giulio Cesare Gattoni, suo grandissimo amico, creò un “Gabinetto di fisica” e un piccolo museo di storia naturale e dove il giovane Alessandro fece il suo “tirocinio” ed eseguì i primi esperimenti scientifici: una collezione unica, valorizzata negli ultimi anni e conservata nelle teche del Liceo Volta. Il percorso si concluderà proprio davanti al Liceo a lui dedicato, la storica scuola della città in cui insegnò fisica sperimentale e svolse attività di ricerca e docenza fino al 1778, anno in cui lasciò Como alla volta dell’Università di Pavia.Il percorso si snoderà per circa un chilometro, si consigliano scarpe comode. Il punto di ritrovo è all’ingresso di Casa Volta, in via Alessandro Volta 62. Costo di partecipazione: 15 euro a persona. Prenotazione obbligatoria: 338.3090011; www.villago.it.

  • Abusi in Australia: 12 donne accusano comasco

    Abusi in Australia: 12 donne accusano comasco

    Si aggrava ulteriormente la posizione del ristoratore comasco, 29 anni, arrestato in Australia per accuse di violenza ai danni di più donne. La vicenda era emersa sul finire della scorsa estate, quando il ragazzo – che vive in Australia dal 2013 – era stato riconosciuto in un video nei pressi della spiaggia di Scarborough, a pochi chilometri da Perth, proprio nel punto in cui era avvenuto l’abuso di una ragazza 20enne.

    Il comasco, fingendosi gay in compagnia di un amico (pure lui ora nei guai) avrebbe attirato la ragazza in un bagno per disabili per poi abusare di lei. Il fatto risalirebbe al 14 marzo 2021. Le accuse, una volta che la storia è venuta a galla, sono però aumentate settimana dopo settimana tanto che già alla fine dell’estate erano ben sette gli episodi che venivano contestati al 29enne gestore di una pizzeria proprio a Perth, nella foto.

    Il primo nel 2016 nel parcheggio del suo ristorante, il secondo nel 2018 ai danni di una 30enne conosciuta in pizzeria, poi due abusi nel 2020 (uno su una donna caduta sul marciapiede che si era offerto di aiutare) e ben tre nel 2021, compreso quello della spiaggia. In queste ore si è tenuta l’udienza per decidere in merito alla custodia del 29enne che si trova ancora in carcere. E proprio in questo ambito il ragazzo sarebbe stato informato di altre due accuse che nel frattempo gli sono piovute addosso, datate settembre e ottobre del 2018. In una avrebbe abusato di una donna nell’atrio della propria casa, approfittando del fatto che il marito della signora si era recato in bagno; nel secondo avrebbe molestato una cliente del ristorante che aveva fatto un ordine e che si era offerto di accompagnare a casa. Il comasco nega ogni addebito e tramite il proprio legale avrebbe chiesto di tornare a gestire la propria attività. L’accusa si è opposta sottolineando il pericolo di fuga. Il giudice non ha ancora deciso. Nel frattempo altre tre segnalazioni sarebbero in fase di verifica. Dodici donne che accusano il 29enne.

