L’ex sindaco: «Galleria indispensabile, manutenzione necessaria»Illuminazione: scarsa. Controllo del traffico: scarsa. Comunicazioni: scarse. Vie di fuga: scarse. Misure antincendio: scarse. Ventilazione: scarsa. Gestione dell’emergenza: scarsa. Giudizio finale: scarso, ovviamente.Dove «scarso» non corrisponde a «male, ma non troppo»: è il peggior giudizio in una scala con cinque gradi di valutazione.La bocciaturaChe il tunnel di Cernobbio sia una specie di trappola non lo dicono né gli automobilisti, né il Corriere di Como. O meglio, il nostro giornale si è limitato a segnalare le mancanze più evidenti in galleria, come i 38 cartelli luminosi spenti su 56, i pannelli catarifrangenti sporchi e inutili, il cimitero di paraurti e copricerchi ai margini della carreggiata. Ma per giudicare la sicurezza di una galleria ci vogliono gli esperti.Esperti che, già nel 2008, bocciarono senza possibilità di appello il tunnel di 2,4 km che bypassa l’abitato di Cernobbio.Quando venne costruito, nel 1983, era una struttura all’avanguardia: oggi non più. Quattro anni fa i tecnici dei test EuroTAP (European Tunnel Assessment Programme) analizzarono il tunnel di Cernobbio e lo giudicarono inadatto sotto tutti i punti di vista.Calcolarono, innanzitutto, che dalla galleria passano 18mila veicoli al giorno, il 15% dei quali camion o mezzi pesanti. È un impianto giudicato a potenziale di rischio “medio”: probabilmente, su questa valutazione incide la ridotta lunghezza (2.400 metri), perché guardando i singoli risultati, capitolo per capitolo, ci si rende conto che il tunnel è una vera trappola.Soltanto alla voce «Caratteristiche generali del tunnel», Cernobbio colleziona un “medio”.Sotto tutti gli altri punti di vista (illuminazione, controllo del traffico, fornitura corrente, comunicazioni, vie di fuga, antincendio, ventilazione, gestione dell’emergenza), il giudizio degli esperti è “scarso”. Il peggiore. E “scarso” è pure il giudizio complessivo.«30 anni fa era all’avanguardia»La galleria venne inaugurata il 16 settembre 1983. Ventinove anni fa. Nelle fotografie in bianco e nero del taglio del nastro compare Enrico Lironi, sindaco di Cernobbio dal 1976 al 1988. «All’epoca della costruzione era un impianto all’avanguardia, ma parliamo ovviamente di 30 anni fa – dice oggi Lironi – Adesso la situazione è diversa. Costruirla non fu facile: dovemmo convincere molte persone, scettiche all’inizio o preoccupate per i disagi e l’incolumità delle case circostanti. Spiegammo l’utilità dell’opera e la gente capì, e Anas riconobbe sistematicamente ogni piccolo danno causato dai lavori. E si arrivò al taglio del nastro di un’opera che, lo ripeto, per gli standard dell’epoca era avanzata – dice ancora Lironi – Poi, ovviamente, una galleria nel tempo ha bisogno di manutenzione. E la manutenzione ha bisogno di soldi, ma qui si parla della sicurezza degli automobilisti. A me – spiega l’ex sindaco – non risulta che, negli anni, la galleria sia cambiata radicalmente, non mi risulta proprio. Una volta, addirittura, mi è accaduto di far fatica a respirare transitando all’interno con l’auto. È un’opera comunque indispensabile, che necessita di essere aggiornata e messa in sicurezza».Il silenzio dell’AnasIntanto, per il terzo giorno consecutivo, dall’Anas non arriva alcuna risposta. L’ente proprietario della Statale Regina (e quindi della galleria) era stata interpellato dal Corriere di Como già giovedì pomeriggio. La risposta era slittata a venerdì, ma la promessa era rimasta tale. Ieri, terzo giorno, abbiamo riprovato a contattare l’Anas, che tuttavia non ha ancora risposto.Semaforo a ValsoldaNel frattempo, però, il gestore delle strade statali informa che per l’avvio degli interventi di adeguamento degli impianti tecnologici installati all`interno della galleria “Monte Oria”, situata lungo la Regina, tra il km 52 e il km 52,450 della dorsale del Ceresio comasco, nel territorio comunale di Valsolda, si rende necessaria l’istituzione del senso unico alternato in orario notturno, tra le 21 e le 5 del mattino successivo per l’intero mese di febbraio. Lavori notturni anche all’interno dei tunnel Durino, Costa Scarone e Roncaccio – situati tra il km 5 e il km 5,5 della stessa Regina, ma nel territorio comunale di Moltrasio.In questo caso, il senso unico alternato, in vigore in orario notturno, verrà prorogato fino al prossimo sabato 11 febbraio.Il tunnel di Cernobbio, invece, ancora attende risposte e interventi.
Andrea Bambace
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