(ANSA) – ROMA, 1 FEB – “Le possibili ricadute economiche sull’Italia, dell’allarme sanitario mondiale del Coronavirus, non possono essere valutate se non si inquadra il contesto geopolitico e non si ragiona distinguendo in breve e medio-lungo periodo” cosi Nunzio Bevilacqua giurista d’impresa ed esperto economico internazionale. “Le iniziali perdite, più elastiche e facilmente recuperabili, delle Borse, vanno inquadrate più nell’ottica di uno shock che ancora ritiene, altamente probabile, una risoluzione/contenimento del problema nelle prossime settimane; se è certo che alcuni settori, in primis quello alimentare e in generale quello dei beni deperibili, alcuni bloccati in entrata o in partenza verso la Cina Cina, seguiti dal turismo e dunque dai trasporti aerei anticipano, già in questa prima fase, un danno comunque strutturato, è sul medio periodo che si giocherà la partita dove gli assi commerciali, che ancora reggeranno la ‘tensione’ delle perdite fino alla fine del primo trimestre, si piegheranno in altre direzioni”.
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