Pizzerie e bar a Cantù, Inverigo e Pusiano, controlli della guardia di finanza sul personale in servizio, scoperti lavoratori in nero e irregolari. I militari delle fiamme gialle, impegnati costantemente nel contrasto al lavoro sommerso, nei giorni scorsi hanno effettuato verifiche in numerosi ristoranti e locali pubblici. I finanzieri della compagnia di Erba hanno accertato irregolarità in tre pizzerie a Cantù e Inverigo. Tra i 14 lavoratori complessivamente in servizio, 3 sono risultati in nero, senza alcun tipo di contratto, mentre 2, impiegati uno come barista e uno nelle consegne a domicilio, erano irregolari. In un bar di Pusiano, tra i 2 lavoratori trovati in servizio, uno è risultato in nero. La guardia di finanza ha previsto sanzioni che, se sanate entro 120 giorni dalla contestazione, ammontano a 8.100 euro, altrimenti potranno raggiungere la somma massima di 48.500 euro.
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Maccoppi: «Il Como può essere la mina vagante della serie B»
«Il Como? Può essere la mina vagante del campionato, un po’ come l’Atalanta in serie A. Mi piace perché è una squadra molto concreta». Parole di Stefano Maccoppi, difensore della squadra azzurra negli ’80 in serie A, giocatore cresciuto nel vivaio di Orsenigo, al pari di Giacomo Gattuso. «E sono sicuro che l’esperienza nel settore giovanile – aggiunge Maccoppi – gli abbia trasmesso una serie di valori che ora sta portando, da tecnico, ai suoi ragazzi».Da “legend” del Como, Maccoppi segue con grande affetto e vicinanza le vicende degli azzurri. In occasione del recente ritorno di Dan Corneliusson a Como – spiega – abbiamo incontrato l’amministratore Dennis Wise, che ci ha invitato a venire a vedere le partite. Con mio figlio Andrea (giocatore del Chiasso ndr) e mio nipote Alessandro siamo stati ospitati per la partita con il Pordenone. Tenevo particolarmente a far vedere lo stadio dove il nonno aveva giocato e lui è rimasto molto bene impressionato, anche perché, dopo due anni con l’emergenza Covid, si era abituato agli spalti vuoti».«Per il resto devo dire che ho avuto una ottima impressione – aggiunge Stefano – per l’atteggiamento che la squadra ha avuto contro i friulani. Una gara difficile, di quelle che in gergo si definiscono “sporche”. E vincere questi match, che presentano mille insidie, è sicuramente un segnale importante. Quando si gioca bene i tre punti possono essere una logica conseguenza, ma le squadre toste, di carattere, si vedono nelle circostanze poco favorevoli».Una curiosità: contro il Pordenone il Como ha vinto per 1-0 con una rete di Antonino La Gumina su una rimessa laterale: «Subito ho pensato ad un mio gol all’Inter quando giocavo nel Bari – spiega Stefano – Lunga rimessa del mio compagno Massimo Carrera e io che sfuggo alla marcatura di Riccardo Ferri e di testa segno». Per la cronaca, era la stagione 1990- 1991: quel Bari-Inter terminò con il punteggio di 1-1.Ma torniamo all’attualità: «Lo ribadisco, questo Como nell’attuale seri B può dare fastidio a tutti. È una squadra ben costruita nel suo complesso. Mi piace l’attacco, con la torre Alberto Cerri e La Gumina che gli gira attorno. Tommaso Arrigoni è un bel playmaker e la difesa è solida, senza fronzoli. Poi, lo ammetto, sono un estimatore del portiere Stefano Gori che ho avuto con me alla Pro Piacenza: è un ragazzo di qualità, bisogna credere in lui. Sono convinto che un giorno potrà essere protagonisti anche a livello molto alti».«Prediligo la consistenza di una squadra che sa adattarsi alle situazioni – aggiunge Maccoppi – Quando serve giocare bene lo sa fare, ma quando invece è necessario essere meno “estetici” non si fa troppi problemi. Io sono sicuro che in prospettiva le soddisfazioni date da questa squadra possono essere molte. Non mi voglio sbilanciare troppo, ma non posso non essere ottimista».