  • Addio al dottor Paolo Casiraghi, stimato neurochirurgo

    Addio al dottor Paolo Casiraghi, stimato neurochirurgo

    Lutto nella sanità comasca. Questa mattina è prematuramente scomparso il dottor Paolo Casiraghi. Lo ha annunciato la comunità di Asst Lariana che si stringe in un grande abbraccio alla moglie Maila, al figlio Gabriele e a tutti i familiari.Quarantatre anni, laureato in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Milano-Bicocca e specializzato in Neurochirurgia, il dottor Paolo Casiraghi aveva frequentato dal 2003 al 2008 la scuola di specializzazione in Neurochirurgia all’Ospedale San Gerardo di Monza – Università degli Studi di Milano – Bicocca.Dopo alcuni periodi di formazione trascorsi in Italia negli ospedali di Monza, di Gravedona e di Bergamo e all’estero in Olanda, Svizzera ed Austria, nel gennaio 2009 ha iniziato a lavorare all’ospedale Sant’Anna nel reparto di Neurochirurgia.È stato medico di gara durante il Giro d’Italia e la Tirreno-Adriatico; oltre al ciclismo ha seguito anche gare di pattinaggio e rugby e il campionato italiano di serie C1 di basket. È stato autore e coautore di diverse pubblicazioni scientifiche in ambito neurochirurgico.«Paolo, oltre che un amico, è stato un eccellente neurochirurgo, preparato, disponibile con i colleghi e i pazienti, un vero signore dall’animo gentile ed altruista, che lascia un vuoto difficilmente colmabile»: così lo ricordano il primario Silvio Bellocchi e la coordinatrice infermieristica della Neurochirurgia Alessia Molteni.«Da parte nostra – aggiungono – abbiamo avuto il privilegio di averlo al nostro fianco in questi anni e con lui abbiamo condiviso anche questi ultimi dolorosi mesi. Ringraziamo tutti coloro che in vari modi si sono presi cura di lui e gli sono stati vicini».Le esequie si terranno venerdì 5 novembre alle ore 15.30 nella chiesa di Santa Maria del Cerro a Cassano Magnago, dove risiedeva. Chi volesse portare il suo saluto al dottor Casiraghi può recarsi alla Casa funeraria Mismirigo a Gallarate. È stata inoltre aperta una raccolta fondi benefica sul conto BPER Banca intestato a Maila Sciuto che andrà al piccolo Gabriele.

  • Agricoltura, 400 milioni di euro per le aziende

    Agricoltura, 400 milioni di euro per le aziende

    Programma di Sviluppo Rurale di transizione della Lombardia, da Regione Lombardia per ilbiennio 2021-22risorse pari a 400 milioni di euro per le aziende agricole.

    Si tratta di un programma di finanziamenti congiunti (europei, statali e regionali) che costituisce un’importante fonte di contributi e sostegno per l’imprenditoria agricola e forestale.

    La Lombardia è la prima regione per valore della produzione agricola, con 7.7 miliardi di euro su 57 miliardi a livello nazionale, e per valore della trasformazione con 3.6 miliardi di euro sui 31 italiani.

    Con 44.688 aziende agricole (3500 delle quali gestite da under 35) nel periodo gennaio-giugno del 2021 l’export dell’agroalimentare lombardo ha fatto registrare un +12,2% sullo stesso periodo sia del 2020 che del 2019, attestandosi a un valore complessivo di 3,8 miliardi di euro.

    Le aziende per provincia: Bergamo 4.880, Brescia 9.712,Como 2.064; Cremona 3.804; Lecco 1.103; Lodi 1.288; Mantova 7.461; Milano 3.520; Monza 891; Pavia 6.075; Sondrio 2.280; Varese 1.610

