Centinaia di studiosi all’Insubria discutono di etica e medicina

Dal 28 al 30 giugno, con la regia dell’Università dell’Insubria e una base virtuale nel Chiostro di Sant’Abbondio a Como
Comunicazione, medicina ed etica: più di 150 studiosi, ricercatori e professionisti in ambito sanitario si collegano da tutto il mondo per la19esima edizione della conferenza Comet, dal 28 al 30 giugno, con la regia dell’Università dell’Insubria e una base virtuale nel Chiostro di Sant’Abbondio a Como. Tra i relatori nomi di assoluto rilievo: Srikant Sarangi,padre spirituale e fondatore del Comet,Richard Ashcroftdell’Università di Londra City,Jerome Groopman e Pamela Hartzbanddella Harvard Medical School, Usa, eLorelei Lingarddell’Università Western del Canada.
«Riflettere sulla comunicazione in ambito sanitario – commenta il rettoreAngelo Tagliabue– è oggi più che mai significativo, e questo lo dico anche da medico. È necessario fare il punto sugli studi sul linguaggio e la comunicazione in relazione all’educazione sanitaria, alla partecipazione dei pazienti e all’etica professionale. E l’emergenza Covid ci impone nuovi scenari di approfondimento».
Fra i tanti temi,lunedi 28 giugnosi parla di questioni legate alla discriminazione sanitaria e alle età dei pazienti, con il coordinamento diKim Grego e Alessandra Vicentini, mentreMatilde Grünhage Monettiaffronta il tema dell’apprendimento delle lingue per la salute e la cura dei lavoratori immigrati, una questione globale, con proposte di soluzioni e cure locali. Grande varietà di tematiche e approcci anchemartedì 29 giugno, ad esempio con un focus sulle rappresentazioni mediatiche della malattia condotto daGiuliana Garzone, mentre il team coordinato daAngus Clarketratta degli studi sul processo decisionale negli ambiti di gravidanza, adozione e test genetici predittivi.
Mercoledì 30 giugnosono diverse le relazioni in programma:Alessandra Agnese Grossi e Mario Picozzisi focalizzano su comunicazione ed educazione relativa ai trapianti di organo per i migranti e le popolazioni di minoranze etniche; un gruppo di studiosi coordinato daJean Paultratta la comunicazione rivolta ai bambini, dalla salute mentale all’assistenza sociale; una sessione è dedicata a etica, ricerca e comunicazione ai tempi del Covid-19, con il coordinamento diAntonietta Mira e Armando Massarenti.
Il primo luglio è prevista una masterclass tenuta dallo stessoSrikant Sarangi, con partecipanti da tutto il mondo. Le lezioni plenarie, che si terranno sulla piattaforma Microsoft Teams dell’Insubria, saranno tradotte nella lingua dei segni italiana (LIS), che ha da poco ricevuto il riconoscimento ufficiale, e in quella internazionale (IS).Per partecipare scrivere a:comet2021@uninsubria.itAltre informazioni:www.uninsubria.it/comet-2021,www.uninsubria.eu/comet2021