Nella foto, Stefano Maccoppi con Dan Cornelissuon
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4 novembre, le celebrazioni a Erba e la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto
Il sindaco di Erba Veronica Airoldi ha celebrato questa mattina, insieme ad autorità e associazioni, la Giornata delle Forze Armate e l’Anniversario dell’Unità Nazionale. Ha ricordato la celebrazione del 4 novembre 1921, con la sepoltura della salma del Milite Ignoto al Vittoriano, evento centrale nella memoria collettiva, e ha ricordato gli eventi della grande guerra culminati con la vittoria, una storia importante di cui gli italiani vannolegittimamente fieri. Il sindaco ha reso omaggio alle Forze Armate, protagoniste allora del compimento del disegno risorgimentale e oggi del contributo fondamentale dato durante lapandemia senza risparmio di forze, esprimendo speciale riconoscenza per il Generale Figliuolo per la battaglia svolta contro il Covid. Sono stati ricordati i ragazzi del 1899, partiti appena diciottenni per il fronte guidati dagli idealidi Patria e Libertà. “Questi valori, per i quali i ragazzi di allora hanno combattuto e sono caduti, non devono essere dati per scontati e devono essere ancora un riferimento per le nuovegenerazioni” ha detto il sindaco facendo appello ai ragazzi neo diciottenni che oggihanno ricevuto la Costituzione e il Tricolore.La cerimonia di oggi era dedicata in particolar modo al conferimento della Cittadinanza Onoraria al Milite Ignoto, un tributo di grande importanza a colui che, scelto tra 11 bare di soldati ignoti da una madre che aveva perso il figlio in guerra, rappresenta tutti coloro chehanno combattuto con valore e anche con umano timore. “Sono oggi orgogliosa di conferire questa cittadinanza onoraria; oggi il Milite Ignoto è un cittadino erbese e noi lo vogliamo accogliere con la devozione e l’affetto che merita” ha dichiaratoil sindaco Airoldi. A suggellare questa cerimonia verrà posta una targa in bronzo di conferimento della cittadinanza onoraria nella Cripta del Sacrario del Monumento ai Caduti.
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Beato Scalabrini, messa in diretta su Espansione Tv domenica prossima
Como al centro di un evento che riguarderà il mondo intero. Il 9 novembre 1997, a Roma, in un rito solenne presieduto da San Giovanni Paolo II, Giovanni Battista Scalabrini, nato a Fino Mornasco nel 1839, vescovo di Piacenza e “apostolo degli emigranti”, veniva proclamato beato. Su iniziativa degli Scalabriniani e della parrocchia di San Bartolomeo in Como – dove Scalabrini fu priore per cinque anni dopo essere stato rettore del Seminario vescovile – in collaborazione con l’Ufficio diocesano per la Pastorale dei Migranti e il Settimanale della diocesi di Como, sono al varo alcune iniziative che, di fatto, aprono, a livello mondiale, l’Anno Scalabriniano 2021-2022, a 25 anni della beatificazione.Si parte domani venerdì 5 novembre. Alle 20.30, al Carducci di viale Cavallotti 7 a Como al dibattito “L’attualità del pensiero del beato Scalabrini sull’Emigrazione” parteciperanno padre Mario Toffari – scalabriniano, vicepostulatore della causa di canonizzazione per Europa e Africa – il deputato del Pd Emanuele Fiano, la consigliera provinciale Maria Grazia Sassi e il giornalista di “Avvenire” Nello Scavo. Ingresso libero, con Green Pass.Sabato 6 novembre alle 18, in San Bartolomeo, messa celebrata dai padri scalabriniani; domenica 7 novembre, alle 10, sempre in San Bartolomeo, messa solenne concelebrata dal Vicario generale della Congregazione dei Missionari scalabriniani padre Gianni Borin (diretta su Espansione Tv – canale 19 del digitale terrestre – e sui suoi canali web e social e sul canale YouTube del Settimanale della diocesi di Como).
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Borghi storici, dalla Regione 4 milioni di euro al Lario
Stilata la graduatoria dei Comuni lombardi che riceveranno il contributo regionale per realizzare interventi di riqualificazione dei borghi storici. Lo ha annunciato l’assessore al Territorio e Protezione civile, Pietro Foroni, a seguito della pubblicazione delle domande ammesse al finanziamento, nell’ambito del bando regionale rivolto agli enti locali per la valorizzazione del territorio e dei borghi storici.