  • Alcol, liti e schiamazzi, tanti giovani all’ospedale

    Alcol, liti e schiamazzi, tanti giovani all’ospedale

    La notte di Halloween lascia strascichi anche negli ospedali cittadini e della provincia, con più di un intervento soprattutto per eccesso di alcol anche (e soprattutto) tra i giovanissimi.Nessun caso grave e nessuna denuncia da parte dei carabinieri o della polizia che hanno vigilato sulla notte popolata da “mostri” e “streghe”, ma senza dubbio desta sensazione il trasporto al pronto soccorso di una bambina di 13 anni avvenuto domenica sera, poco prima delle 22, a Turate.La ragazzina è stata soccorsa sul posto dal 118 – intervenuto in via Galileo Galilei – ed è stata poi trasportata all’ospedale di Tradate in codice giallo, quello di media gravità. Dell’accaduto sono stati avvisati anche i carabinieri della compagnia di Cantù.La notte di Halloween era stata preceduta da un episodio avvenuto a Carbonate alle 19, quando i militari dell’arma erano stati chiamati per una presunta aggressione con vittima, anche in questo caso, una 13enne. Una volta sul posto però i presenti – e la stessa vittima – avrebbero riferito di un malore e non di una aggressione. Anche in questo caso non sono stati presi provvedimenti.Come dicevamo, sono state decine le chiamate arrivate ai telefoni di carabinieri e polizia, quasi tutte per schiamazzi in strada e feste private che si svolgevano negli appartamenti. Una notte che si è conclusa senza arresti e anche senza denunce.Detto della ragazzina 13enne soccorsa a Turate, bisogna aggiungere che sono stati proprio i più giovani i protagonisti in negativo della notte. Poco dopo le 24 infatti a Tavernerio il 118 ha dovuto soccorrere un 14enne, questa volta maschio, trasportandolo all’ospedale di Erba (codice verde) mentre all’1.15 della notte è toccato a una ragazza 16enne (a Mariano Comense) finire in codice giallo all’ospedale di Cantù.Ancora alcol protagonista alle 2.49 della notte questa volta a Erba, e ancora una volta è stata una ragazza ad essere soccorsa delle ambulanze. La giovane, 21 anni, è stata recuperata in via Milano e portata all’ospedale di Erba in codice verde: le sue condizioni dunque non destavano preoccupazione.Nel giro degli interventi non poteva ovviamente mancare il capoluogo. Due soprattutto i soccorsi in città, entrambi dopo le 3 della notte. Un ragazzo di 17 anni è stato portato al Sant’Anna dopo una caduta in bicicletta avvenuta in via Alessandro Volta (anche in questo caso codice verde), mentre una donna di 45 anni – che aveva abusato di alcol – è stata soccorsa in via Palestro e trasportata all’ospedale Valduce. Questo, dunque, il bilancio della notte, senza contare una serie di piccoli incidenti che non hanno avuto serie ripercussioni ma che hanno portato a ulteriore lavoro per il personale del 118.

