Un veloce messaggio su Internet con l’annuncio: «Fine dei giochi. La mia avventura finisce qui. Sto bene e sono tornato a casa». Claudio Moja ha deciso di fermarsi, per ora senza spiegare il perché.Il 26enne di Anzano del Parco era partito nello scorso mese di aprile dal centro sportivo del paese brianzolo. L’idea era quella di arrivare a piedi in Nuova Zelanda dopo 20mila chilometri, ovviamente utilizzando mezzi di trasporto dove non sarebbe stato possibile proseguire camminando.Ieri, invece, l’annuncio con l’arrivederci a presto in Italia. Negli ultimi giorni Moja aveva manifestato un po’ di sofferenza rispetto ad alcune situazioni che si erano presentate e non aveva nascosto di essere triste. Alla base della sua scelta ci potrebbe essere questo stato di cose, oltre ad alcune difficoltà, mai nascoste, nel reperire i visti di ingresso.Il suo cammino è stato comunque rilevante, visto che l’anzanese è arrivato a piedi in Iran, fino a Sud, nella città di Shiraz. Quotidianamente Claudio ha fatto il resoconto della sua esperienza raccontando momenti belli e brutti. Il peggiore in Bosnia, Paese che lo ha accolto con una certa ostilità e dove il comasco è stato vittima di un tentativo di rapina.
Claudio Moja è tornato a casa. Il cammino verso la Nuova Zelanda si è interrotto in Iran

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