“Sono estremamente soddisfatto – ha detto Foroni – del risultato raggiunto. Questa procedura, finanziata interamente da Regione con una cifra pari a 60 milioni di euro, è la prova dello straordinario sforzo finanziario che l’istituzione regionale compie per valorizzare i nostri Comuni e renderli più attrattivi, in un’ottica di turismo culturale attraverso interventi su aree e immobili di interesse pubblico. Vogliamo avviare processi virtuosi di recupero urbano che avranno un impatto positivo anche sulla ripresa economica dei territori duramente provati dall’emergenza Covid-19”.
“L’impegno della Giunta – ha sottolineato Foroni – non finisce qui. Da assessore regionale ho preso l’impegno di chiedere l’ottenimento di ulteriori risorse per finanziare i restanti Comuni ammessi alla graduatoria, finanziabili per punteggio finale maggiore o uguale a 60”.
Alla provincia di Como sono stati assegnati per Bellagio 1.000.000 euro, per Claino con Osteno 890.000 euro, per Pigra 845.000 euro, per Porlezza 270.000 euro e per Tremezzina 1.000.000 euro;
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Carta sconto, la prossima settimana dovrebbe scattare la riduzione
Manca solo il via libera da parte dell’Autorità Garante della privacy e poi il nuovo sconto benzina, tramite apposita App, potrà partire.Certo, scatterà con il freno a mano tirato, vista l’esiguità della riduzione di soli 2 centesimi al litro, ma debutterà comunque il nuovo sistema ideato da Regione Lombardia che tante polemiche sta creando. Un dibattito incandescente e motivato innanzitutto dallo sconto risicato e dalle numerose formalità da mettere in campo per l’attivazione della App. «Il via libera era atteso già prima di questo sabato ma dobbiamo aspettare il semaforo verde dell’Autorità che non c’è ancora», spiega Daniela Maroni, rappresentante provinciale dei gestori di stazioni di servizio. Quindi la prossima settimana sarà, presumibilmente, quella di partenza effettiva.«L’app è pronta – prosegue la Maroni – mi spiace che ci sia questa insofferenza per la riduzione di 2 centesimi ma non è un volere politico. Lo determina la legge, legge che dice che per avere la riduzione ci deve essere una differenza di almeno 5 centesimi».Intanto il prossimo monitoraggio – a dicembre – che viene effettuato dall’ambasciata italiana a Berna sui costi dei carburanti in Lombardia e in Ticino, praticati in una ventina di distributori collocati entro venti chilometri dalla frontiera «potrebbe evidenziare cifre differenti e quindi essere modificato lo sconto. Sappiamo tutti che lo sconto è sempre stato flessibile. Siamo arrivati anche a 33 centesimi in passato e la carta ha dato i suoi frutti. La carta è nata a tutela di una categoria e ha come beneficiari i cittadini. Quindi adesso chiedo a tutti, utenti e gestori di scaricare l’App », spiega Daniela Maroni, che ribadisce come adesso lo sconto sarà applicato ai comuni in Fascia A, ovvero entro i 10 chilometri dal confine. Infine un’ultima riflessione a chi contesta i prezzi in città. «Como ha sempre avuto un prezzo di cessione più alto rispetto ad altre zone, ma nessuno sta alzando gli importi – chiarisce Maroni – le varie tariffe che vediamo si muovono in un range imposto dalle compagnie petrolifere e sono il frutto di diversi fattori e del differenziale geografico. Il gestore non può permettersi di aumentare i costi perché sono vincolati».La appL’App Sconto Carburante è il nuovo strumento che consentirà di beneficiare dello sconto al momento del rifornimento. Una volta installata sul proprio smartphone, non appena sarà attiva, si potrà accedere autenticandosi con Spid e, prossimamente, anche con la Carta d’identità elettronica. Il sistema genererà un codice da mostrare al gestore dell’impianto di rifornimento che, dopo aver inserito i dati del cliente, il codice del nuovo rifornimento e il numero dei litri erogati sulla propria applicazione, attenderà l’autorizzazione che conclude l’operazione per attribuire lo sconto. Sono previste per i trasgressori delle sanzioni amministrativa pecuniaria da 500 a 3mila euro, oltre al ritiro dell’identificativo impropriamente utilizzato. Per adesso lo sconto riguarderà 43 comuni, quelli in Fascia A, ovvero entro 10 chilometri dal confine.