  • Anna Gastel conduce nelle stanze di Visconti

    Anna Gastel conduce nelle stanze di Visconti

    Orticolario invita a entrare in una delle più celebri dimore del Lario, Villa Erba a Cernobbio, per un’esperienza davvero unica.Su “The Origin” – la versione virtuale di Orticolario – è possibile scoprire storia, segreti e curiosità inedite di Villa Erba, la dimora ottocentesca che fu residenza estiva d’infanzia del regista Luchino Visconti.In esclusiva per Orticolario, Anna Gastel, nipote di Visconti, presta la sua voce e i suoi ricordi di famiglia per guidare viaggiatori di ogni età e da qualunque angolo del pianeta nelle stanze della “Villa Grande” (come era chiamata dalla famiglia) e nel suo maestoso Parco botanico, vera e propria terrazza sul Lago.La visita guidata, a cui si accede dal sito www.orticolario.it, rientra appieno nella filosofia di Orticolario: fare cultura del territorio, proponendo una narrazione in grado di soddisfare l’interesse di chi vuole conoscere le storie dietro ai luoghi.Questa nuova esperienza immersiva fa parte di The Origin, versione virtuale di Orticolario che accompagna visitatori ed espositori nell’attesa di potersi ritrovare dal vivo. È stata realizzata con il contributo di Banca Generali Private, LarioIN e Kpmg.Il racconto (anche in inglese) è un’esperienza unica che può esaudire, in ogni parte del mondo, il desiderio di conoscere la storia di una famiglia intrecciata a quella di una dimora che ne è teatro e coprotagonista.Si uniscono al racconto, il paesaggio e l’architettura di una delle ville più celebri del Lago di Como, dove ogni anno, dal 2009, si svolge l’evento Orticolario, dedicato a chi vive la natura come stile di vita.«La proposta è pensata sia per i viaggiatori, che amano prepararsi per un futuro viaggio appropriandosi della memoria di un paesaggio, sia per gli spiriti curiosi che, anche da molto lontano, attraverso un’esperienza interattiva e immersiva, hanno la possibilità di conoscere da vicino la storica dimora – spiega Anna Rapisarda, curatrice di Orticolario – È concepita per un modo di viaggiare colto e lento, non frettoloso e disattento, ed è ideale anche per le scuole, per fare conoscere ai ragazzi la storia del luogo e l’importanza della memoria e della narrazione, alla base della nostra evoluzione culturale».Il progettoIn esclusiva per Orticolario, la voce di Anna Gastel guida nella storia della Villa e della famiglia del regista, mentre si “passeggia” sala dopo sala fino alle segrete e al parco, seguendo un percorso numerato tra curiosità inedite di carattere storico, architettonico e immagini di archivio.Così si possono respirare momenti di vita realmente vissuta dal giovane Luchino, ancora lontano dalla fama: per esempio mentre si arrampicava sul platano accanto al pontile o quando cercava invano attenzioni dal padre immerso nella lettura.«Sono stata felice di accettare l’invito dell’amico Moritz Mantero, presidente di Orticolario, e prestare la mia voce al racconto puntuale e veritiero della Villa Grande, costruita per i miei bisnonni Luigi Erba e Anna Brivio» commenta Anna Gastel, presidente del Festival Internazionale MITO SettembreMusica.«Si ama e si difende con convinzione ciò che si conosce, dunque, conservare e raccontare con amore ed emozione i luoghi di coloro che ci hanno preceduto è il modo migliore per onorarne la memoria e tramandarne i valori, in una parola per non dimenticare», aggiunge la nipote di Visconti.La “villa grande”Come racconta Anna Gastel nella visita guidata su The Origin, l’edificio, costruito tra il 1898 e il 1900 e oggi conosciuto come “Villa Antica”, in famiglia veniva denominato “Villa Grande”, a dimostrazione della potenza economica e della rilevanza sociale degli Erba, che la fecero costruire. Il Parco rappresenta una rarità del territorio perché resta tuttora un raro esempio di giardino interamente pianeggiante sul Lago di Como, quasi una terrazza sull’acqua, costruito con terra di riporto su un complesso sistema di canalizzazione delle acque del lago che, una volta aperte le chiuse, ne permettevano un’agevole irrigazione.Anna Gastel riporta le parole di Luchino Visconti: “Villa Erba è una casa che noi amiamo molto, una vera villa lombarda, tanto cara. Ci riuniremo tutti là, fratelli e sorelle e sarà come al tempo in cui eravamo bambini e vivevamo all’ombra di nostra madre”.«La tradizione è rimasta immutata anche per la mia generazione – continua la nipote – e noi sette fratelli Gastel abbiamo vissuto con i nostri cugini in un unico, grande giardino diviso solo idealmente da piante e fiori secondo il volere testamentario di Guido Visconti di Modrone, fratello maggiore di mia madre ed erede unico dell’intero complesso di Villa Erba, alla morte della madre Carla».

  • “Aplod” al San Teodoro posticipato a maggio 2022

    “Aplod” al San Teodoro posticipato a maggio 2022

    Domani, domenica 31 ottobre, alle 21 appuntamento con “Storie di streghe” al Teatro San Teodoro di via Corbetta 7 a Cantù a cura della compagnia Marta dei Pupazzi, spettacolo valido dai 5 anni in su. In scena storie di streghe in tutte le salse e per tutti i gusti, per rabbrividire di paura, per tremare e sospirare, ma anche per ridere a crepapelle, con ombre, pupazzi, burattini, in uno spettacolo per grandi e piccini. Ingresso 7 euro. Lo spettacolo previsto per stasera “Aplod”, una commedia fantascientifica e distopica che rappresenta un originale approccio alla drammaturgia, è stata invece posticipata al 13 maggio 2022 per motivi organizzativi. Ampio parcheggio nelle vicinanze del teatro.