“Da oggi non potete più prelevare” | Terremoto Intesa San Paolo: morti i contanti definitivamente

Intesa San Paolo - CorrierediComo.it

Intesa San Paolo - CorrierediComo.it (Fonte X)

Prelevare negli sportelli bancomat di Intesa San Paolo potrebbe ben presto diventare un’operazione assai complicata: ecco perché e cosa sta succedendo.

Da alcuni anni l’Europa – e, di conseguenza, anche l’Italia – ha implicitamente dichiarato guerra al contante. Si tratta di un fenomeno in crescita, favorito dalla digitalizzazione dei pagamenti e dalla lotta all’evasione fiscale, ma non per questo meno osteggiato dai cittadini, che rivendicano il loro diritto a spendere i rispettivi soldi senza essere necessariamente tracciati.

Nel Belpaese, il Governo Meloni finora ha adottato una posizione ambivalente: da un lato, infatti, promuove i pagamenti elettronici, in modo da ridurre l’economia sommersa, stimata in oltre 100 miliardi di euro annui.

Dall’altro, però, ha innalzato il tetto per i pagamenti in contanti a 5.000 euro, rispondendo così alle esigenze e alle richieste dei piccoli commercianti e dei consumatori, specialmente degli anziani, che continuano a guardare con diffidenza alle transazioni elettroniche.

In effetti, l’Esecutivo sostiene che il processo di digitalizzazione debba essere graduale, in modo da non penalizzare chi non ha accesso o dimestichezza con gli strumenti digitali, ma le pressioni dell’UE per ridurre il contante restano forti. Un caso emblematico è rappresentato dal colosso bancario Intesa San Paolo: ben presto, tutti gli sportelli bancomat dell’istituto di credito potrebbero scomparire, uno dopo l’altro.

Il caso di Intesa San Paolo

Uno degli attori chiave in Italia in materia è senza dubbio Intesa San Paolo che, con oltre 7.000 sportelli bancomat e 3.500 filiali in tutto il territorio, ha investito massicciamente in piattaforme digitali come Isybank, riducendo al contempo la presenza fisica di ATM per ottimizzare i costi di gestione.

Dal 2020 al 2024, infatti, Intesa ha chiuso circa 1.000 filiali e rimosso centinaia di bancomat, puntando piuttosto su servizi online e sportelli multifunzione. Una strategia che, pur razionale dal punto di vista economico, ha suscitato un’ondata di critiche da parte della clientela, specialmente nelle zone più rurali e isolate, dove l’accesso al contante resta un servizio essenziale per espletare le varie commissioni quotidiane.

Bobbio Pellice - CorrierediComo.it
Bobbio Pellice – CorrierediComo.it (Fonte Wikipedia)

Caos a Bobbio Pellice

Da mesi il piccolo comune montano di Bobbio Pellice, in Piemonte, è oggetto di un’accesa polemica, poiché l’unico sportello bancomat di Intesa San Paolo rischia ciclicamente la chiusura.

La decisione dell’istituto bancario, motivata ufficialmente dai bassi volumi di transazioni, ha sollevato proteste tra i residenti, specialmente tra i membri più anziani della comunità, poiché essi dipendono dal contante per le piccole spese di tutti i giorni. La chiusura, inoltre, complicherebbe loro l’accesso ai servizi bancari, costringendo gli abitanti del borgo a spostarsi di svariati chilometri verso altri Comuni limitrofi maggiormente forniti. Dopo le contestazioni, Intesa San Paolo ha dichiarato che lo sportello di Bobbio Pellice resterà operativo almeno fino al termine del 2025, mentre i vertici valutano una soluzione alternativa, come un ATM condiviso con altre banche locali. Il futuro degli sportelli bancomat, in ogni caso, resta in bilico.