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Casinò di Campione, slitta l’adunanza dei creditori
Slitta di quattro mesi l’adunanza dei creditori del Casinò di Campione d’Italia. L’appuntamento davanti al giudice delegato Marco Mancini, che era in programma per questi giorni di novembre, è stato spostato al 30 marzo 2022.La comunicazione è già stata notificata alle parti.L’iniziativa sarebbe partita dalla società debitrice, che tramite una istanza dello scorso 16 ottobre, avrebbe chiesto il differimento dell’adunanza dei creditori che erano stati convocati in un primo momento, fin dallo scorso mese di giugno, per il 22 novembre. Allo stesso modo, anche il termine per la presentazione della relazione dei commissari giudiziali – utile per capire l’andamento del tentativo di rilancio del Casinò – slitta in avanti, a febbraio 2022. I motivi di questa decisione avallata dal Tribunale di Como, potrebbero essere racchiusi nella volontà di vedere in concreto i primi flussi di cassa in ingresso nella casa da gioco campionese, per avere una prima idea della fattibilità del piano concordatario voluto dalla società di gestione. Insomma, al 22 di novembre – con il casinò ancora chiuso – l’adunanza dei creditori avrebbe avuto meno materiale di “discussione” rispetto al 30 marzo, quando già si saprà l’andamento delle entrate di gennaio, febbraio e, appunto, marzo.Del resto , nelle scorse settimane, l’impegno a riaprire per la notte del 31 dicembre 2021 era stato ribadito anche in udienza di fronte al giudice delegato e ai Commissari Giudiziali, che avevano fatto appunti critici sul mancato rispetto del crono programma per la riapertura del casinò di Campione d’Italia. Motivo che aveva portato, appunto, a una convocazione d’urgenza delle parti di fronte a un tavolo per fare luce sulla situazione. Le parti avevano così avuto modo di confrontarsi in una udienza che era durata un’ora e mezza. Da quanto era stato possibile appurare, oltre a ribadire la nomina del consiglio di amministrazione del casinò, i rappresentanti della casa da gioco avevano confermato l’intenzione di aprire entro la notte di Capodanno, anche se – verosimilmente – non tutta la struttura ma solo una parte.È un margine molto stretto, comunque, quello in cui deve muoversi la società di gestione. Pare infatti che, giusto per fare un esempio (oltre a varie esternalizzazioni di servizi), le slot machine (400 quelle previste) non saranno acquistate ma prese a noleggio e pagate con percentuali degli incassi.
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Colonno, senso unico alternato per un mese. Antipasto del caos in arrivo sulla Regina
Cantiere per la variante della Tremezzina, fino al 26 novembre è entrato in vigore il senso unico alternato sulla statale Regina a Colonno, nel tratto di Camogge, per permettere i primi lavori della variante.La limitazione è prevista da ieri dalle 8 alle 18 tutti i giorni (festivi e prefestivi esclusi). I lavori per l’attesa infrastruttura del lago stanno per entrare nel vivo, si parte dalle operazioni propedeutiche e – di conseguenza – al via i primi disagi per la mobilità della zona. Una sorta di antipasto, di aperitivo di una situazione destinata a protrarsi a lungo. Gli interventi iniziali – messi nero su bianco in un’ordinanza dell’Anas – vedono all’opera e-distribuzione. Il motivo è rimuovere un’interferenza nell’ambito del cantiere della variante alla Tremezzina. È necessario provvedere a eseguire un fiancheggiamento con cavo interrato.Di fatto si vanno a interrare dei cavi che andrebbero a intralciare i passaggi successivi dei lavori.Il senso unico alternato sarà regolato da semaforo o dai movieri. Il limite massimo di velocità nel tratto del cantiere – nel periodo dei lavori – è ridotto a 30 km/orari.Il provvedimento – come detto – sarà in vigore fino al 26 novembre e tutto fa pensare che sia ormai confermata la data del 29 novembre, giorno in cui scatterà la chiusura totale al traffico per quattro mesi della Regina.Il cantiere per la variante della Tremezzina inizia insomma a prendere forma. Anas ha notificato alle autorità il senso unico alternato a Colonno per permettere l’avvio dei lavori con poco anticipo e la cui realizzazione – a causa delle condizioni meteo – è già slittata alla giornata di oggi. «Questa è un po’ la nota dolente – ha detto ieri Massimo Castelli, comandante della polizia locale della Tremezzina – lo abbiamo saputo con un po’ di ritardo. Ieri mattina ho preso contatto personalmente con il responsabile di Anas per la variante per concordare con lui una maggiore tempestività di comunicazione agli enti locali. Proprio per evitare che il cittadino chieda insistentemente informazioni in merito alla chiusura della strada».La pioggia non ha permesso agli operai di iniziare i lavori propedeutici al cantiere – ovvero il posizionamento dei cavi sotto l’asfalto della corsia a monte – operazioni che interessando la carreggiata influiranno inevitabilmente sul traffico.