storico senza dimenticare che si sta cercando di circoscrivere una piaga sociale, per quanto atavica.Il volume è un percorso nella storia e nei luoghi. Ci sono i lupanari della “sconcia suburra” della Cortesella, il quartiere di Como rivoluzionato dal “piccone risanatore” del fascismo negli anni Trenta e i postriboli della malfamata zona attorno al Duomo. La prostituzione a Como è documentata già dagli antichi romani. All’epoca dei due Plinii, per esempio, Como aveva un suo edificio per il meretricio pubblico: era tra via Benzi e viale Varese. Passando al Medioevo, in cui dilaga la corruzione, i bagni pubblici – in città erano nei pressi dell’attuale basilica di San Fedele – diventano sempre più un centro di prostituzione. Il Quattrocento vede invece l’edificazione dei veri e propri postriboli di cui il volume fornisce una sintetica mappa sulla base dei dati storici raccolti nell’Archivio di Stato.Sabato 25 gennaio, l’autrice accompagnerà i curiosi in un itinerario tra le vecchie case di piacere di Como e i luoghi interessati dal fenomeno del meretricio dall’età romana fino alla metà del ’900. Appuntamento alle 15.30 davanti alla Porta della Rana del Duomo. Quota di partecipazione: 6 euro. Info e prenotazioni: 335.6759319; info@guidecomo.it.
Lavastoviglie, 9 su 10 sbagliano il gesto finale: mai aprirla a fine ciclo, il motivo…
Allarme bonifici: le banche avvisano che in questi giorni i trasferimenti di denaro saranno bloccati…
Dal 1° gennaio 2026 il bollo auto cambia davvero: nuove regole e meno esenzioni, per…
Se la connessione fa i capricci non è sfortuna: per i disservizi prolungati può scattare…
Sosta consentita o no? C’è un punto in cui fermarsi con l’auto è un azzardo:…
È la meta preferita dagli influencer italiani in inverno: qui si concentrano divertimento e relax…