È solo rimandato quindi, l’assaggio dei disagi con cui da ora in poi il territorio dovrà imparare a convivere per vedere finalmente realizzata un’opera tanto attesa quanto importante come la variante della Tremezzina.«Il senso unico alternato operativamente durerà fino al 26 di novembre. Sarà gestito da movieri o da semaforo, dalle 8 alle 18 tutti i giorni, esclusi festivi e prefestivi», ha sottolineato il comandante Castelli.«La rinuncia di ogni comodità è un problema. Ma io sono ottimista. E poi, sa, percorro la Regina da quarant’anni. Capita che la viabilità venga rallentata senza preavviso, magari da uno smottamento». Parola di Fiorenzo Bongiasca, presidente della Provincia di Como nonché amministratore pubblico di lungo corso e attuale sindaco di Trezzone. Sa bene che il senso unico alternato a Colonno è l’antipasto dei disagi che il cantiere della Variante della Tremezzina causerà inevitabilmente al traffico della sponda occidentale del Lario con la chiusura della Regina per quattro mesi dalla fine di novembre.«Ma non sarà un dramma – dice Bongiasca, riferendosi al senso unico alternato – si comincia alle 8, dopo l’orario di punta, e il periodo autunnale non è affollato. Abbiamo fatto un grande lavoro – non sempre compreso – con il prefetto e tutti i soggetti coinvolti per evitare la chiusura della Regina, ma purtroppo non c’è alternativa. Non abbiamo la bacchetta magica, e stiamo lavorando per ridurre i disagi. L’Altolago utilizzerà la statale 36, il Centrolago impiegherà 20 minuti per fare il giro dalla Valle Intelvi. L’unica incognita vera sui 120 giorni di chiusura – conclude il presidente della Provincia di Como Fiorenzo Bongiasca – è il meteo. Si possono prevedere penali su tutto. Non certo sul meteo».
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Comunicazione di genere, assistente per l’infanzia e intelligenza emotiva: corsi dell’Università dell’Insubria
All’Università dell’Insubria sono in partenza tre corsi di alta formazione aperti agli studenti e a tutti gli interessati: «La comunicazione di genere nel lavoro e sul web», «Assistente per l’infanzia», «Intelligenza emotiva e sociale al tempo della pandemia nelle strutture educative e nella vita quotidiana».
«La comunicazione di genere nel lavoro e sul web» è organizzato dal professor Giulio Facchetti, presidente di Scienze della comunicazione, e dall’avvocato Anna Danesi dell’Ufficio della Consigliera di parità della Provincia di Varese, in collaborazione con la Cattedra Unesco dell’Insubria «Gender equality and women’s rights in the multicultural society», di cui è titolare Barbara Pozzo. L’obiettivo è fornire conoscenze e competenze professionali di genere per rendere competitiva la componente femminile sul mercato del lavoro in ambito privato, pubblico e associativo, facilitando ogni aspetto di parità nelle diverse forme di accesso e prestazione lavorativa.
In cattedra docenti Insubria come Paola Biavaschi, Valentina Jacometti, Roberta Pezzetti, Alessandra Vicentini, Franz Foti, Alberto Martina, Paolo Bozzato, Paolo Nitti, Francesco Colombo; e liberi professionisti come Alessandra Bacci e Christian Contardi.
Afferma il direttore del corso Giulio Facchetti: «L’Ufficio della Consigliera di Parità della Provincia di Varese, continuando con quella che è una tradizione di collaborazione, ha fortemente voluto sovvenzionare questo importante corso aperto al territorio insubre e lombardo. Essendo un corso fruibile in via telematica, potremo tuttavia raggiungere anche persone lontane, offrendo la possibilità di formare competenze utili nel mondo del lavoro, in questo momento così difficile per l’occupazione femminile. Il corso inoltre aiuterà i lavoratori nel campo pubblico e privato a implementare le proprie conoscenze nell’ambito della comunicazione di genere, un settore oggi divenuto essenziale».
Aggiunge la Consigliera di Parità, avvocato Anna Danesi: «Con grande piacere ci impegniamo sul territorio con il corso di laurea in Scienze della comunicazione dell’Università dell’Insubria, che da anni sta collaborando con me e con la Consigliera di Parità che mi ha preceduto, Luisa Cortese. Sentiamo l’esigenza di trovarci fattivamente al fianco delle donne, spesso prime vittime dei problemi sociali e del mondo del lavoro. Intervenire per il mio Ufficio non significa solamente cercare di aiutare lavoratrici e lavoratori in difficoltà, ma anche promuovere la formazione, perché solo in questo modo si può veramente incidere sul futuro, prevenendo l’insorgere dei problemi legati al genere: sono certa che questo corso, attentamente strutturato, potrà fare molto in questo senso».
Il corso avrà durata di 42 ore di lezioni online comprensive di parti pratiche. Grazie alla sovvenzione dell’Ufficio della Consigliera di parità il corso avrà il costo simbolico di 56 euro: le lezioni saranno on line il martedì e il venerdì dalle 17 alle 21, a partire dal 16 novembre al 21 dicembre, termine iscrizioni il 9 novembre.
Ulteriori dettagli: https://www.uninsubria.it/comunicazione-di-genereIl corso professionalizzante di «Assistente per l’infanzia», alla sua quinta edizione, si terrà nelle giornate del 20 e 27 novembre, con esame finale il 4 dicembre e termine iscrizioni il 10 novembre. Coordinato dalla professoressa Paola Biavaschi nell’ambito del progetto Cim «Comunicare e interagire con i minori», mira alla creazione di figure professionali in grado di lavorare in contesti educativi, scolastici e sociosanitari e alla trasmissione di conoscenze e competenze comunicative, linguistiche, pedagogiche e psicologiche atte a facilitare l’interazione con i minori e con le loro figure educative di riferimento.
Il corso «Intelligenza emotiva e sociale al tempo della pandemia nelle strutture educative e nella vita quotidiana», sempre coordinato da Paola Biavaschi, è fissato il 4 e 11 dicembre, con esame finale online il 18 dicembre, termine iscrizioni il 24 novembre. Si rivolge non solo a docenti della scuola dell’infanzia e primaria, educatori, operatori nel campo dell’educazione e/o sociosanitario, ma anche a genitori e studenti universitari che intendano acquisire ulteriori soft skill.
Entrambi i corsi saranno erogati in modalità mista, in presenza nella sede dell’Insubria in via Monte Generoso a Varese e a distanza tramite la piattaforma Teams. Sono ammessi ai corsi i primi 60 iscritti. Il costo è di 236 euro da versare online.
Ulteriori dettagli: www.uninsubria.it/corso-cim11; www.uninsubria.it/corso-ced5
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Covid, sale il contagio in regione. Stabili le terapie intensive
Il bollettino diffuso oggi dal Ministero della Salute conferma il trend settimanale di risalita dei contagi.A fronte di 105.766 tamponi effettuati, sono 745 i nuovi positivi in Lombardia (erano 682 ieri) con il tasso di positività allo 0,7%.Nel Comasco si passa dai 27 casi di ieri ai 45 di oggi. Varese passa da 62 a quasi cento casi. Nel Comasco il totale dei contagiati dall’inizio della pandemia segna la cifra di 62.755. C’è purtroppo da registrare anche il decesso di un malato della provincia di Como, dopo settimane in cui non c’erano state vittime. Il totale di queste ultime dall’inizio della pandemia è 2.304.Tornando in Lombardia, per quanto riguarda le ospedalizzazioni non c’è allarme, anche se aumentano i pazienti ricoverati nei reparti Covid ordinari. Nelle terapie intensive il dato è stabile a 49 pazienti.I ricoverati nei reparti non intensivi crescono di 13 unità e arrivano a 330 totali. Aumentano ancora i decessi che purtroppo oggi sono stati 15 in tutta la regione. Il totale complessivo segna 34.187 vittime.Sale leggermente la curva anche in Canton Ticino: oggi si sono contati 65 nuovi positivi. Sono 8 i pazienti ricoverati, 2 quelli sottoposti a cure intensive. Non ci sono stati decessi.